MALIA POV
"Tutto bene?" Mi chiese la ragazza avvicinandosi a me. Aveva i capelli tinti di un rosso acceso tendente all'arancione che le arrivavano fino ai fianchi. Indossava degli shorts di jeans e una canottiera verde oliva, con una camicia aperta sul davanti, come la portavano spesso Luke e Mike, beige. Aveva delle lentiggini sul naso e sotto gli occhi, che risaltavano sulla pelle bianca. I suoi grandi occhi verdi mi fissavano con un misto di preoccupazione e curiosità. "Si, non preoccuparti." Risposi. Non volevo parlare con una sconosciuta di tutti i miei problemi. Lei ridacchiò tra sé e sé. "Dico sul serio. Sono brava a capire le menzogne, e tu ne hai appena sparata una grossa." "Vero." Dissi ridendo nervosa. "Come hai fatto a capirlo?" "Ragazza, sei entrata correndo e piangendo nel retro di una libreria sconosciuta al mondo, mi pare ovvio che non stai bene." Mi rispose sorridendo. "Hai ragione anche stavolta." Ammisi ridendo davanti all'evidenza dei fatti. Restammo per un po' in silenzio, senza sentire il bisogno di parlare. Poi ad un tratto le chiesi "Bukowski?" Si esatto." Mi sorrise. "Anche tu lo leggi?" "No, ma conosco qualche sua frase famosa." "Cosa leggi?" "Walter Moers è il mio preferito, ma anche John Green e Michelle Paver. " Sorrisi ripensando ai libri di quegli scrittori. Avevo amato quei libri con tutta me stessa, e li adoro tutt'ora. La ragazza tornò al suo libro, e dopo un po' mi rivolse di nuovo la parola. "È strano però." "Cosa?" Le chiesi curiosa. "È strano che questa gente vissuta più o meno sessant'anni fa riesca ancora a capirci. Sembra quasi che alcuni scrittori non siano umani. Sembra che vivano al di sopra di tutti noi e che riescano a leggere nelle nostre anime. Per non parlare di Shakespeare. Quell'uomo riuscirà sempre a sorprendere. Ed è nato secoli fa. Ma che cazzo, mi capisce. Mi ritrovo nelle sue frasi. A volte vorrei tornare indietro nel tempo a dirgli che aveva ragione. Che era un fottuto genio. Solo per il piacere di dirglielo di persona, invece che urlarlo al cielo. Però più ci penso più mi convinco che queste persone avevano un dono. Leggevano la mente delle persone, nel senso che riuscivano a capirne i pensieri. E li trasformavano in parole. Quante volte hai pensato cose simili alle loro frasi e poi quando le hai lette hai maledetto te stessa per non averci pensato? Io tante. Troppe." Disse scoppiando a ridere. Questa ragazza è strana, ma sa quello che dice. Non è pazza, tutt'altro. "Ma ora dimmi, onestamente, perché sei qui?" Sospirai. Volevo, anzi, dovevo sfogarmi con qualcuno. "Sono nei casini. La mia vita adesso è solo una grande cazzata. Una fregatura enorme, sotto tutti i punti di vista." Le dissi. Le raccontai tutta la storia, e lei mi ascoltò, con calma, senza mettermi fretta. Mi ascoltava in silenzio, e anche se non annuì mai avevo la sensazione che mi stesse ascoltando. "Bella merda." Rispose infine. "Già." Confermai triste. "Qualche consiglio?" Le chiesi fiduciosa. "Sinceramente? No. Non saprei dirti cosa fare. Qualcuno un giorno disse che lo psicologo ha il compito di ascoltare il paziente nell'attesa che lui da solo trovi una soluzione ai suoi problemi. Io ti ho ascoltato, ma ora voglio aiutarti." Mi rispose sicura. "Questo Ashton, il ragazzo che ti ha aiutata ad andare da tuo fratello lo conosce Logan?" Parlava come se li conoscesse da una vita, mentre gli avevo parlato di loro da circa due minuti. "Si. Erano quasi amici." Risposi. "Loro sono i 5SOS vero?" "Si." Risposi ridendo. Questa ragazza era inquietante. "Salutameli. Sono una specie di loro fan." Ammise sorridendo. "Ormai la 5SOSFAM è ovunque" Pensai tra me e me ricambiando il sorriso. "Comunque, stavamo dicendo, loro sanno qualcosa secondo me. Qualcosa da cui ti vogliono proteggere. Michael non lascerà andare Summer in questo modo. Quel ragazzo non è scemo come sembra. Vedrai. Sappi solo che c'è una cosa che non puoi fare. Fermarti. Io sono italiana, anche se abito a Sidney da quando ero piccolissima. Ho imparato l'italiano, quindi posso citarti un famoso rapper delle mie parti, J-Ax. Lui dice che la vita e la bici hanno lo stesso principio: devi continuare a muoverti per stare in equilibrio. Quindi non lasciarti distruggere, vai la fuori e reagisci. Si può sempre fare qualcosa." "Sei inquietante. Ci conosciamo da una mezz'oretta scarsa e sei riuscita a capirei come pochi. Grazie." "Figurati." Disse sorridendo lei. "Sai, a volte basta poco a migliorare la vita di una persona. Basta qualcosa in più. Un amico, qualcuno che ascolta, un consiglio. Qualcosa. E io voglio essere quel qualcosa. Non posso salvare tutti. Ma io voglio farlo. Voglio far capire alla gente che nessuno e spacciato. C'è sempre una seconda scelta. Sempre." Mi disse arrossendo. "Ho visto persone crollare e riuscire a rialzarsi poco dopo. E sai la parte migliore? Queste persone non sono famose, o ricche, o conosciute. Spesso le persone migliori sono nascoste, bisogna cercarle e trovarle, ma ci sono, e la loro amicizia vale più dell'oro. Forse la mia è solo infondata fiducia, ma ho bisogno di credere che queste persone esistono." Finisce sorridendo. "E tu scommetto che sei una di loro. E anche la tua amica Summer." "Grazie. Di tutto. Posso sapere il tuo nome?" Le dico grata. "Grace, Grace Davis. Malia Hood, giusto?" "Esatto." Annuisco ridendo. "Bhe, ora devo andare Grace, grazie di tutto. Non mi fermerò. Okay?" "Okay." Mi dirigo verso l'uscita quando Grace mi chiama. "Malia! Un'ultima cosa! Segui quel cazzo di cuore. Anche se la scelta non è allettante. So che sembra una stupida promessa da ragazzine ma promettimelo. Non voglio vedere un'altra vita buttata al vento per la paura di essere sé stessi, va bene?" "Promesso." Le rispondo. Esco dal negozio più felice e determinata. Nella mia mente una promessa. "Non importa come, ma io ti prometto che ti salverò Summer." Sorrido. "Lo devo a Michael."
CALUM POV
Oh merda. Summer è stata rapita, Malia è scappata e non oso pensare a Michael e Jade. E qualcuno ha avvertito Luke? Decido di mandare un messaggio a tutti "A casa mia, adesso." Lo invio anche a Malia, sperando che venga. Dopodiché mi avvio a casa insieme ad Ashton. Lo vedo abbastanza preoccupato, e vorrei fare qualcosa per lui, ma non posso mettermi a parlare d'altro quando la situazione è questa. Lui mi guarda, vedo un misto di paura e confusione nei suoi occhi. Penso che se ne avesse la possibilità si metterebbe ad urlare per sfogarsi. A volte il silenzio è assordante. Dopo 20 minuti di camminata arriviamo finalmente a casa, Luke è già fuori che ci aspetta con la sua solita felpa nera con il cappuccio tirato su per coprirsi. In quel momento vediamo arrivare anche Michael sul suo furgoncino nero coi vetri oscurati. Ha delle occhiaie tremende, e sembra ancora più pallido del solito. I capelli sempre ordinati ( a modo loro) adesso sono aggrovigliati e la sua nuova tinta rossa è un po' rovinata. Mi avvicino a lui e lo abbraccio. Lui mi stringe e lo sento sussurare qualcosa che non capisco. Entriamo tutti in casa e con mia grande sorpresa Malia è già dentro ad aspettarci. Mi fissa silenziosamente e ci fa cenno di sederci. Il silenzio che ci avvolge è terrificante e la tensione è palpabile. "Basta." Sbotta Malia ad un certo punto. "Sono stanca. Sono stanca di tutto ciò. Non ce la faccio a sapere che è colpa mia se l'hanno rapita." Si mette le mani tra i capelli. "Sono stanca di vedervi così. Mi guardate come se non mi dispiacesse. Come se fossi insofferente. Dobbiamo trovare una soluzione insieme." "Tu. Tu non capisci." Risponde Michael. "Lei... sono due anni che aspettavo solo lei. Due anni. Due fottuti anni in cui la guardavo da lontano baciare ragazzi che non ero io, quando l'unica cosa che volevo era esserle accanto. Quando la notte non riuscivo a pensare ad altro che al modo in cui mi sarei sentito ad addormentarmi vicino a lei, e quando la mattina avrei voluto svegliarmi con un amnesia. Per dimenticarmi di tutte queste piccole cose. E ora è successo, ho provato com'è avere le sue labbra sulle mie e sono diventate la mia droga, la mia dipendenza. E il suo sorriso la mia disintossicazione. Ma a quanto pare siamo fatti per stare lontano." Sferrò un pugno al tavolo. "Io... io ho sofferto abbastanza. La devo trovare. Lei è tutto per me. La devo trovare." Fece per allontanarsi ma lo fermai. "Mike è quasi sera ormai. Resta a dormire qui, domattina andremo a cercarla." "Ma..." "Niente ma. Stanotte rimani qui. Puoi prendere camera mia, io dormo sul divano." "Va bene" Accetta lui. "Allora noi andiamo. Ci troviamo domattina alle 8.00 qui fuori va bene?" "Ci saremo." Conferma Mike. "A domani." "Ciao." Dicono uscendo.
MALIA POV
No. Conosco Logan. Domattina non lo troveranno. Ci sarà stasera. Decido di non dire niente agli altri e salgo in camera. Mangiamo qualcosa e poi andiamo a letto. Calum passa a darmi la buonanotte "Notte Mali." "Cal non ho dieci anni." "Ma sei la mia sorellina e sono preoccupato per te..." Aggiunge imbarazzato. "Non farò niente di stupido. Te lo prometto."
Oh Cal se solo sapessi che domani non sarò qui.
Lui mi sorride e se ne va dopo avermi abbracciata. Aspetto che si faccia tardi leggendo "Colpa delle stelle" per la seconda volta recitando a memoria le battute. La mezzanotte arriva velocemente e decido di prepararmi. Mi infilo i miei soliti vestiti e i miei anfibi. Lascio una lettera a Calum e ai ragazzi se qualcosa dovesse andare storto ed esco dalla finestra. Prendo la mia bici e in poco tempo sono davanti al posto peggiore in cui potessi tornare. "È la cosa giusta da fare." Mi ripeto mentre i miei piedi percorrono strade familiari alla mia testa. "Sto facendo la cosa giusta." Mi ripeto. Arrivo davanti ad un portone e busso. Il rumore proveniente dall'interno cessa e io ripeto la sequenza di battiti che ormai conosco a memoria. I ricordi affollano la mia mente come spettri dai quali non posso scappare. I ricordi stessi sono traditori che feriscono alle spalle. I pensieri viaggiano vorticosi nella mia testa quando l'immagine del ragazzo davanti a me li scaccia tutti. Sento solo le sue parole rimbombarmi nella testa. "Sapevo saresti venuta".
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*spazio autrice*
Scusatemi scusatemi scusatemi vi prego. Sono in un ritardo colossale. È che sono partita per Londra una settimana e non sono riuscita a scrivere. Inoltre mio padre controlla tutte le sere che non abbia il cellulare con me, quindi adesso se arrivasse probabilmente sarei in guai seri. Ma non riesco a scrivere con troppa luce. Mi sa che sto diventando un vampiro. Per fare un esempio, adesso sono immersa nel buio di camera mia con le cuffie. Si. Sono diventata un vampiro. Bello. Adesso vado però che domani ho scuola e non voglio sembrare uno zombie più del solito. XD Auguro la buonanotte/buongiorno a tutti.
Ci vediamo al prossimo capitolo!!!!❤❤❤❤❤❤❤

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The Dark Side || Luke Hemmings
FanfictionNon avrei dovuto lasciarti andare, ma ho capito che l'amore era cieco solo quando il mio cuore era accecato da te. ***** Jade, una ragazza liceale che vive la sua vita nell'ombra di un sistema più grande di lei. Abituata ad essere invisibile, a sfre...