Finalmente eravamo arrivati a Roma...all'aeroporto di Roma in realtà, ho dormito in un hotel con questi nuovi genitori e poi siamo ripartiti. Arrivati in Italia ci aspettava un tizio strano e tatuato, pensavo fosse solo l'autista invece no, era Francesco il figlio di Zia Grazia, e quanto era carino, ero tutta rossa perché mi vergognavo che lui era bello o forse per la paura che mi scapasse di dirglielo in faccia...ma tanto anche fosse non mi avrebbe capito, non parla l'Ucraino...ahaha.
Quando arrivano davanti a una porta c'era qualcosa di rosa, mi sembrava tutto finto e inutile, c'erano tante persone che mi guardavano in modo strano non saprei...non avevo il coraggio di guardare a nessuno. Poi però c'erano due persone grosse uno mi faceva già ridere perché aveva una faccia buffa. Mio futuro zio, l'altra mi stava antipatica, era la mia futura zia. Non saprei descrivere questo odio che avevo verso di lei buh. Però poi quando iniziai a giocare con la casa di Barbie, lei si mise vicino a me ed era un po' simpatica alla fine. I suoi primi abbracci mi piacevano, tantissimo, le prime volte mi servivano per confrontare il dolore con l'amore. Il male con il bene perché era da tempo che non riuscivo a distinguere e poi figuriamoci con mamma che di abbracci sembrava schifata quando doveva darmeli e io nemmeno li volevo. Gli abbracci di mia Zia erano protettivi, i ricordi tacevo in quel momento, provavo finalmente delle emozioni piacevoli...mai provati fino a quel momento. Cazzo quegli abbracci ammorbidivano i miei dolori ma li sentivo come se dovesse essere una medicina perché se non li prendi sempre poi la dose che ti è rimasta se ne va. È meglio di qualsiasi droga o alcool. Molte volte dormivamo insieme e quelli furono i migliori momenti della mia vita. Mi sono affezionata troppo a questa persona, e mi ha portato anch'essa al guaio. Perché affezionarsi delle persone è stato l'errore che ho fatto con forse due persone che credevo importanti e che poi mi hanno deluso a vita. La prima e la direttrice la seconda e la seconda è proprio lei.
