Capitolo 26

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Le giornate a scuola passarono invariate. Ogni giorno a mattina ci trovavamo alla panchina come nostro solito, ma dopo qualche minuto ci dirigevamo tutte verso il muretto di fianco l'entrata, dove puntualmente si trovavano seduti i ragazzi. Non ero ancora abituata a tutto questo cambiamento, soprattutto se includeva le mie amiche che rimanevano abbracciate ad un maschio con totale tranquillità. Da quando avevo spifferato in palestra che Jace si vedeva con Caroline e Amber con Aaron, anche i ragazzi non avevano più paura o timore a far sapere anche agli altri studenti della scuola che le ragazze erano occupate. Giusto per marchiare il territorio. Come se ce ne fosse bisogno poi. Erano tutte cotte del rispettivo partner, e si poteva capire da lontano un chilometro. Forse solo loro non se ne rendevano conto. L'unico che non accennava a niente di più che un saluto era ovviamente Benjamin, che forse per paura di non velocizzare la cosa e saltare qualche passaggio, mi regalava semplicemente dei sorrisi ogni volta che incrociavo il suo sguardo. Okay, forse non ogni volta, ma quasi. Diciamo che per lo più mi fissava, nonostante lo cogliessi in fragrante. Una sera eravamo anche andati tutti fuori a mangiare da Hellen, che era rimasta particolarmente sorpresa e felice di rivederli. Ci aveva riempio di complimenti, e di cibo. Non avevo mai mangiato così tanto in vita mia. Così, in questa monotonia, era arrivato il sabato successivo, per cui mi toccava andare a cena a casa di Benjamin. Non sapevo se ci sarebbe stato anche il padre, Ben non sembrava particolarmente incline a parlarne, per cui lasciavo ogni volta cadere il discorso. Non sapevo se considerare questa serata come un secondo appuntamento, alla fine non saremmo stati solo noi due ma anche la sua famiglia. Tuttavia, quando avevo esposto il mio quesito alle ragazze, mi ero sentita rispondere da Amber che "ogni occasione i cui si  mangia assieme è un appuntamento, soprattutto se ancora vi state frequentando e non avete ufficializzato la cosa. Anche se andare a mangiare con sua madre e sua sorella vuole praticamente dire che ti sta facendo diventare parte della sua famiglia". A questa affermazione ero sbiancata, fortunatamente nessuna era riuscita a vederlo visto che eravamo al telefono, ma dato il mio silenzio lo avevano capito comunque.

E così era arrivato il fatidico giorno, ed ero appena rientrata a casa dopo che Benjamin mi aveva riaccompagnato da allenamento. Ci eravamo salutati con un 'a dopo', visto che mi sarebbe passato a prendere lui in macchina in tarda serata. Non avevo ancora raccontato nulla ai miei, perciò sperai che mi dessero il consenso.

"Mamma!" Urlai, per sapere dove fosse. A quanto mi ricordavo, anche stasera il suo turno sarebbe cominciato tardi, per cui doveva per forza essere a casa.

"Cucina!" Mi rispose infatti lei. Appena entrai, la vidi intenta ad impostare qualcosa assieme a Michael, ricoperto di farina dalla testa ai piedi. Sorridendo, gli andai incontro e gli lasciai un bacio sulla guancia.

"Cosa cucinate di buono?"

"La pizza!" Rispose entusiasta mio fratello.

"Volevamo preparare la pizza, visto che vostro padre torna entro sera e io comincio il mio turno stanotte".

"Ecco, io volevo chiederti se stasera posso andare a mangiare a casa di Benjamin"

"A casa di chi?" Mi chiese confusa.

"Benjamin, mamma" alzai gli occhi al cielo io. "Lo stesso ragazzo con cui sono uscita la scorsa settimana".

"A proposito di uscita... non mi hai mai raccontato come è andata!" Si accese subito lei.

"Bene, direi. Comunque stasera non saremmo solo noi, ci sono anche sua madre e sua sorella" aggiunsi, per tranquillizzarla.

"E suo padre? Sono separati?"

"Non che io sappia, ma Ben non ama parlare di lui. Non penso che ci sia stasera, comunque".

"Mmm... cosa ne dici Mic, la facciamo uscire con questo ragazzo?" Chiese mia madre a Michael. Sapevo che avesse già preso la sua decisione, ma che non volesse darmi subito soddisfazione.

Testa Gambe Cuore - Il SognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora