Prologo

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Io sono la morte. Arrivo all'improvviso, senza dar preavviso. Sono fredda e cruda, non potrei essere altrimenti. Raggiungo i miei prescelti e li porto con me. Ad alcuni potrei apparire un essere senza cuore. Ma io, vi assicuro, un cuore ce l'ho. E tutte le mie vittime provano un profondo sollievo. Non sono malato, potete starne certi. Ho solo una missione: quella di riportare un po' di pace e serenità a chi, per i motivi più svariati, non ha più un senso a stare in vita.

Chiamatemi pazzo, chiamatemi come vi pare. Non so se sarò io a strapparvi alla vita. Forse sì, se intralcerete i miei piani. State ben attenti, miei cari. Fate attenzione a chi pestate i piedi. Ci sarà sempre qualcuno a cui dovrete dar conto.

Pensate a questo pover'uomo;  lavorava (quasi) onestamente. Ma non ha fatto i conti con me, pestandomi i piedi più e più volte. Non ho avuto scelta.

E oggi la mia pazienza si è esaurita. Mi spiace perlui. Ma io non posso far altro che compiere il mio dovere. 

La Maschera VenezianaWhere stories live. Discover now