Capitolo 2

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- Harry scendi dal tavolo - sussurrò Hermione stirandogli il mantello

Era successo tutto abbastanza in fretta: mentre lui cercava di rassicurare i suoi compagni, i nuovi studenti erano entrati

Harry si sedette subito e si schiarì la voce per il nervosismo.

- Entrate ragazzi, siete i benvenuti - disse la Mcgranitt andandogli in contro

- A me non sembra mica - disse uno dei ragazzi.

Era bassino, con i capelli ricci e la faccia furba, da elfo, sembrava proprio un elfo!
Gli arrivò una gomitata da un ragazzo alto, biondo e dagli occhi azzurri.

- Cerca di comportarti da persona normale Valdez - lo rimproverò una ragazza bionda, riccia, con la pelle abbronzata e gli occhi grigi: sembrava californiana!

Fu proprio lei a farsi avanti e gli altri la seguirono, portandosi davanti al tavolo dei professori

- Benvenuti - disse Silente - Non vi nascondo che ci saranno delle ostilità ma spero andrete d'accordo con i nostri studenti. Comunque adesso verrete smistati nelle quattro case: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde -

- Perché dobbiamo dividerci? - chiese una ragazza dai capelli color cioccolato

- Sono le regole mia cara - rispose la Mcgranitt - Ci penserà il cappello parlante a decidere dove sarete messi. Passerete l'anno nel dormito insieme alla vostra casata, così come le lezioni. Comunque vi spiegheranno tutto i responsabili delle varie case. Cominciamo! -

Detto questo prese un foglio e si mise a leggere i nomi dei ragazzi

- Leo Valdez! -

L'elfo si sedette sulla sedia e la professoressa gli mise il cappello

- Tassorosso! -

- Hazel Levesque -

Una ragazza riccia, minuta, con la pelle scura e gli occhi dorati si fece avanti

- Corvonero! -

- Calypso -

Un'altra ragazza, questa volta liscia, con i capelli color caramello

- Corvonero!

- Frank Zhang -

Un ragazzo mezzo cinese, alto e robusto si sedette sulla sedia

- Tassorosso!

- Piper McLean -

La ragazza con i capelli color cioccolato

- Tassorosso! -

- Will Solace -

Un ragazzo biondo, con gli occhi azzurri e dalla pelle abbronzata

- Grifondoro! -

- Nico di Angelo -

Un ragazzo piccolo e minuto, dai capelli neri e folti, gli occhi dello stesso colore e la pelle tanto chiara da sembrare bianca.
Sembrava innocente ma bastava guardarlo negli occhi per sentire un brivido dietro la schiena

- Serpeverde! -

Nico borbottò qualcosa di incomprensibile e si trascinò verso il tavolo della sua casa

- Annabeth Chase -

La ragazza bionda di prima

- Corvonero! -

- Jason Grace -

Il ragazzo biondo che aveva colpito Leo all'inizio

- Grifondoro! -

Era rimasto solo un ragazzo del gruppo che doveva essere smistato

- Percy Jackson -

Si fece avanti: aveva i capelli neri, sparati da tutte le parti, alto, con le spalle larghe, ma gli occhi erano quelli che colpivano in particolare, erano verdi, non come al solito, Harry era sicuro di non aver mai visto quel tipo di verde.

- Grifondoro! -

                              ***

- Sono verde mare, giusto? - chiese la ragazza di fronte a Percy

Era riccia, con i capelli tra il marrone e il rossiccio e gli occhi marroni.

- Cosa? - chiese lui

- I tuoi occhi - rispose - Era una domanda che ci stavamo facendo da quando li abbiamo visti -

Percy annuì e portò di nuovo l'attenzione sul suo piatto.
Non si era ancora ripreso dal volo, anche se aveva dormito tutto il tempo si sentiva a pezzi.

- Sono Hermione Granger, comunque - si presentò la ragazza tendendogli una mano

- Percy Jackson, ma lo sapevi già - rispose lui - Scusa se sono sovrappensiero -

- Tranquillo, deve essere il jet legh - lo rassicurò Hermione - Comunque, loro sono i miei amici: Ronald Weasley e Harry Potter -

Presentò i due ragazzi al suo fianco: uno rosso e l'altro moro

Il semidio si sentì in dovere di ricambiare

- Loro sono Jason Grace e Will Solace invece -

- Sono il capo della casa del Grifondoro, per qualsiasi cosa chiedete a me - disse Harry

Voleva essere solo simpatico e cercare di far sentire i compagni a loro agio

- Io una domanda l'avrei - disse Will - È possibile cambiare casa? -

- Perché non ti sta bene stare con noi? - chiese il rosso

Si capiva lontano un miglio che non gli erano simpatici.

- Non era per me la domanda - rispose Will prontamente

- Solo in casi estremi - si intromise Hermione prima che scoppiasse una lite vera e propria

- E allora se non era per te non la fare - disse Ronald

- Ron, piantala! - lo richiamò Harry guardandolo male

Will strinse i denti, non era abituato a discutere con gli altri né tantomeno ad essere aggredito in quel modo.
Percy gli poggiò una mano sulla spalla e portò l'attenzione sul rosso.

- Non ti andiamo a genio, lo sappiamo ma tu, come altri non sei da meno - disse guardandolo negli occhi - Non abbiamo deciso noi di venire qui e per quanto mi riguarda me ne sarei rimasto a casa mia a fare un emerito nulla - si fermò per fargli assimilare le sue parole - Quindi vediamo di andare d'accordo e non metterci uno contro l'altro -

- È una minaccia? Te la faccio vedere io - esclamò il rosso alzandosi e tirando fuori quella che sembrava una bacchetta

- Ron, fermo! - urlò Hermione alzandosi per fermarlo, ma Percy fu più veloce di entrambi...

... saltò sul tavolo, prese il braccio di Ron e glielo torse dietro alla schiena, facendolo voltare. Strinse il polso finché il mago non lasciò la bacchetta.

- Io non ti ho minacciato, non le consci le mie minacce, quindi piantala- disse Percy lasciandolo poi andare.

Tutti gli studenti avevano visto la scena e in quel momento capirono che con i ragazzi nuovi non potevano scherzare più di tanto.

Due eroi diversi...stesso calibro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora