Il Branco della Luna Nera - Libro Nero

Epilogo: Il Ritorno della Leggenda

L'articolo non si sarebbe mai scritto da solo e la rubrica non si sarebbe mai completata per grazia ricevuta. Eliza se lo diceva ogni giorno e la voglia affogava sempre in un tè caldo e rilassante. Marzo era freddo, più del solito quell'anno. Guardò fuori dalla finestra, la mattina si prospettava grigia e uggiosa e il suo articolo più ostico del dovuto.

Sbuffò, avrebbe dovuto pranzare anche con i suoi e l'idea non l'allettava per niente. Dalla famosa vacanza a New Skye, di dieci anni prima, le cose erano cambiate molto, non solo per ciò che aveva scoperto esistere, ma per come aveva cominciato ad approcciarsi al mondo, da quando l'influsso della Luna Nera Rigeneratrice le era entrato nel sangue.

Grazie al Libro Nero, conosceva tutto del Branco. Grazie a quel libro, si era dedicata alla scoperta di antiche credenze e leggende che potessero in qualche modo essere a loro collegate, diventando un'esperta di occultismo e misteri sovrannaturali. Dalla piccola criminale che era, nessuno si sarebbe aspettato che prendesse quella strada.

Dei Lupi non aveva più avuto notizie. Nessun segno di vita dai Fratelli. Niente da Graham. Neanche la Signora del Bosco aveva più rivisto e a New Skye non era più tornata, anche se ci aveva provato: all'ultimo momento qualcosa era sempre andato storto. In quel luogo aleggiava qualcosa di magico, impenetrabile anche per il Cerchio e i pochi di loro rimasti. La Ragazza Scomparsa era stato un tentativo fallito per impossessarsi del Libro. La stessa Eliza aveva rischiato molto. Rischiava tuttora.

Sospirò e un rumore di vetri infranti si espanse per il piccolo appartamento a Brooklyn, su Fort Greene, ridestandola dai mille pensieri che la tenevano lontana dai suoi obblighi.

Corse verso la camera da letto, l'unica che poteva rischiare di veder sottosopra, ma dalla soglia vide solo la finestra rotta e i pezzi di vetro a terra.

Quello che però catturò la sua attenzione fu un piccolo oggetto sul letto, un antico orologio da taschino che aveva visto disegnato solo sul Libro Nero, fermo esattamente alle 23.23 del 23.03, come libro narrava. Allegato c'era un biglietto che lesse con attenzione.

E sorrise.

«Il libro. Sto arrivando.»