15.

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Nico p.o.v
Annabeth mi aveva appena liberato quando si crea una tempesta, e non la stava provocando Jason. Era pura acqua in un ciclone che girava su se stessa, o meglio, era Alexandra che combatteva con una furia tale per cui aveva creato un ciclone attorno a lei, e non solo. Stava anche lanciando palle di acqua ustionante addosso a Tartaro. E per finire in bellezza stava, oltre che togliendo l'acqua dal corpo del nemico e sbatacchiando da un lato all'altro, comandando la sua mente. Ebbene sì, siccome il nostro cervello contiene tantissima acqua lei riusciva a comandarlo. Aveva gli occhi di un blu scuro, quasi nero, come gli abissi del mare. Tartaro cercò di reagire, ma non aveva speranze. Tutti furono costretti ad allontanarsi dal nemico per via di Alexandra, con quei suoi movimenti veloci, precisi e letali. Lo avevamo distrutto. Ridotto in cenere che si sposta. Ci guardammo intorno sbalorditi. Alexandra mi sorrise, come per accertarsi che stessi bene, poi svenne.
Io e Hazel con un salto nell'ombra portammo tutti al campo. Mentre gli altri festeggiavano io corsi in infermeria. A quanto pare Will è tornato per le vacanze, mi sorride, prima di vedere sua sorella svenuta tra le mie braccia.
Will:" cosa diamine...? Falla sdraiare subito." Lui le da del nettare e dell'ambrosia, insieme ad altre medicine.
Will:"cosa è successo?!"
Io:"ha combattuto contro Tartaro praticamente da sola, distruggendolo."
Will:"Cosa?!"
Io:"sì, bè ecco... Era il suo patrigno, l'ha cresciuta fino a quando lei non ne ha avuti 6 anni"
Alexandra:" Ic... Ai...blè"
Will:"tranquillo è normale. Quindi mia sorella è una macchina da guerra che si è rivolta contro il suo creatore?"
Io:"in breve sì"
Alexandra:"Nik...aiu...nn...mrt..."
Will:"e come mai è andata a combattere contro Tartaro?"
Io:"per salvarmi, comunque c'erano anche Percy, Clarisse..."
Will:"TI RENDI CONTO CHE POTEVA MORIRE???"
Io:" NO, GUARDA, NON ME NE ERO ACCORTO, SECONDO TE PERCHÈ SONO ANCORA QUI? PER STARLE VICINO"
Alexandra:"STATE ZITTI" urla da seduta, sul lettino con piena conoscenza.
Noi ammutoliamo.
Alexandra:"bene, ora dimmi cosa diamine è successo?"
Le racconto tutta la storia. Lei sbianca sempre un po' di più.
Poi si butta all'indietro mettendosi le mani sul viso.
Alexandra:"no, non di nuovo, avevo promesso"
Will:"potresti spiegarti?"
Alexandra:" era giá successo. Per sconfiggerlo però c'è bisogno che un Dio e un semidio combattano insieme, forse ci siamo riusciti comunque. Però non lo so."
Io:" cosa intendi?"
Alexandra:"giura di non andartene, giuralo sullo Stige."
Io:"va bene... Giuro sullo Stige che non me ne andrò"
Alexandra:"bene, Tartaro ha fatto degli esperimenti su di me... Ho il sangue all'85 per cento divino"
Io:"COSA?! STO CON UNA QUASI DIO?"
Alexandra:" sì, bè... Te lo avrei detto..."
Io e Will:" ma è una figata!!!!"
Alexandra:"aspetta, cosa?"
Io:" la mia ragazza è quasi divina,.è bellissimo" nel mentre Will saltella dicendo:" mia sorella è quasi diviina, mia sorella è quasi diviina"
Alexandra:"quindi non siete arrabbiati"
Noi:"ma sei matta? No, lo dobbiamo dire a Percy!"
Alexandra:" no! È meglio di no"
Noi:"perchè?"
Alexandra:"perchè vorrei aspettare"
Percy:"aspettare a dirmi che sei quasi divina? Perchè?" Sbuca da un angolo dell'infermeria.

La figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora