❝ voglio, voglio, voglio solo voglio, voglio, voglio davvero solo ballare ❞
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Seokjin sapeva che Hoseok era lì esclusivamente per lui, che non lo avrebbe mai ferito in alcun modo.
Questo era abbastanza per far salire il povero cuore di Seokjin sulle montagne russe: Hoseok aveva il potere di farlo scendere in picchiata - facendogli perdere un battito - e un attimo dopo farlo accelerare in maniera spropositata.
Nei giorni a seguire, Seokjin si rese conto che era sempre più difficile resistere a quegli occhi, così profondi e scuri, e a quel sorriso luminoso e pieno di speranza.
Per non parlare del fisico perfetto, che veniva messo in risalto dalla maglia che ogni tanto aderiva al suo corpo, impregnata del sudore che la calura estiva raddoppiava; oppure quando Hoseok si versava dell'acqua addosso mentre beveva, a causa della sua goffaggine. Ma l'autocontrollo di Jin sfiorava il limite massimo quando Hoseok alzava la sua maglietta per pulirsi del sudore che si formava sulle tempie.
Seokjin si muniva di tutto l'autocontrollo che possedeva per non indugiare sugli addominali accennati e appena scoperti di Hoseok, e un po' di rossore sulle gote era inevitabile.
Fortunatamente il caldo dell'estate riusciva a mascherare quel piccolo inconveniente.
Quando non era impegnato con le lezioni e c'era Hoseok di mezzo, l'insegnante era l'unico chiodo fisso nella mente del ragazzo.
Paradossalmente, la danza era l'unico modo che aveva a disposizione per non pensare costantemente al maggiore. Riusciva a concentrarsi così tanto che, per quei quattro minuti, la mente di Seokjin viaggiava a tempo di musica, immaginando scenari diversi per ogni coreografia che ballava.
D'un tratto era tornato tutto come ai vecchi tempi: Seokjin evitava di intraprendere discorsi con Hoseok per evitare figure poco carine, continuando a ballare fino allo sfinimento, in modo da non riuscire nemmeno a camminare.
L'unica cosa che riusciva a fare bene in presenza di Hoseok era ballare.
