ʙᴀᴄᴋ ᴛᴏ ʙʟᴜᴇ sɪᴅᴇ

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Yoongi mi prende per mano, lascio il bastone sulla panchina.
Ci sediamo sul prato con il vento a sferzarci tra i capelli, é primavera.

Lo sento prendere qualcosa dal suo zaino, ha un buon odore.

«Tieni, li ho fatti io»

Mi passa dei tramezzini e iniziamo a mangiare scherzando e scambiandoci battute tra un morso e l'altro.

Ogni giorno che passa mi immagino il suo viso, come sarebbe se io riuscissi a vederlo.

Chissà di che colore sono i suoi occhi. Chissà com'è il suo sorriso. Chissà se la voce si può vedere.

Passa il tempo e siamo sempre più uniti, ci amiamo e questo ci basta per stare bene.

Una sera Yoongi viene a cena a casa mia e lo presento ufficialmente alle mani gentili.

All'inizio sento un po' di tensione nell'aria poi il tutto si addolcisce. Le mani gentili stringono Yoongi e gli dicono di prendersi cura di me, di rendermi felice.

Il mio mondo blu mi abbraccia e giura di proteggermi per sempre. Le mani gentili sembrano sorprese ma felici.

I giorni si susseguono uno dietro l'altro, velocemente. Sembra stiano facendo a gara, sembra si stiano rincorrendo l'un l'altro come fanno i nostri gesti. Come le nostre lingue l'una a contatto con l'altra in una danza dolce e inebriante.

«Ti amo Hoseok, ti amo come non ho mai amato nessuno»

Sorrido sulle sue labbra mentre il suo respiro accarezza la mia pelle.

«Anche io ti amo, tantissimo»

Riprendiamo a baciarci, le mie mani vagano sul suo petto mentre le sue cercano di sfilarmi la maglia tra un bacio e l'altro.

E ci amiamo, questa sera nel suo letto.
Avrei voluto vederlo, avrei voluto fargli gli stessi complimenti che rivolge a me.

Non posso farci niente. Mi limito a sfiorare il suo viso con le mie dita affusolate e a dirgli che lo amo, a dirgli che niente ci separerà.

Un giorno le mani gentili mi dicono che possono operarmi, che potrei vedere.
Delle calde lacrime scendono dai miei occhi strani, mi rigano il volto e Yoongi mi abbraccia.

Iniziamo i preparativi per l'operazione e le mani gentili non più lisce come un tempo si fanno sempre più rugose ma io le stringo e mi ci faccio circondare sentendo di nuovo quel caldo battito blu.

Entro per la prima volta in quella che sarà la mia stanza per qualche mese, Yoongi mi aiuta a sedermi sul lettino e poggia in parte il mio borsone.

«Tranquillo tesoro, io sono qui con te e ci sarò anche il grande giorno»

Mi rassicura schioccandomi un bacio sulla fronte.

«Grazie per esserci sempre»

Il giorno dell'operazione arriva e io ho paura, ho paura che ciò che potrei vedere potrebbe essere diverso da come lo ho immaginato per venticinque anni. Ho paura che il blu non possa più piacermi. Ho paura di vedere come sono fatto io, ho paura che non possa piacermi più.

Yoongi é accanto a me, mi tiene la mano finché non arriviamo in sala operatoria e mi sussurra un fugace «Ti amo, andrà tutto bene» prima di lasciarla.

L'operazione va bene e mi incerottano gli occhi.
Quando finalmente dopo giorni permettono le visite il primo a varcare la soglia della mia stanza d'ospedale é proprio Yoongi. Riconoscerei la sua camminata tra milioni, riconoscerei il suo profumo tra milioni.

Mi abbraccia e mi chiede come sto, come é andata, cosa mi aspetto.
Mi fa sedere sulle sue gambe e ci baciamo, io con le braccia ancorate al suo collo e lui con le mani a cingermi la vita.

Infilo le mie dita tra i suoi capelli come amo fare e lo sento sogghignare.

«Ma che... Cosa é successo ai tuoi capelli?»

Gli chiedo e lui mi lascia un bacio fugace prima di rispondermi.

«Li ho tinti di blu»

Passano i giorni, passano le settimane e io posso uscire dall'ospedale ma non posso ancora togliermi gli occhiali ed aprire gli occhi.

Torno a casa dalle mani gentili, sono rugose e secche. Ogni giorno sono più deboli fino a quando perdono il loro tipico calore diventando come il mio bastone freddo. Il cuore dai battiti blu ha smesso di pulsare sangue. Le mani gentili ora cadono sul lettino lasciando il mio viso.

Le lacrime scendono dal mio volto come un temporale pigro, con gocce grandi con le quali puoi dire addio ai vestiti asciutti.

Le mani gentili erano malate da tempo, questo lo so. Però non posso non sentirmi in parte colpevole.

Se io non fossi nato con gli occhi strani, se io ci vedessi dalla nascita e fossi stato un normale bambino magari si sarebbero prese cura di se stesse. Le mani gentili non si sarebbero trascurate donando tutta la loro attenzione al loro unico figlio.

Se solo non fossi nato così ci sarebbero state delle altre mani ad occuparsi di loro, se solo non fossi nato così avrebbero vissuto di più e in modo più degno.

Mi accascio a terra con il viso a premere contro una mano ormai priva di vita.

Non posso vedere nulla neanche al funerale e questa cosa mi avvilisce, vorrei poter vedere il volto della persona che mi ha cresciuto e sostenuto per tutta la vita almeno una volta, prima che il suo corpo inerme finisca metri e metri sotto terra.

Yoongi continua a sostenermi, ad abbracciarmi per calmarmi quando mi sveglio in lacrime la notte, continua a ripetermi che sono forte e che lui non mi lascerà mai.

Il tempo passa e la situazione si stabilizza, io e Yoongi abitiamo assieme.
Abbiamo anche preso un cane, si chiama Holly ed é morbidissimo.
A volte il mio mondo blu scherza dicendo che lo rimpiazzerò con Holly ma sa benissimo che non potrei mai farlo.

Finalmente posso aprire gli occhi, sono teso. Non potrò esporli troppo alla luce del sole quindi dovrò comunque portare gli occhiali a lungo.

Mi preparo con davanti a me Yoongi, la prima cosa che voglio vedere é lui con i suoi capelli blu.

«Pronto?»

Io annuisco e apro gli occhi. Lo vedo. É bellissimo. Ha un sorriso gengivale bellissimo e la sua pelle é molto chiara, dà l'idea di essere molto delicata.

Passo la mano trai i suoi capelli blu sorridendo come un idiota.

«Quindi é questo il blu... Mi piace»

Vedo Holly saltare sul divano per raggiungerci tutto felice, gli accarezzo la testolina.

«Di che colore é?»

«Marrone»

Più tardi, quando la luce del sole é lieve, usciamo di casa. Mano per la mano. Giriamo per la città, andiamo al parco dove ci siamo conosciuti la prima volta e ci sediamo su quella panchina.

Per me é tutto così strano, così nuovo. Cerco di imparare il più possibile, cerco di imprimere molte piu immagini possibili nella mia mente che fino ad ora ne era rimasta priva.

Guardo Yoongi gli lascio un bacio a stampo e vedo di nuovo quel suo adorabile sorriso. Un sorriso che mi appartiene da molto tempo e che riesco ad apprezzare nella sua completezza solo ora.

«Ti amo. Grazie di esistere»

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Mi sta fin venendo voglia di farla diventare una trilogia...

Non so ditemi voi, a me sta piacendo moltissimo scrivere questa storia💫

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𝐁𝐚𝐜𝐤 𝐭𝐨 𝐁𝐥𝐮𝐞 𝐒𝐢𝐝𝐞 [𝚈𝚘𝚘𝚗𝚜𝚎𝚘𝚔/𝚂𝚘𝚙𝚎]Where stories live. Discover now