11. Faèria, un altro tempo

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L'atmosfera migliorò pian piano, col silenzio che uccideva qualsiasi pensiero.

-Avete fatto la cosa più giusta, lo devo ammettere.

Si congratulò Mickaele.

-Dovreste fidarvi un pò di più dei vostri alleati, Mickaele, come capo degli elfi dovreste essere più ragionevole, appunto perchè sapete cosa vuol dire combattere.

Annuì semplicemente, dando ad Ester il tempo di tacere e riflettere sull'accaduto.

-Re Andros è morto. Il popolo ha bisogno di un nuovo re che li guidi. Sopratutto adesso, che ha subito gravi perdite. Perciò ho deciso di convocare Shoil, primogenito del re. È giusto che il posto sia suo e che entri a far parte della cerchia anch'esso.

Propose Laika. Lasciò tutti senza fiato, il modo che aveva di organizzare il tutto nei minimi dettagli, anche in situazioni di disagio.

-Mi sembra un pò azzardato, non è ancora pronto. Non ha nemmeno raggiunto la maggiore età.  Ribattè la madre delle fate del lago dorato.  -Perchè dovrebbe essere un elfo a guidarci e non una fata o una sirena?

Siranya era molto ambiziosa e sicura di se stessa. Ciò che più desiderava era vedersi seduta al trono e comandare l'intero mondo, ma non per questo era malvagia, era semplicemente un alleata del popolo di Faèria con qualche ambizione di troppo.

-Essere la regina delle tue strane sirene non è abbastanza per te? Ci serve qualcuno capace di guidare il popolo.

Controbattè Mickaele.

-Chi l'ha detto che noi non ne siamo capaci?

-Beh lo sanno tutti che al tramonto non potete uscire fuori dall'acqua. Cosa faremo in caso di bisogno, in piena notte?

Siranya annuì semplicemente, ciò che le aveva appena detto era la pura verità. La corona da lei tanto ambita, restava per ora soltanto un miraggio.

-Basta, la regina ha già approvato, e a tal proposito, propongo di farla entrare anch'essa nel consiglio, insieme al figlio.

Laika fece un'altra proposta, che creò una marea di dubbi.

-No, questa non è più un consiglio segreto, non è più niente se faremo entrare chiunque. Il figlio maggiore basta e avanza. Siamo tutti d'accordo?

Mickaele concluse ogni proposta e ogni tipo di dubbio e insicurezza, con l'approvazione di tutti.

-E per quanto riguarda la nuova arrivata?

Domandò Olinia, madre delle fate dei 4 elementi. Il loro compito era stabilire un equilibrio tra le varie stagioni, assecondando però gli agenti atmosferici e tutto ciò che li riguardavano. La luna era una grande fonte di energia, così come la piccola nata, che era la fonte di tutta l'energia presente sul settimo mondo. Se solo le dovesse capitare qualcosa, Faèria e tutto il resto, scomparirebbero via come un mucchio di polvere.

Nel frattempo, Shoil fu accolto insieme a loro. Mickaele si avvicinò a lui, tenendolo in disparte, vicino l'entrata.

-Non dovrai mai rivelare a nessuno l'esistenza di questo posto e non dovrai mai svelare l'identità dei membri. Chiaro?

Shoil annuì.

-L'ho presa in custodia io stessa, il volere della madre mi autorizza a tenerla in salvo e lontano dal male. Qual'è il problema Olinia?

-Cara Ester, senza di lei siamo tutti in pericolo. Lei è la vita di questo mondo, è la figlia della luna.

-La riporterò in questo mondo quando sarà grande, abbastanza forte e pronta per affrontare ciò che l'attende.

-Non può crescere in un mondo dove la magia non esiste. Lei non è nata per questo.

-Vorrà dire che crescerà come una comune mortale, dove nessuno potrà farle del male, ne tanto meno ucciderla.

-Ester non puoi farlo! Così metti tutti in pericolo!

-No! Non se Shaila continuerà ad essere all'oscuro della sua esistenza!

-Ester ha ragione. Intervenne Mickaele. -Lasciamo che cresca in quel mondo per adesso, a tempo debito ci penseremo.

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