Il nostro bacio sotto il sole

Primo giro in città

Tra chiacchiere e continue risate, alla fine facciamo fuori tutte le pizze e ci alziamo per sparecchiare tutti insieme.
"Ragazze lasciate stare, uscite un po' a visitare la città. Kay tesoro, fa' vedere alle tue amiche in che posto meraviglioso sei nata, su"
"Sicuro papà?"
"Certo ora metto tutto in questa iper moderna lavastoviglie che mi è costata un patrimonio. Divertitevi"
E così usciamo e ci avviamo verso il centro.
La città è stracolma di gente in questo periodo dell'anno e sembra davvero tutto un vortice di persone, locali e lucine.
"È davvero forte tuo padre, Kay" mi dice Lily
"Già" rispondo sorridendo "lo adoro davvero...quando i miei si separarono ci rimasi davvero male...sono stata giù per molto tempo in realtà"
"Beh hai dovuto non solo accettare l'idea di non vedere più entrambi i tuoi genitori insieme, ma hai anche dovuto lasciare questo paradiso"
"Si è stato difficile, principalmente perché Boston ha un clima completamente differente"
"Qui si vede che sei a casa tua infatti tesoro" mi dice dolcemente Rosie
"Già..."
"Per questo godiamocela questa vacanza e andiamo a divertirci ragazze!"
Siamo tutte ben contente della proposta di Jade e ci immischiamo nella folla anche noi.
Prendiamo un gelato e lo mangiamo con gusto mentre passeggiamo sul porto
A un tratto vedo le mie amiche tutte incantate a naso in su, guardo nella loro direzione e mi rendo conto che stanno osservando la ruota panoramica come 3 bambine
"Ora non ho con me i soldi ragazze, ma domani o un altro giorno ci veniamo sicuro, tranquille" le rassicuro.
Sembrano davvero felici... a vedere i loro volti e le loro espressioni mi sento piena di entusiasmo anche io. E pensare che quest'estate avevo creduto di rimane ad annoiarmi da sola a Boston...come cambiano le cose eh?
"Kay Kay Kay" Jade mi risveglia dai miei pensieri "guarda lì" mi dice con un'espressione maliziosa.
Guardo verso la direzione in cui punta il suo dito e vedo, abbastanza in lontananza, una testa bionda.
"Jade non mi dire che il primo biondo che vedi pensi subito sia quel ragazzo che abbiamo visto sulla porta di mio pad..."
Ma mentre sto ancora parlando, quella testa bionda si è girata, sta guardando nella nostra direzione e sembra quasi accennarci un sorriso.
Okay sì, è proprio quel ragazzo.
"Cavoli però... ha ragione Jade, quel Mark è proprio figo!"
"Ahhhh ma finalmente Rosie si è svegliata!!!" Esclama Jade, e scoppiamo tutte a ridere.
"Beh ragazze...quando è vero è vero!"
Ma mentre siamo lì a parlare e sfotterci a vicenda, una voce dietro di noi ci saluta.
"Ehilà ragazze, voi dovreste essere le bambine viste a casa del signor Harrington''
"Bambine?!" Forse non ho capito bene io
"Si insomma...ragazzine" mi risponde ridendo
"Per tua informazione abbiamo 17 anni, quanti ne avresti tu?" Gli chiedo antipatica.
"18, Kayla, ne ho 18. E piacere di conoscerti" mi dice palesemente prendendomi in giro
"Beh ma io non mi son presentata, quindi come sai il mio nome?"
"Beh passo molto tempo con tuo padre e sento nominare il tuo nome ogni giorno praticamente"
"Ah.." rispondo interdetta ma felice di sentire che mio padre mi pensi così spesso
"Già, soprattutto nell'ultimo mese che sapeva che tu dovessi venire qui. Dovevi vederlo! Non faceva altro che parlare di te... anche se credevo..."
"Credevi?" Lo esorto a continuare
"...mh credevo fossi più simpatica eee...ah si, e anche più alta"
Mi sta palesemente ridendo in faccia, mentre io rimango scioccata da tutta questa confidenza che questo estraneo pensa di potersi prendere con me
"Oh beh per fortuna che invece mio padre non mi ha mai parlato di te, altrimenti mi sa che non ci sarei proprio venuta qui...sai, non credevo che la gente di qui fosse così stronza"
Dalla sua espressione noto che non si aspettava la mia risposta acida. Normalmente non me la prendo così tanto quando i miei amici giocano, ma hey è questo il punto: questo tipo non è un mio amico!
"Okay okay ragazze" si rivolge alle mie amiche che son state tutto il tempo a fissarlo "noto che Kayla non ha piacere ad avermi qui con voi, quindi tolgo il disturbo"
Finalmente, penso.
"Peccato, pensare che volevo invitarvi a fare un giro sulla ruota..." fa un occhiolino e dopodichè se ne va.