cap. 23

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Non capivo perchè, ma dopo il mio svenimento tutti si prendevano cura di me, avevano timore potesse succedere di nuovo, il più preoccupato era mio figlio, mi stava vicino 24 ore su 24. La cosa mi dava abbastanza fastidio, ho bisogno dei miei spazi, odio quando qualcuno mi stà attaccato. Tra qualche giorno saremmo dovuti ripartire per arrivare al palazzo per prendere di nuovo i vari ingredienti per l'antidoto...ma poi?...dove saremmo andati? Ma vabbè, queste sono cose che si risolvono da sole.... "Quindi" feci il punto della situazione "andiamo al palazzo per prendere di nuovo i vari ingredienti per l'antidoto, poi, qualcuno di voi conosce una grossa antenna a cui fare riferimento per emanare l'antidoto?"

Giulia:" ma serviranno miliardi di ingredienti, non credi? In fondo dobbiamo rinsanare il mondo!"

Io:" si, ma non così tanti, alla fin fine, una sola particella di quella sostanza permette di disintegrare completamente il "virus"

Samuele:" sei informatissimo! Ma quando hai avuto il tempo per capire queste cose?"

Io:" alcune cose si imparano con il tempo...poi, concentriamoci sull'antenna...qualcuno ha idee?"

Alla fine, nessuno ebbe idea di dove andare e andammo a dormire...quella sera non ci riuscii, non riuscii a dormire, mi rivestii e uscii. Feci un giro di ricognizione per provare a stancarmi un pò, ma nulla...ad un certo punto...sentii di nuovo quei botti, erano più forti, ma questa volta sembravano più reali, ogni passo, era un botto che esplodeva, intanto mi chiedevo come fosse possibile che non si svegliassero. Mi avvicinai e...quello che vidi, mi lasciò spiazzato, una figura, umana, femminile, bassa...circa un metro e sessanta, bruna, ma con le punte leggermente sul biondo, occhi neri come la pece, anche se...se li guardavi bene vedevi delle sfumature verdi ai lati, delle labbra che mi fecero svenire psicologicamente per un momento...non capii più nulla, solo, sentivo qualcosa di vivo...(ok, ora, capite quello che volete...io intendo IL SENTIMENTO...non quello che oensate voi) appena mi vide mi chiese aiuto, scesi per il dirupo mi avvicinai con il fucile e uccisi tre zombie, la presi per i fianchi e con il rampino mi aggrappai ad una sporgenza e "volai". Mi ringraziò per non so quanto tempo fino a che arrivammo a casa, entrai e, finalmente, capii che ero abbastanza preparato per andare a dormire...ma, come sempre, quando voglio qualcosa, va a finire "male"... cedetti il divano alla ragazza e mi addormentai.

L'ombra Della Bugia Where stories live. Discover now