Il presente e nient'altro

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L'orario di visite era già finito, ma parlammo con lui via Skype, non potevamo lasciarlo solo in quei giorni così bui.
Robert ci aveva parlato, lui non è uno dalle troppe parole così ci disse tutto senza troppi fronzoli e il mondo ci crollò addosso.
Questa è la vita, dovevamo aspettarcelo che le cose si sarebbero potute mettere male come potevano mettersi bene e in questo caso per Cole non è andata nel migliore dei modi.
Lui ci sorrideva attraverso lo schermo, rideva e parlava con noi come se non gli avessero mai detto che gli rimanevano solo pochi mesi da vivere.
Questo era quello che gli invidiavo di più, la forza, il fatto che nonostante tutto cercasse di rimanere forte davanti a noi..come aveva fatto mamma.
Tutto si stava ripetendo, ma ora ero più consapevole di tutto, ero cresciuta e maturata e questa volta sarei riuscita ad affrontare la cosa in modo migliore.
Di sicuro non avrei saputo dire che sarei stata bene perché sarei stata una bugiarda, ma avrei saputo accettare la cosa meglio di come avevo fatto anni fa, la mamma sarebbe così orgogliosa di me..e spero che quando Cole non ci sarà più lei si prenderà cura di lui.

< allora Cole, hai deciso dove andare una volta che sarai uscito?> gli chiese Abel a bassa voce.
Erano quasi le 3 di notte e io e lui ci trovavano in veranda a parlare attraverso il portatile con Cole e nessuno dei tre accennava a voler andare a dormire per la paura che se se avessimo chiuso gli occhi non l'avremmo più rivisto.

< stavo pensando all'India, ho sempre voluto visitarla e chissà, magari imparare uno dei loro balli> ridacchiò  Cole sapendo benissimo che era un pessimo ballerino.

< noi...stavamo pensando di venire con te> esclamò Abel sicuro.
< che cosa?>
< si perché no? Una bella gita tutti insieme, che c'è di male?> risposi io.
< perché non è una bella gita, ma un viaggio dall'altra parte del mondo ahaha, ma se volete unirvi io non vi dirò di no> lo capivo..non dovevamo chiedere il perché del suo consenso, nessuno vorrebbe rimanere solo sapendo che non gli sarebbe mancato molto, ma io e Abel ci eravamo messi d'accordo, gli avremmo fatto vivere i giorni più belli della sua vita.
C'era però il problema che forse non l'avrebbero fatto partire per via del cancro hai polmoni, il rischio era troppo grosso.
Incrociammo le dita e continuammo a parlare aspettando la mattina che ci avrebbe rivelato le sorti del tanto atteso viaggio.

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< Neache un minimo viaggio di qualche ora???> supplicò Abel come un bambino.
< ascoltate, io non sono qua per fare il guasta feste, ma per fare il mio lavoro e tutelare la salute delle persone. I polmoni di Cole potrebbero collassare per qualsiasi minimo sforzo e un viaggio così lungo è proprio quello che dovrebbe evitare. Non c'è nulla che si può fare...>
Ripeté il dottore per la centesima volta perche nè io nè Abel avevamo intenzione di arrenderci.Non volevo crederci che Cole avrebbe passato i suoi ultimi giorni in questo buco di mondo, senza avere la possibilità di vedere le meraviglie che la terra ci offre. 

Cominciammo a pensare a come fare e ad un certo punto mi venne un idea: se Cole non poteva andare in India l'India sarebbe venuta da Cole, non è cosi che funziona?

Spiegai il tutto ad Abel e hai suoi genitori che cominciarono a chiamare le persone giuste per organizzare il tutto. Nel mentre io e Abel cominciammo ad elencare il materiale che ci sarebbe servito e le persone da invitare.

Non avrei mai creduto che Abel sarebbe diventato così...come dire..mio complice? E' diventato il mio migliore amico, la mia spalla su cui piangere, la persona con cui mi diverto e mi sfogo, con cui condivido i miei pensieri e le mie preoccupazioni. Forse perchè stiamo affrontando questa situazione insieme, dandoci forza a vicenda, ma il punto è che non ho mai sentito una persona così vicina come lui in questo momento. Cole..anche lui è stato importante, ma Abel..non riesco nemmeno a trovare le parole per spiegare quello che provo quando anche solo ci sfioriamo le dita delle mani, è una sensazione che mi spaventa, ma mi meraviglia al contempo. A detta di Shannon è amore...ma io non ne sono ancora sicura.

Ho sempre pensato che l'essere innamorati significasse essere intrappolati in qualcosa, non avere più libertà, come se provassi a respirare, ma l'aria fosse rarefatta. Ma sapete una cosa? Quando sto con lui non mi sento neanche minimamente in questa maniera, anzi mi sento la ragazza più spensierata del mondo, nonostante tutto, anche Cole ha contribuito a farmi sentire così, lui è la persona più matura che conosca, sì, ha fatto quello che ha fatto, ma l'importante è il presente. Solo questo.

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< Si può sapere dove mi state portando?> chiese Cole sorridente, con una benda sugli occhi. Qualche minuto prima l'avevamo rapito dalla sua camera e mettendogli una benda sugli occhi l'avevamo portato in macchina.

Quello sarebbe stato il sabato sera migliore della sua vita.Una ventina di minuti più tardi ci ritrovammo davanti l'enorme palestra della nostra scuola.

<ok, ora devi venire con me e indossare una cosa, ma non toglierti assolutamente la benda!> gli ordinò Abel.

< e come dovrei fare a vestirmi senza vedere??> ridacchiò suo fratello. <tu seguimi e basta> Abel lo trascinò verso gli spogliatoi mentre io corsi dentro e dissi a tutti di spegnere le luci.

Poco dopo sentimmo dei passi e le voci dei due fratelli avvicinarsi. < allora? quando posso togliere questa cosa??> <ancora un secondo! quanto sei impaziente!>

ok..3..2..1..< SORPRESA!!> urlammo tutti in coro mentre le luci si accendevano e lui tornava a vedere. I suoi occhi si illuminarono e ci scommetterei qualsiasi cosa che stava cercando di trattenere le lacrime.

La palestra era stata addobbata come una vera festa indiana, tutti gli uomini indossavano il Kamiz mentre le donne il Sari. Su due lunghi tavoli si trovavano un sacco di cibi tradizionali come i samosa, Chole Bhature, Meetha Paan e molti, ma molti altri. 

< Cole, benvenuto in India! > gli dissi abbracciandolo e lui mi strinse talmente tanto che quasi non riuscivo più a respirare. 

<sei stata tu?> mi chiese. <tutti noi siamo stati, io, Abel, la tua famiglia e i tuoi amici. Tutte le persone che ti amano sono qui per te, per dirti quando ti vogliono bene> e a questo punto le lacrime scesero per davvero, ma non penso fossero di tristezza, anzi tutt'altro. Era proprio questa la reazione che volevamo, tutti si unirono a noi in un abbraccio enorme così che lui potesse sentire meglio l'amore che tutti gli stavano trasmettendo. 

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<bravo!! Ok piega un po' di più il braccio..ok! Ora di nuovo tutti insieme!!>  Un ragazzo di nome Anjan stava insegnando a chi voleva ballare uno dei balli tradizionali della sua cultura. Anche un altra ragazza di nome Dhara ci stava aiutando, ma io sono e sarò sempre un'imbranata nel ballo così rimasi seduta a guardare Cole che si divertiva cercando di muoversi a tempo.

Sospirai, lasciando andare l'immensa gioia che stavo provando e in quel momento, in quel preciso istante sentii una mano sulla mia spalla, ma dietro di me c'era solo il muro. La sensazione della mano calda non se ne voleva andare ed a un certo punto sentii una voce che mi disse " ben fatto", una voce sussurrata, dolce e gentile, una voce che non potrei mai confondere, mai dimenticare per nessuna ragione al mondo: quella di mia madre.

E lì capii che stavo facendo la cosa giusta e che lei era davvero orgogliosa di me. Una lacrime scese, bagnandomi la guancia, ma non smisi di sorridere perchè quella sera sarebbe diventata uno dei ricordi migliori della mia vita che avrei conservato gelosamente come la voce della mamma.

La mano di Abel era tesa di fronte a me invitandomi ad andare a ballare con lui.

Chiusi un attimo gli occhi , presi un grosso respiro e lì riaprì afferrandola. L'importante non è quello che è accaduto in passato, non deve condizionarci. L'importante è il presente. Il presente e nient'altro.

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Scusate l'enorme attesa, ma la scuola mi ha distrutta in questi mesi, ma finalmente ora solo libera! Spero stia andando tutto bene anche per voi  e spero per chi è rimasto, che questo capitolo vi faccia pensare che ne è valsa la pena aspettare tanto...e mi spiace.

Spero vi piaccia :)


I STILL REMEMBERDonde viven las historias. Descúbrelo ahora