Capitolo Uno

960 70 42
                                    

You are my favorite nightmare.

ALLA MASON HIGH SCHOOL
-

Come in una giornata di pioggia, Lux sorrise non appena riuscì ad intravedere i primi spiragli di Sole, che nel suo caso si erano presentati con un ciuffetto rosso e un sorriso beffardo. Fu come risvegliarsi da un brutto sogno, perché dopo tutto quello che era successo la realtà non poteva che essere, seppur paradossalmente, colma di finzione.

La campanella suonò e Lux si precipitò fuori dalla classe, assicurandosi di prendere i suoi libri come da copione. Lanciò un occhiata veloce all'abito che stava indossando, un vestito lungo fino a mezza coscia, bianco come il latte, ma con dei piccoli fiorellini rosa a renderlo più, vivo. Già da lì avrebbe dovuto capire che si trattava di una messa in scena, perché lei non avrebbe mai indossato nulla di simile. E quasi si lasciò sfuggire un sorriso nel ricordare che anche nel suo primo giorno a Redwood, aveva indosso un abito simile. La dottoressa Grinbell però era più furba di così e Lux, sapeva che anche dietro a quella scelta di abito c'era un suo perché. I corridoi della scuola erano uguali a come se li ricordava, così uguali che quasi le vennero i brividi nell'immaginarsi solo un anno fa a passeggiarci a braccetto con Freya, tra una battuta ed un altra. Un ondata di nostalgia la investì, questa volta però faceva meno male, quasi sapeva di dolce. Uno di quei ricordi che ti scaldano lì in mezzo al petto e ti salutano con un caloroso abbraccio, arrivederci, tornerò presto sembrano dire e questo basta.

La dottoressa Grinbell.
"Chissà dov'è..." si ritrovò a pensare Lux. L'idea che si trattasse tutto di un sogno, le aveva fatto quasi rimpiangere anche la non esistenza della dottoressa, una sensazione che però svanì in fretta.

Gli studenti le camminavano accanto a passo svelto, mentre lei si godeva la vista, alcuni le lanciavano occhiatacce e parole di scherno per incitarla a spostarsi. Ma Lux era incantata dalla normalità. Arricciò il naso quando sentì l'odore della gioventù di quei ragazzi e fu proprio questo a portarla alla realtà, o forse erano stati i ragazzi della squadra di Football che vedendola lì ferma in mezzo al corridoio, l'avevano spinta contro gli armadietti. Lux sbatté le palpebre per qualche secondo prima di rendersi conto di quello che era successo. Le risate di quelli che le stavano intorno le risuonarono alle orecchie come un invito a staccare le spalle dargli armadietti e raggiungere i ragazzi della squadra di football. Lasciò cadere il libro a terra nel tragitto. I colori blu e gialli della felpa le sembravano fin troppo vividi. Prese per un lembo della giacca il ragazzo e con tutta la forza che aveva in corpo lo costrinse a girarsi. E fu in quel momento che lo vide. Gli stessi occhi scuri e i capelli solitamente scomposti, adesso tirati all'indietro con del gel - probabilmente di una marca poco raccomandabile - e lo stesso sorriso furbo e fastidioso che per quei mesi non aveva fatto altro che torturarla con parole di scherno e giudizi affrettati « Finalmente sei arrivata » disse Dave rivolgendole un sorriso, diverso rispetto a quello che un tempo le avrebbe concesso. Questo sapeva più di amaro, ma allo stesso tempo aveva scagliato contro Lux un ondata di calore immensa.

Tuttavia lei se lo ricordava. Aveva ancora l'immagine di Dave che collassava a terra senza nessuno lì vicino a lui a cullarlo in quei suoi ultimi secondi sulla terra, ma adesso che era davanti a lei sembrava forse più vivo che a Redwood. Il respiro iniziò a farsi pesante e quasi come se potesse esserle d'aiuto, Lux strinse il materiale del vestito all'altezza del petto ripetendo a sé stessa di ragione. Seppur felice di rivedere Dave - suo fratello - in vita, la sua mente non poteva che colmarsi di mille, migliaia di domande su come fosse possibile e su quale fosse adesso il piano della dottoressa Grinbell. « Non ti dona questa giacca, ti preferisco con gli occhiali e l'aria da nerd di fronte al computer » disse Lux. Quelle poche parole sarebbero bastate per capire se Dave era effettivamente Dave, e se lo era, se si ricordasse. L'espressione di Dave a quel punto mutò, come se qualcuno lo avesse insultato nei peggiori dei modi, fece una smorfia disgustata prendendola per un braccio e allontanandosi dal gruppo di amici e compagni della squadra di football.

Villain 4362; hesWhere stories live. Discover now