Ricordo 8

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Era sabato sera ed eravamo ad una festa a casa di Louis. Era passato quasi un mese da quando avevo baciato per la prima volta Harry, ci frequentavamo d'allora e stavo bene con lui, mi faceva ridere, passavamo molto tempo insieme, a leggere, a scrivere canzoni, a cantare.. da quando lo incontrai, la prima volta che venne in vacanza su quest'isola, pensai veramente che fosse la mia anima gemella.
Con lui condividevo le mie passioni, ci piacevano le stesse cose, molto spesso ci trovavamo a cucinare insieme, ridevamo molto.. era veramente una persona speciale per me..

Ma allora perché sentivo che qualcosa non andava tra noi? Era il mio migliore amico da sempre ma io non lo amavo, non in quel modo.
«Steph, andiamo a ballare!», mi disse distraendomi dai miei pensieri. Gli sorrisi.
«Non so ballare! E tu lo sai», gli risposi ridendo.
«Beh, Se per questo nemmeno io..!», iniziò a muoversi in modo irregolare, agitando le braccia e il bacino, fece diversi tipi di ballo, passando dal robot alla Macarena.. stavo morendo dalle risate. Mi incitò a raggiungerlo, mi prese per mano e mi trascinò in mezzo alla sala addobbata come pista da ballo anche se nessuno intorno a noi ballava. Ci stavamo rendendo ridicoli ma non ci importava, eravamo fatti così.

Dopo un po' mi si avvicinò Nora.
«Steph io vado a casa», mi informò alzando il tono della voce nel mio orecchio.
«Okay, nessun problema. Io resto ancora un po', mi riaccompagna Harry», le dissi, lei mi guardò un po' incazzata mentre io ero confusa, non capivo che cosa significasse, se ne andò di fretta e notai che Louis tentò di fermarla ma lei lo spinse via.
Probabilmente avevano litigato, lei magari voleva solo un po' di compagnia, qualcuno con cui parlare, una amica ed io non avevo colto che lei aveva bisogno di me.

«Harry, credo che Nora non stia bene. Ti dispiace se vado a casa?», gli chiesi.
«No, figurati, vai pure. So che quando gli amici hanno bisogno di te, tu ci sei sempre», mi disse con un sorriso. Gli avevo detto che il bacio con Nora alla sala giochi era solo uno scherzo, non volevo pensasse che ci fosse davvero qualcosa tra noi. Anche se non l'avevo informato del bacio sotto la doccia, ma, a quanto pareva, anche quello era insignificante per Nora.

Lo salutai ed andai a prendere la bici, pedalai verso casa e quando arrivai la appoggiai sul retro.
Salii in camera e le luci erano spente, controllai sia lei che mio fratello e stavano tutti e due dormendo. Lei aveva il cuscino bagnato, probabilmente aveva pianto..
Andai in bagno a struccarmi, poi tornai in camera e mi misi il pigiama. Notai che Nora si era mossa e quindi tentai di vedere se fosse sveglia.

«Ehi.. sei sveglia?», domandai sussurrando per non svegliare mio fratello, lei mi rispose con un mugugno, «come mai te ne sei andata?».
«Stavo male».
«Che hai?».
«Mal di testa».
«Sei arrabbiata?», dalle sue risposte, brevi e fredde, sembrava esserci altro sotto.
«No, perché dovrei?», lei si girò a guardarmi.
«Te ne sei andata via velocemente e credevo che..».
«Te l'ho detto stavo male!», disse alzando un po' la voce, io la guardai, non l'avevo mai vista così alterata, si girò di nuovo mettendosi su un lato ed io mi sedetti sul mio letto. Quella sera faceva caldo e mi ero messa solo una canotta larga per dormire, rimanendo in mutande mentre notai che lei era in reggiseno come al solito, «ti va di sdraiarti vicino a me?», mi chiese non girandosi, io guardai quel suo corpo sotto le lenzuola. Si poteva vedere la linea delle sue curve. "No, resta nel tuo letto", pensai ma il mio corpo non seguì le direttive del cervello.

Mi avvicinai e mi infilai sotto le coperte, il suo corpo caldo vicino al mio, la sua pelle a contatto con la mia.. erano sensazioni fantastiche.
Aspettai che si addormentasse, prima di passare delicatamente le dita sul suo braccio scoperto stando attenta che non si svegliasse, per poi abbracciarla ed addormentarmi con il suo corpo fra le mie braccia.

Amore di un'estate (completa)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora