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Una volta fermata la macchina nel vialetto scendo notando anche la macchina dei miei genitori. Proprio adesso dovevano tornare questi?

Sbuffo e apro la porta sentendo subito la voce di mia madre urlare qualcosa e delle risate tipicamente femminili. Ci sono altre voci maschili ma sono più di due quindi oltre la presenza dei nostri genitori, Brown inclusi, c'è qualcun altro.

Entro in sala e noto le due donne che sono sempre insieme, le nostre madri, parlano con Manu, Clau ed è venuta anche Beatrice. Insieme a loro la donna che ho conosciuto l'altra sera cioè la signora Morris della quale non so il nome. Bene

Più in là, intorno al tavolo a giocare a poker ci sono i padri, più qualche altra mia conoscenza. Una testa bionda che salta subito agli occhi, è interessato alla partita che non sta giocando perché è un tale incapace. Sta accanto a mio padre che impara i trucchi di chi da tutta la vita non fa che imbrogliare a poker, si vede che è mio padre. Accanto a quello che per me è un zio c'è l'altro idiota che sta sempre con lui, ma che almeno qualcosa la sa combinare. Seduto difronte a mio padre invece c'è l'unico dei ragazzi di San Diego che sa giocare perfettamente a poker, Madrid

Se ci sono tutti dove sono Kian e Maedow?

"Ciao tesoro" saluta mamma quando si accorge di me. Ricambio con un sorriso mentre metto le chiavi sul tavolino prima di salutare tutto. Le ragazze mi lanciano un'occhiata. Anche io, come mio fratello, metto le chiavi sul tavolino solo in certi casi estremi e questo può diventarlo

"Rimpatriata?" sussurro alla fine quando mi avvicino per salutare anche Bea. Rotea gli occhi e mi fa cenno con la testa verso camera mia. Non aspettavano che un nostro, mio, arrivo

"Erik!!" esclamo ma non basta per catturare la sua attenzione "Bret!" nemmeno con lui funziona. Mi avvicino e vedo le carte del signor Morris, non male ma dall'espressione apparentemente neutra di mio padre capisco che lui ha un asso nella manica, chissà magari ha un poker

Do un pugno a Erik sulla spalla e lui si gira solo adesso. Mi guarda male spintonandomi

"Ma ti sembra il modo? Lasciami in pace" si lamenta. Io boh questo ragazzo! Ma che se ne vada a fanculo

Mah mi arrendo!

"Vuoi sapete che fine hanno fatto Mae e Kian?" chiedo alle ragazze ma scuotono la testa. Sbuffo e prendo il telefono, nello stesso momento il piccolo dei Morris entra in sala. Lui era già qui?

Kian non mi risponde, anzi dopo poco mi da la segreteria. Che palle!

"Erik mi puoi dire perché siete qui?" a parte che hanno fatto bene a venire perché è da tanto che non vedo tutti i ragazzi e anche perché mi servono per una prova col pivello

"Ketty" risponde solamente e io roteo gli occhi. A questo punto dubito che Kian e Mae ci siano. È già tanto se l'ha accompagnato Bret

Stephen si avvicina vedendomi col broncio. Mi lascia un bacio sulla guancia, non potendo fare di più per la presenza dei genitori, e mi abbraccia in modo...casto

Attira in ogni caso l'attenzione delle mamme che ci guardano una male e l'altra confusa ma sembra felice. Quella più contenta di tutti è la signora Brown

"Di che mi dovevi parlare?" chiede in un sussurro il ragazzo al mio fianco. Ah, me ne stavo scordando

"Ne parliamo quando siamo da soli" al momento non mi va e poi mi sto immaginando cosa succederebbe se la porta si aprisse e ne entrasse Dylan. Mia madre non lo sa ancora che suo nipote è qui, è molto legata a loro. A volte sembra più legata a Penelope che a me. Anche nei negozi, vede una cosa e non dice -Oh è perfetta per Abigail- il suo primo pensiero è sempre e soltanto Penelope. Ma a me va bene così, meno attenzioni ho e meglio sto

ChoisesWhere stories live. Discover now