IV

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Il tragitto fino alla domus sull'Aventino fu tuttavia tranquillo. Il nuovo servo, sprofondato in un profondo silenzio, camminava scortato da Epidico di fronte al padrone, temendo che potesse darsi alla fuga.

- Mi sei costato troppo, se osi fuggire non ti risparmierò il peggiore dei miei trattamenti... ora hai perso l'uso della parola? Benissimo. Io amo il silenzio. Epidico portalo tu al suo nuovo alloggio, fallo lavare e vestire, non voglio degli straccioni in casa. Quando sarà pronto lo condurrai da me. Ora io devo parlare con mio fratello.

Aulus si allontanò da solo, deciso a dare nuovamente una strigliata al fratello maggiore: dopo quello che aveva sentito al mercato non poteva di certo lasciare correre troppo i vizi del fratello. Sapeva dove trovarlo, sicuramente era a casa di una delle sue amanti. Mentre camminava imprecava pensando al fratello, suo malgrado ripensò anche alla gionata trasorsa e al suo schiavo... e questo lo fece imprecare ancora di più.

Epidico portò il nuovo ragazzo fino a casa dei padroni e adempì diligentemente agli incarichi a lui affidati: fece lavare e vestire il giovane e lo portò dal padrone di casa.

- Chi mi conduci servo fedele?

- Lo schiavo scelto da tuo figlio Aulus padrone.

- Ah molto bene, ma perchè il suo viso non mi è famigliare?

Epidico narrò ciò che era successo al mercato.

- Epidico, basta così! Conduci il ragazzo ai suoi alloggi, parlerò personalmente con Aulus di quello che è successo, non preoccuparti. Tu hai servito bene.

Detto questo il padre espresse la volontà di restare solo fino al momento del colloquio con il figlio minore.

Quando ormai si faceva sera i figli rientarono e Aulus fu mandato a chiamare.

- Padre Epidico vi ha parlato? - iniziò subito Aulus entrando con impeto nella stanza

- Sì, e dovresti imparare a misurare i tuoi impulsi ragazzo. Non puoi agire solo d'istinto, ma per questa volta sei perdonato...

- Mi aspettavo che foste molto adirato con me

- Al contrario sono molto felice

- E perchè dovreste esserlo? - chiese Aulus con curiosità

- Sono felice, perchè sembra che i miei discorsi sul piacere e sul vivere appieno la giovinezza ti siano finalmente giovati figliolo!

- E in che misura se posso chiedervelo padre? - domandò il giovane sorpreso

Il padre non rispose, ma sorrise soltanto - tua madre ti vuole vedere

Ancora più confuso Aulus si allontanò dopo aver salutato.

Mentre si allontanava la voce del padre lo raggiunse - Devo dire che ha davvero degli occhi molto belli il tuo schiavo figliolo!

Il giovane non rispose, e fingendo di non aver sentito si allontanò velocemente dal tablinum.

- madre mi dovete parlare? - chiese Aulus

- no, ma perchè mi chiedi questo? - rispose la donna - E perchè sei così rosso in viso? Stai bene figliolo?

- Ah quel vecchio - imprecò a bassa voce il giovane - No madre sto benissimo.

Velocemente il ragazzo si allontanò ben deciso a rimanere solo fino all'indomani.

MYDRIASIS( Ereri Fanfic )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora