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Jack addentava un'altra forchettata di pasta guardando i Wolfhard in silenzio.
<<Allora, a che punto siete con quel progetto che fai insieme al tuo amico?>> chiese Eric sorridendo.
Amico.
Si poteva chiamare amico una persona che ti aveva stuprato? Che ti aveva chiesto quasi disperatamente di fare silenzio per non finire nei guai facendo sì si venisse a sapere della sua azione sbagliata?
Non poteva chiamarlo amico, eppure la storia andava così. A due ore più o meno dallo stupro doveva chiamarlo amico.
<<Bene, abbiamo fatto già tanto.>> rispose Jack forzando un sorriso sbilenco.
<<Bene, tu vedo giù tesoro. Tutto bene?>> chiese Mary cercando di guardare Jack negli occhi, li teneva fissi sul piatto e non voleva alzarli.
<<Sì, sono solo stanco e non ho così tanta fame. Posso andare in camera?>> chiese Jack.
<<Certamente, se ti dovesse venire fame puoi tranquillamente prendere tutto quel che vuoi.>> rispose Mary. Jack mimò un "grazie" con le labbra e andò silenziosamente in camera.
Si mise il pigiama da solo per la prima volta da quando era lì dentro e da quando fosse nato, aveva bisogno di una mano non potendo alzare le gambe a livelli ottimi. Le altre volte gli piaceva sentire le dita ossute di Finn sfiorargli leggermente la pelle, guardarlo leggermente in imbarazzo e poi sorridersi a vicenda. Si alzò in piedi abbassando i pantaloni per quanto potesse, infilò quelli del pigiama grugnendo quando sentì una fitta dietro il ginocchio e si accasciò sul letto una volta fatto. Levò la maglia e ne mise un'altra, si sdraiò e notò una macchia di sangue sul cuscino. Aveva ancora viva la sensazione di Asa che preme le dita forte sulla sua bocca fino a far scontrare completamente denti e gengive sull'interno delle labbra, il sapore del sangue che si faceva strada dentro la bocca. Poggiò la testa sul cuscino guardando la macchia, sentiva gli occhi pizzicare e una lacrima scese, sentì come se stesse accadendo in quel preciso istante, il membro di Asa dentro di lui, insieme alle urla e al dolore. Cercò di rimuovere il pensiero e scacciare le lacrime chiudendo gli occhi, ma invano. Pensò a Finn, a cosa magari stava facendo. Probabilmente l'aereo stava quasi per atterrare se non l'aveva già fatto, Finn gli aveva promesso che quella sera gli avrebbe telefonato o almeno mandato un messaggio. Lo aveva promesso, Finn non avrebbe mai infranto una promessa, soprattutto con lui. Jack era completamente addormentato quando suonò il cellulare.
Videochiamata da Finnie❤️✨
Fece scorrere il dito sullo schermo verso l'alto per rispondere.
<<Hey baby. Ti ho svegliato?>> lo salutò Finn.
<<Tranquillo, tutto apposto?>>
<<Sì, abbastanza. Solo un po' di stanchezza. Tu tutto okay? Mi sembri strano.>> disse Finn, conosceva così bene Jack.
<<Sì tutto apposto? Chi ti dice che io non lo sia?>> chiese Jack nervoso.
<<Non lo so, solo che non mi aspettavo di vederti così. Sai che per qualsiasi cosa puoi contare su di me vero?>> lo rassicurò il corvino.
<<Lo so Finnie, lo so.>>

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<<Hey amico, hai sentito Finn?>> chiese Wyatt a Jack una volta che si fu seduto al tavolo.
<<Sì, ieri sera. Tutto okay.>> rispose Jack.
<<Non hai la solita visita oggi pomeriggio?>> chiese Jaeden.
<<Sì, mi accompagna Mari dato l'assenza di Finn...>>
<<Sai che per qualsiasi cosa noi ci siamo?>> sorrise Jae. Jack annuì prima di essere raggiunto da Wyatt e Jae per un abbraccio.
Si notava così tanto che non stava bene? Che cercava aiuto e che soprattutto cercava Finn?
<<Posso sedermi con voi?>> chiese una voce esterna che Jack riconobbe come quella di Asa. Sentì il sangue gelarsi nelle vene e strinse il bordo del vassoio di plastica nella piccola mano, come se stesse cercando qualcosa a cui aggrapparsi.
<<Credo non ci sia nessun problema. Vieni pure.>> disse Wyatt. Dopotutto Jack doveva stare in silenzio, sopportare il fatto che né Jae né Wyatt sapevo dell'accaduto e quindi non potevano negare ad Asa di stare con loro. Il ragazzo si sedette accanto Jack rivolgendogli un sorriso che quest'ultimo ricambiò debolmente.
<<Oggi pomeriggio continuiamo quel progetto?>> chiese Asa.
<<No, no. Oggi io ho un-una visita.>> rispose Jack lasciando il vassoio.
<<Oh okay...>>
<<Quale progetto?>> domandò Wyatt.
<<Un progetto di chimica che abbiamo cominciato ieri pomeriggio.>> rispose Asa. Jack si alzò di scatto senza pensare al problema delle gambe, grugnì afferrando la stampella e cominciando ad andare via dalla mensa.
<<Che gli è preso?>> disse Jaeden alzandosi dal tavolo.
<<Nulla, vado io.>> rispose Asa. Uscì dalla mensa intravedendo Jack nel corridoio che andava verso il bagno.
<<Jack!>> urlò Asa. <<Jack fermati adesso!>>
Asa cominciò a correre verso di lui ed entrò nel bagno trovandolo appoggiato all'ultimo lavandino  della fila che lateralmente era attaccato al muro. Lo prese per il colletto della camicia sbattendolo al muro. Jack strinse gli occhi quando sentì la sua testa battere sulle mattonelle.
<<Se continui a fare così lo capiscono che c'è qualcosa che non va!>> urlò Asa sul viso di Jack. <<Lo capisci cazzo?>> disse abbassando la voce su quest'ultima frase.
<<B-basta...>> sussurrò Jack scuotendo leggermente la testa, ormai era in lacrime.
<<Capisci che non posso fottutamente rischiare che qualcuno sappia di quel che ti ho fatto?>> disse il più grande sbattendo lo di nuovo al muro. Jack mise la mano dietro la testa e poi davanti agli occhi vedendo del sangue.
<<Io non volevo passare a questo, Jack. Ma è l'unico modo.>> disse Asa.
<<Non dico nie-nte a n-nessuno, però adesso b-basta.>> balbettò il moro.
<<Lo giuri?>> chiese Asa. Jack annuì in silenzio, voleva solamente uscire da quella sensazione di continua ansia, di pericolo, solitudine, rabbia, tristezza e soprattutto paura. Asa riportò Jack in mensa dove Wyatt e Jaeden stavano sistemando le loro cose per andare a casa.
<<Siete tornati. Jack che cazzo hai?>> chiese Wyatt. Asa guardò Jack come nell'aspettare una risposta neutra, sperava in una risposta come "non è successo nulla, sto bene."
<<Mi bruciavano gli occhi, perciò sono andato in bagno. Nulla di cui preoccuparsi.>> disse Jack, Asa sembrò quasi sollevato dalla risposta.
<<Lo accompagno io a casa.>> propose Asa.
<<Uh guardate quanto gentile il signor Butterfield.>> scherzò Jaeden.
<<Ma si, poi Jack mi sta simpatico.>> rispose Asa ridendo.

ᴘʀᴏᴍɪꜱᴇ↬𝕱𝖆𝖈𝖐 [MOMENTANEAMENTE SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora