Capitolo 14

4.7K 240 76
                                    

Il medico continua a osservarmi le ferite che Justin mi ha procurato. Sono passate poche ore, eppure ancora non riesco a capacitarmene.

Mi fidavo di lui. Anche se lo conoscevo da un mese, mi fidavo.

«Va bene, Jocelyn.» Dice il dottore spegnendo la luce con cui mi stava accecando. «Altri cinque minuti e poi ti lascio stare.»

Annuisco, non riuscendo ancora a parlare.
Cameron è fuori in sala d'attesa, con i miei fratelli. Sierra e Nash hanno lasciato i bambini con una babysitter e persino zia Amy si è precipitata all'ospedale.

«Lo arresteranno?» Chiedo in un sussurro.
Non ho idea di come sentirmi al riguardo.

Dovrei essere contenta? Oppure triste, perché comunque era un mio amico e quasi qualcosa di più?

«Non si sa, Jo.» Il medico, il dottor Parking, mi parla con voce dolce. «Bisogna vedere le tue ferite, il motivo e tutto... il fatto che è famoso, poi, non ti aiuta.»

Annuisco di nuovo. Anche se lo arrestassero, potrebbe pagare la cauzione senza troppi problemi.

Il dottore mi fa segno di seguirlo, credo per firmare le carte per dimettermi. Fisicamente mi sento bene, psicologicamente mi sento a pezzi.
Non riesco a levarmi dalla testa l'immagine di Justin mentre mi dà un pugno o mentre mi prende a calci.

Entro nell'ufficio del medico e un non famigliare odore di vaniglia mi circonda.
Mi siedo avanti la scrivania e aspetto che il dottor Parking parli.

Ho la sensazione che mi stia per dire qualcosa che non mi piacerà. Magari mi devo operare, oppure non arresteranno Justin.

«Jo, sei stata molto fortunata. Hai alcune lesioni e lividi, ma tu ed il bambino state bene.»

Mi ghiaccio sul posto. Ho sentito sicuramente male, così, con voce flebile, gli chiedo di ripetere.
«Ho detto che tu ed il bambino-»

«Bambino?» Chiedo nel panico più totale. «Ma di che cosa sta parlando?»

Fa una faccia sorpresa. «Non sapevi di essere incinta?»

No. No. No. No. Sta scherzando. Ditemi che sta scherzando.

«No!» Non so se dentro di me prevale più il dolore o lo spavento. «Io... io... non può essere possibile! Non sono sul serio incinta, lei sta scherzando!»

Le lacrime mi offuscano la vista. Non sono pronta per essere una madre. E poi il padre? Io e Cameron abbiamo rotto. E come lo dirà a tutti i suoi fan?

Se non mi calmo mi viene un mal di testa atroce, così faccio un paio di respiri profondi per calmarmi.

«Jocelyn.» Il dottor Parking mi parla con calma e gentilezza. Mi sento in colpa per avergli gridato contro in quel modo. «Capisco il tuo nervosismo, ma sono sicuro che sarai una mamma fantastica. C'è sempre l'operazione dell'aborto, ma ti conosco da un paio d'anni ormai e non credo che tu voglia questo.»

«Aborto?» Mi viene la nausea al solo pensiero. «Non se ne parla proprio.»

Il dottore accenna un sorriso. «Immaginavo l'avresti pensata così.»

Annuisco. Non ho idea di come dirlo a Cameron. Glielo dovrei dire il più in fretta possibile.

«Posso sapere di quanti mesi è il bambino?» La mia voce esce in un sussurro, anche se avrei preferito uscisse normale.

«Due e mezzo, Jo.»

Accenno un sorriso. È sicuramente di Cameron, non avevo dubbi su questo, ma volevo sapere da quanti mesi sto per diventare madre.

«Grazie, dottor Parking.»
Mi alzo dalla sedia in pelle per andarmene.

Lui mi saluta e mi fa gli auguri, poi io esco dalla stanza.

Mentre vado nella sala d'attesa passo un attimo per il bagno, per osservare le mie condizioni.
Quando mi vedo allo specchio sussulto.

Sullo zigomo ho un livido violaceo, grande più o meno quanto una pallina da tennis. Il labbro superiore è mezzo spaccato ed i capelli sono tutti spettinati.
Una sola cosa mi lascia senza parole: gli occhi.
Nonostante tutto quello che sta accadendo... sono felici.

Mi porto istintivamente una mano sulla pancia. Quando Sierra era incinta di Aileen ho seguito tutta la sua gravidanza. Una volta, mentre le stavo facendo compagnia, mi ha spiegato che il bambino cresce sopratutto negli ultimi due mesi, quindi ora mio figlio o mia figlia deve essere ancora grande come una noce.

Forse potrei aspettare ancora un po' per dirlo a Cameron. So che è il padre e che merita di saperlo, però voglio egoisticamente tenermi la cosa ancora per un po'.

L'ho scoperto da neanche dieci minuti, non voglio che tutti lo scoprano insieme a me.

Mi lancio un'ultima occhiata allo specchio e poi  mi incammino, pronta per affrontare gli altri.

Appena entro, trovo tutti i Magcon e la mia famiglia ad aspettarmi. Hayes è il primo a fare una corsa per venirmi ad abbracciare. Lo tengo stretto a me, mentre lo sento sospirare sollevato.

«Lo uccido, Jo.» Dice quando ci stacchiamo ed ha la possibilità di guardarmi in faccia.
Spero che non noti in me qualcosa di diverso.

"Ma a chi voglio prendere in giro?" Penso subito. "È impossibile che qualcuno se ne accorga."

Ben presto mi abbracciano tutti, assicurandosi che sto bene. Cam è l'ultimo, ma, una volta che ci separiamo, non mi leva più la mano da dietro la schiena.

Mi lancia un'occhiata affettuosa e mi bacia la tempia. So che è preoccupato, così lo lascio fare, anche se abbiamo rotto.

Come potrei dirgli che aspetto un bambino? Sarebbero troppe informazioni. Ho già il mal di testa di mio, non voglio diffonderlo anche agli altri.

Decido quindi di aspettare anche se, una piccola parte di me, si chiede come sarà la reazione di Cameron. Se sarà felice o se mi abbandonerà.

Mi chiedo se nostro figlio sarà bello come lui.
Lo guardo e non riesco a trattenere un sorriso.

Nostro figlio. Devo solo aspettare sei mesi e mezzo.
Passano in fretta, giusto?

Se avete gradito questo capitolo, vi chiedo gentilmente di lasciare un voto.
Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗

Ti odio Cameron Dallas 2Where stories live. Discover now