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Regalami notti che ho solo sognato e sicurezze che non ho mai avuto. Perché con te disegno fiori che nemmeno esistono e dipingo la tua immagine di colori mai scoperti prima.
Il tuo sguardo sotto questa notte senza stelle mi preme sul cuore, svegliando sensazioni addormentate da tempo. I tuoi occhi sono così belli quando te li senti tuoi, quando accetti e non rifiuti. Perché non ti sei mai sentito giusto, NamJoon? Perché hai sempre pensato di essere sbagliato quando sembri l'unica cosa corretta a questo mondo?
Forse i miei occhi ti vedono così, forse ti vedono così perché sono i miei. Non i tuoi, quelli che non ti appartengono e che vorresti regalare. Mi parli del mondo come se tu fossi un equilibrista che passeggia su un filo: non guardi mai giù, solo davanti a te. Non ti spaventa l'altezza, ti spaventa la fine del filo, la meta. Ti speventa non sapere che dire, non riuscire a descrivere la terra sotto i tuoi piedi pesanti. Ti aiuto a camminare se vuoi, puoi poggiarti a me.
Scrivi cose che nessuno si aspetterebbe, rinchiuso nella tua testa, tra le quattro mura dei tuoi pensieri. Non senti più nulla, quando ti rinchiudi lì dentro. Io ci sono? Tra i tuoi pensieri? A cosa pensi quando mi pensi? Mi pensi?
Vorrei regalati tutto il mio tempo perché 24 ore non mi bastano, perché siamo così diversi che le tue giornate sembrano avere 17 ore e le mie 24. Sembri scomparire quando non ti cammino di fianco, uno sbuffo di fumo che si dissolve nell'aria. Cosa fai? Che mi fai? Kim NamJoon non so come spiegarti a quelli che non hanno i miei occhi, a quelli che non sanno che significa non sentirsi proprietari dei propri. Quelle persone che all'oro della tua anima preferiscono il bronzo del tuo corpo.
Mi pensi, Kim NamJoon. Dimmelo ancora. Pensami pensami pensami pensami pensami pensami pensami pensami pensami pensami pensami pensami pensami. Il tuo sorriso è una notte stellata. Fanculo le stelle, non ci servono.
Quei fiori sconosciuti sbocciano solo se ci sei tu, solo se le ore passano lentamente. Dammi il tuo tempo, lo estendo io. Dammi il tuo tempo, così che io possa tenerlo stretto e non dimenticarmi mai che le tue ore vorresti passarle tutte come me. Facciamo così, NamJoon, dammi anche i tuoi occhi così saprai che sono miei. E se sono miei, i non-tuoi occhi, forse un po' ti appartengono perché io senza appartenerti non sono niente. Solo un piccolo ragazzino in vestiti troppo grossi.
Mi prendo i tuoi occhi tra le lenzuola e al sole, me li prendo e li faccio diventare tuoi. Perché io sono tuo, e tu sei mio. E tutto quello che è mio, vuole essere tuo. Mi prendo i tuoi occhi così ti disegnerai come ti vedo io, dei colori che decido io. Così vedrai quei fiori che vorrei raccogliere e regalarti. Ti rubo gli occhi, posso?
