Dieci

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La casa del mago era silenziosa. Non c'era nessuno, e a giudicare da quello che vedeva Lucas capiva il perché: la sua preda era un medico, e doveva essere stato chiamato fuori per una visita notturna. Lo sentì arrivare quando era ancora fuori dalla porta. Si nascose tra le ombre, approfittando della capacità soprannaturale della sua razza di confondersi nelle tenebre, osservandolo mentre si toglieva il mantello e posava gli strumenti del suo lavoro.

«Perché mai un uomo di scienza pratica la magia?» domandò in un sussurro. L'uomo sussultò, guardandosi intorno. Lo individuò qualche momento dopo, quando emerse in parte dall'oscurità.

«E' forse il contatto quotidiano della morte a far spalancare le porte verso altri mondi?» domandò ancora il vampiro, girando intorno al tavolo per porsi dinanzi a lui. Gli mostrò la moneta con il volto dell'attore e la mise sul tavolo facendola tintinnare.

«Chi siete?»

«Un cliente.»

L'uomo si rilassò un poco. Si prese il tempo per squadrarlo, le palpebre ridotte a due fessure, le pupille dilatate nell'oscurità.

«Non siete un uomo normale.» disse infine «Nessun uomo può entrare qui dentro senza che io lo sappia.»

Una precauzione per l'Inquisizione? si chiese Lucas. Quasi tutte le persone che venivano condannate al rogo erano gente comune. I veri maghi e le poche, vere streghe -e come potevano le donne operare magie, se venivano tenute nell'ignoranza?- avevano i loro metodi per sfuggire alla cattura.

«Ditemi voi che cosa sono.» lo sfidò.

L'uomo si tolse il cappello, e si grattò un poco il capo. Doveva avere circa quarant'anni, sebbene sembrasse più giovane. Non si poteva dire attraente, ma gli occhi mostravano una intelligenza fuori dal comune.

«Nessun essere umano può entrare qui, ma non vi sono simili restrizioni per gli animali. E voi non siete un animale. Dovete essere una creatura soprannaturale allora...ma quale?» lo scrutò attentamente. Lucas sorrise, mostrandogli volutamente i denti.

«Un vampiro? Ma credevo che...»

«Che dovessi essere invitato per entrare?» sorrise «E' vero. Per i giovani, almeno.»

«E cosa può volere da me un vampiro? Magia? Si...d'altronde voi non potete praticarla...non come gli esseri umani» mormorò l'uomo. Lucas annuì. Nessun essere soprannaturale poteva compiere incantesimi, eccettuati quelli che gli erano propri data la sua specie.

«Voglio informazioni. Sto cercando un uomo...un altro mago. Qualcuno che sia abituato a trattare con creature soprannaturali...creature che provengono dall'inferno.»

«Sono informazioni che costano caro.» l'espressione si era fatta intenta, come se riflettesse su cosa legittimo -e prudente- chiedere.

«Avranno la giusta ricompensa.»

«Stileremo un contratto.» l'uomo armeggiò con dei cassetti fino a quando non trovò quello che cercava: un pezzo di pergamena, penna e calamaio.

«Intendi catturare la mia anima come hai fatto con quella dell'attore?» domandò Lucas, accigliandosi.

«Non sono così abile da intrappolare l'anima di un essere soprannaturale...quanto a quella, non è l'anima...è pi la forza vitale. E comunque l'incantesimo si sta già dissolvendo.»

Lucas guardò la moneta. In effetti il viso dell'uomo stava scomparendo, e quello di un altro personaggio, che normalmente occupava quella faccia della moneta, stava ricomparendo sulla superficie.

«Il contratto ad ogni modo è per garantire che tu non mi faccia del male, e che io abbia la mia ricompensa. Lo stilerò qui...ma prima devi dirmi se, a parte le informazioni che ti darò, desideri qualcos'altro.»

«Te lo direi se conoscessi le tue capacità.»

L'uomo annuì, un lampo di soddisfatto orgoglio negli occhi.

«Il mio laboratorio non è qui, perciò dovrai credermi sulla parola. La mia specialià sono le anime e le essene vitali degli esseri umani.Sono in grado di ringiovanire la pelle di una donna, di creare unguenti che migliorano davvero la pelle e guariscono le pustole, e so curare la maggior parte dei malanni in modo davvero efficace. Sono anche in grado di far sembrare una persona morta e poi riportarla in vita, e in qualche caso di parlare con i defunti.» spiegò altre sue capacità, che come aveva anticipato riguardavano soprattutto la sfera del suo lavoro. Nulla che Lucas potesse trovare interessante...gli affanni mortali che spingevano gli esseri mortali a rivolgersi a lui non avevano presa sul suo corpo immortale. Ma la faccenda delle anime...

«Che cos'è l'anima?»

«Solo Dio lo sa.» disse il medico «Io dico di avere a che fare con le anime...ma più ne sono coinvolto e meno le capisco. A volte pare una luce bianca e pura, la parte migliore di una persona...altre volte appare come un doppio, senza la quale il corpo non è che un guscio vuoto. Talvolta invece pare non esserci...ma sono io ad aver sbagliato qualcosa, o semplicemente non comprendo che una frazione diciò che so?» il medico scrollò le spalle.

«So per certo solo questo: non è possibile distruggerla, né intrappolarla per sempre, e neppure conoscerla. Non so se una creatura come te un'anima l'abbia ancora...» aggiunse, guardandolo e indovinando la domanda non espressa del vampiro «Ma so che solo Dio, o chi per lui, ha la isposta a certe domande.»

Si voltò e con calligrafia chiara e precisa tracciò un semplice contratto. Mormorò alcune parole magiche. Lucas lo lesse. In cambio dei suoi servigi il mago chiedeva una ciocca di capelli, la promessa di non essere ferito da lui e di non essere reso un vampiro. Firmò, e la pergamena brillò per un istante del colore del sangue.

«Ora...parliamo dell'uomo che cerchi. Ci sono molti maghi che evocano creature dall'inferno o dal paradiso...potrei dire che è una pratica quasi quotidiana, e naturalmente è impossibile conoscerli tutti. Ma tuttavia...la magia richiede sacrificio. Grande sacrificio, e grande devozione. Dovresti cercare qualcuno di ricco, perché chi ha tempo di studiarla se non coloro che non devono lavorare per vivere? E i diavoli e le creature soprannaturali che vengono invocate non lavorano gratuitamente. Perciò ti darò una lista di nomi, e ti spiegherò quello che so dell'invocazione. Di più non posso fare.»

«Va bene.». Era già più di quanto fosse riuscito ad ottenere fino a quel momento.

La rosa d'invernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora