06

56 12 2
                                    

Nota autore: l'Emanuele citato è Noyz Narcos, ma non è mai abitato (credo, scusate ma non l'ho ancora stalkerato fino a sti livelli) nel quartiere di Appio Latino, ma l'ho inserito per puro piacere di averlo nella mia storia c:

10.35
Suonò la campanella della ricreazione, così mi recai fuori dalla classe, prima che i prof della sorveglianza venissero a scassare le palle con "Uscite dalla classe".
Sentii una mano posarsi sulla mia spalla, presi un mezzo infarto, non ero abituato al fatto che qualcuno mi parlasse, se non per insultarmi.
Mi girai e vidi Nikola, un mio compagno di classe. Era uno abbastanza neutro, ma sapeva il fatto suo.
-Ehi Gian- mormorò lui, interrompendo il contatto fisico che si era creato. Gli dedicai un cenno col capo, rivolgendogli poi uno sguardo interrogativo, chiedendogli di proseguire.
-Per caso vendi? So Che fumi, non negarlo, quindi non penso ti dispiaccia vendermi qualcosa..- mi chiese lui, abbassando ulteriormente il tono, intendendo il mio sguardo.
-Dipende cosa vuoi- risposi freddamente. Lo guardavo dritto negli occhi, li aveva azzurro chiaro.
-Erba.. o fumo- mormorò lui, schiarendosi poi la voce. Batteva nervosamente il piede a terra, guardandosi continuamente in giro.
-Ehm, certo- ribattei io, cercando di intercettare il suo sguardo. Se parlavo con qualcuno senza doverci discutere amavo il contatto visivo, riuscivo a cogliere almeno il doppio dei dettagli solo dallo sguardo.
-Quanto mi fai per uno 0.5 di erba e uno 0.5 di fumo?- domandò poi.
-Per l'erba facciamo sette euro, per il fumo dieci- conclusi, restando distaccato.
Avevo aumentato spudoratamente i prezzi, ma avevo bisogno di soldi.
-Bro ma sono troppi soldi, in genere mi fanno dieci in totale- protestò, senza però alzare il tono.
-Allora stesso prezzo ti do un grammo di erba e uno 0.5 di fumo, così va meglio?- proponei. Lui sorrise leggermente ed annuì fermamente.
-Diciassette, dammeli oggi e domani ti porto la roba- continuai. Mi passò i soldi, per poi rivolgermi un'occhiata contrariata.
-Oggi bro, ho la tipa che sta ad Appio, passo a prenderla e fatti trovare in giro- disse lui, andandosene poco dopo, senza aspettare una mia conferma.
Grande Gianluca, se ti sgamano ti sbattono dentro.

15.25
Il mio telefono squillò.
"nikola."
-Pronto?- risposi con voce tremante.
-Nel retro della palestra, ora-
Detto ciò, chiuse la telefonata.

15.32
Arrivai nel posto stabilito.
Vi trovai Nikola in compagnia di Elettra, la sua presunta ragazza, che purtroppo conoscevo bene.
Il ragazzo venne a darmi un abbraccio di saluto stringendomi la mano nel mentre, poi mi fece un cenno col capo.
Mi guardai un momento intorno, poi presi dalla tasca della felpa la busta di carta e gliela porsi. Lui la afferrò e si allontanò da me, tornando a stringere a sé la ragazza dai capelli viola.
Salutai con uno sguardo entrambi e me ne andai.
Favoloso.

15.43
Prima di tornare a casa decisi di fare sosta a casa di Emanuele, il mio fornitore. Avevo bisogno di un po' di cose. 
Bussai alla sua porta, attendendo poi alcuni istanti. L'uscio si aprì di poco, rivelando l'occhio scuro e socchiuso dell'uomo, che poi mi fece accomodare.
-Che ti serve?- domandò richiudendo la porta dietro di lui.
-Un po' di roba, dimmi tu, ci sono offerte?- chiesi pendendo dalla tasca l'occorrente per girarne una. Ci furono alcuni istanti di silenzio, sì sentiva solo una goccia cadere, probabilmente proveniva dal laboratorio meth.
-Non ci sono offerte particolari, ma ho ripreso a produrre meth se ti può interessare- mi propose lui. Scossi il capo.
-Sta volta passo, non mi va di tornare al Sert, sei mesi di metadone sono stati abbastanza- spiegai, nel mentre leccai la cartina, per poi chiudere. Lui sbuffò piano e mi passò l'accendino.
-Grazie- mormorai accendendola. Feci un tiro e mi sedei nel divano, mettendomi tranquillo a fumare. Ci furono minuti di silenzio, interrotto solamente da qualche colpo di tosse da parte sua, è dominato dal monotono rumore della goccia cadere.
-Quanto hai fatto per adesso?- domandai, lasciando che la curiosità prendesse la meglio. Feci alcuni tiri, poi senza che lui mi chiedesse niente, gliela passai. Ero fatto così: mi piaceva condividere, soprattutto se si parlava di erba.
-Mh tipo una decina di chili- rispose prendendo il joint, per poi farci qualche tiro e ridarmelo.
-Porca troia- sussurrai, finendolo. Lui mi guardò e sorrise leggermente.
-La mia offerta è sempre valida, i prezzi per te li posso pure abbassare-
-Quanto faresti di norma?-
-Di norma sarebbero.. mh, al grammo dici?-
Annuii.
-Ottanta, solo perché non è pura al 100%- disse secco. Lo guardai contrariato e scuotei il capo.
-Mi spiace ma declino la tua offerta-
-Ma..- cominciò, attirando la mia attenzione. Sorrise leggermente.
-..dato che sei tu, posso fare i primi due grammi gratis, poi ti sconto fino a trenta- sentenziò, prendendo la sua pipa.
Ci avrebbe perso tantissimo, perché fare una cosa del genere?
Buttò fuori una nuvoletta bianca dalle labbra ed annuii.
-Va bene, accetto, tanto non c'ho niente da perdere- mormorai.
-Vado a prendere la dose, poi te spiego n'paio de cose- disse alzandosi dalla poltrona, sparendo poi dietro una porta.

16.10
Ed ecco che tornò, dopo pochi minuti.
-Allora, ecco questi sono due grammi, fanne buon uso- mi raccomandò.
-Come mai hai ripreso a farla? Cazzo ma è fantastica a guardarla!- osservai prendendo la bustina, rigirandomela tra le mani.
-Ho bisogno di soldi.. sì è purissima- disse sedendosi.
-Non la rivendo io, per questo a te faccio sti sconti, la darò ad un uomo, che chiamano Tyago, lui la distribuirá pe l'Italia, ed io me faccio i milioni- continuò lui, con occhi sognanti. Annuii e misi la bustina in tasca, l'avrei fumata in serata.
-Mi dai un po' d'erba?- domandai poi. Lui annuì.
-Quanto vuoi?- chiede poi.
-Famo un'oncia, così sto apposto pe sta settimana- sentenziai.

23.26
Decisi di provare la nuova meth di Emanuele, che a vederla pareva la cosa più buona di sto mondo.
Mi preparai la dose nella pipa e l'accesi, aspirando poi il fumo creatosi.
La botta non tardò ad arrivare, e fu fortissima. L'apparenza per una volta non ha ingannato, era davvero la migliore meth che avessi mai preso.
Finii tutta la dose ed iniziai a camminare nervosamente per la stanza. Avevo un sonno bestia, ma non riuscivo a stare fermo. La metanfetamina prima di dormire non è un'idea geniale, ammettiamolo.
Come se non bastasse, a peggiorare la situazione, mi scrisse Sophie.

bimba.🥰

Ehi...

ciao.

Mi mancavi

Tutto qua.

okey.

Tutto bene?

sisisi

Davvero?

oggi, stasera, sì.

Bene!

Aspetta.. non sarà mica perché
hai ripreso con l'ice, vero? (*)

può essere.

Perché?

È stato quel testa di cazzo di
Emanuele, vero?

Dio, lo faccio nero.

intanto grazie per aver scritto
il nome, davvero antisgamo, sì.

poi sì, tu lo fai nero, HAHAH.

Scusa, non volevo.

Ti ricordo che per colpa di sta
merda Ice hai passato i sei
mesi più brutti della tua vita,
preceduti da un mese di rota!
Poi ci aggiungevi anche l'ero..
Quella spero che non l'hai ripresa.
Ma stai scherzando? Spero per
te che tu stia scherzando.

senti, non mi rompere,
non mi va di discutere, lasciami
godere l'ice in santa pace.😒

Va bene.. 🥺

sisi fai pure la vittima, non sai un
cazzo di quello che sto passando io.

Eccerto che non lo so, sto a
Milano!!

Ma ti conosco meglio di
chiunque altro, quindi anche
se non so cosa succede, so
come reagisci.

stai. zitta.

Visualizzato alle 23:37


ultimo accesso oggi alle 01:45


(*) ice è un modo per chiamare la meth.

𝐒𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 ;; 𝐆𝐫𝐞𝐢𝐧 Where stories live. Discover now