Remember Me <jikook> |[completata]|

5. FivE🍃

'Mai più, mai più in macchina da solo con yoongi, lui quando guida e altamente stuprabile'
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Per tutto il tragitto ci tenemmo la mano, anche se a volte lui cercava una seconda opzione e poggiava la mano sul mio interno coscia, ma tutto sommato il viaggio è stato piacevole.

Quando arrivammo davanti ad una villa gigantesca, la macchina si fermò e rimasi sbalordito, non pensavo che casa sua fosse così grande...
Rimasi incantato per qualche minuto era davvero bella;
"Ehm.. Yoon-Yoongi sei proprio sicuro che debba conoscere i tuoi genitori oggi?"

"Shh piccolo, piacerai sicuramente a tutti, non ti preoccupare"

"C-Come mi hai chiamato..?"

"Oh ti da fastidio essere chiamato in quel modo?"

"No. Anzi mi piace"

Ci incamminiamo verso la casa e quando Yoongi bussò alla porta e ad aprirci fu una donna, probabilmente la madre perché aveva gli stessi occhi profondi del mio...ehm.. ragazzo;

'faccio ancora fatica a pensarlo come tale mi viene difficile chiamarlo in quel modo.. eppure stiamo insieme da quasi 3 anni.'

"Piccolo mio!!!"
La donna appena vide Yoongi lo abbracciò e quasi lo soffocò di baci, la scena e così adorabile e divertente allo stesso tempo.
Poi si accorge della mia presenza:
"Oh, ma, Tu devi essere Jimin, giusto? Sei così carino..."

"MAMMA!"

"SI hai ragione... scusami.."
"Yoongi ci parla spesso di te per telefono, sei davvero un amore di ragazzo"
Poi vedo scendere dalle scale una ragazza, molto carina, con la frangia e i capelli che le arrivavano alle spalle.
"SUGA OPPA!"
La ragazza si catapulta sul mio Yoongi. MIO. Sento accendersi la lanpadina della 'gelosia';
Yoongi mi vide e si staccò dalla ragazza

"Lisa, lui.. è il mio-"

"AMICO, sono un suo amico"

Yoongi mi guardò negli occhi come se non avrebbe mai pensato che io potessi rispondere una cosa del genere e mi diede un piccolo bacio sulle labbra:
"Gli amici fanno questo..?"

Aish..ecco che le mie guance si colorano di nuovo

"Awww... che dolciii, uffa
mio fratello si prende sempre tutti i ragazzi più carini di Seoul, non è giusto.."

"Beh. Non state davanti alla porta, Suga accompagnalo a fare il giro della casa"

"METTETECI POCO, MIRACCONDO TRA MEZZ'ORA SI MANGIA."
Yoongi accenna un sorriso perverso guardando la sorella, mi prese la mano e iniziò a camminare per i corridoi della casa.

"Beh.. in realtà l'unica stanza che dovresti vedere è questa"

Subito non capii cosa volesse dire, poi prese una chiave e aprì la porta davanti a noi, a qual punto rimasi senza fiato la stanza era enorme, le pareti erano coperte da spartiti, di una qualche canzone, al centro della stanza c'era un pianoforte e subito dietro ad esso un letto, un letto enorme;
Yoongi mi lasciò la mano e si incamminò verso il pianoforte ed io feci per seguirlo, ma prima chiusi la porta;

"tu sai suonarlo?" Mi chiese con una voce intimidatoria
"Chi io?! No o almeno non ricordo.."
"Allora proviamoci insieme"

Mi sedetti affianco a lui e posai le mani in modo da poter suonare, ma non sapevo proprio da dove iniziare, Yoongi mise le sue mani sopra le mie e mi guidò fino a farmi imparare una piccola melodia, mi voltai verso di lui e lo fissai per un po', probabilmente si sentiva osservato e si fermò girandosi anche lui; a quella distanza riuscivo a sentire il battito del suo cuore, che a differenza del mio era molto tranquillo, preso dall'adrenalina che tenevo dentro lo baciai e lui fece lo stesso, come se entrambi stessimo aspettando quel momento da un'eternità,
spostò le sue mani da sopra le mie e le posò sul mio volto, poi senza interrompere il bacio mi tolse la maglia e io feci lo stesso, continuammo a baciarci e toccarci ovunque fino a quando lui si alzò in piedi e mi portò in braccio fino a quell'enorme letto dietro il pianoforte, mi ci fece sdraiare sopra e iniziò a lasciare piccoli baci umidi lungo il mio corpo;
la sua presenza si faceva sentire;

"Mh.. yoon- Ah.. "

"Shh non facciamoci sentire.."

"I- pantaloni t- ti prego."
Feci per toglierli, ma lui mi bloccò

"Jimin.."

"mh.."
Non riuscivo neanche a parlare

"ti avevo detto di non mettere quelli attillati"
quando mi disse quelle parole capii che ero fottuto
"Ti prego.. toglili... Non ce la faccio più"
A quel punto si avvicinò al mio orecchio e mi sussurro con la sua voce profonda abbastanza da farmi quasi arrivare al culmine delle mie emozioni
"Ei.. forse è meglio andare di sotto.. prima che ci vengano a cercare.."

Si tolse da sopra di me e si rivestì lasciandomi da solo in quella stanza, così come se non fosse successo niente.

Pov. Yoongi

*CAVOLO
mi sono lasciato troppo andare, ci mancava poco e avrei fatto sesso con lui,
Ma mi sono dovuto fermare,
mi sono ripromesso che non lo avrei fatto fino a quando non si fosse ricordato di Jungkook, dopotutto loro erano fidanzati e non ho avuto nessun permesso né da lui né da quel bastardo di Jungkook, che adesso chissà dove si è cacciato.
Non lo vedo da quando Jimin è entrato in ospedale, saranno passati anni e lui non si è fatto vedere neanche una volta,
Poi..Poi c'è anche quell'altro idiota del suo migliore amico, che nonostante abbia capito che io non ferirei mai i sentimenti di Jimin, non si fida ancora di me.*

~

Durante il pranzo Yoongi si sedette tra me e la sorella, davanti a noi c'erano i suoi genitori;
per tutto il tempo ho avuto come l'impressione che al padre di Yoongi, anzi Suga-Oppa, non piacessi, non so mi guardava come se avesse qualcosa contro di me.
Finito di mangiare il telefono di Lisa iniziò a suonare, non avevo mai sentito quella melodia era molto bella.
"Pronto?!"
...
"Si si te la passo subito,ma come stai ?"
..
"Okok te la passo"

"Mamma è quel emigrato di Jeon"

"Ehm.. Ah JIMIN CHE NE DICI DI ANDARE UN PO' IN GIARDINO?"

"Cosa? Perché?"
"Ti devo parlare di una cosa molto importante che riguarda noi due e il nostro futuro"

Mentii al mio ragazzo, era la prima volta che mentivo a qualcuno e mi sentivo strano, ma lui non doveva sapere che.. che.. in realtà l'emigrato era... era il suo ex.

È complicato da spiegare ma... Jungkook è mio fratello, ceh fratellastro, lo abbiamo adottato, cioè  l'hanno adottato.
Tutta questa storia è un casino diciamo che nessuno sa niente perché da piccoli ci odiavamo e adesso è peggio che allora e abbiamo fatto un patto per non essere considerati tali
(Fratelli)