Game on.

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Lydia

'Possiamo anche girare.'

Harry mi guardò confuso. Davvero credeva fossimo andati da Niall? Allison non sarebbe mai andata a casa sua. Nessuna donna si sarebbe precipitata così a casa dell'ex. Ma loro ragionavano da uomini, per cui..

'In che senso?'

'Nel senso che tanto lei non sarà lì. È al mare.'

'Come fai a saperlo?'

'Una volta mi ha confessato che il mare è come la sua medicina e quando Louis l'ha detto, ho capito dove fosse.'

'Quindi hai lasciato andare Louis di proposito?'

'Tu che dici?' mi voltai sorridendo verso lui. Era così vicino, tanto da poter vedere delle piccole rughe formarsi all'angolo degli occhi mentre una risata scappava dalle sue labbra.

'Dico che mi avevano detto quanto fosse intelligente, signorina, ma ho voluto constatarlo di persona.'

'Mi reputava stupida, signor Styles?'

'Ok, niente signor e signorina. Mi fai sentire come se fossi mio padre!' rise ancora, ed io con lui.

'Harry..c'è un problema.' Lo trattenni per un braccio, costringendolo a voltarsi.

'Che problema?'

'Un cane enorme ci sta fissando. E forse sta anche ringhiando.' Sussurrai. Avevo una paura tremenda dei cani, soprattutto di quelli enormi e sconosciuti, pur amandoli.

'Oh..uhm, hai ragione. Torniamo indietro.'

'Sei pazzo?! Appena ci muoveremo, lui ci correrà dietro e verrà a sbranare le mie cosce. E non possiamo scappare perché sarebbe troppo veloce, Harry.'

Harry

Senza accorgermene, eravamo arrivati davanti alla casa che avrei dovuto iniziare a considerare come mia. O per lo meno eravamo quasi di fronte quando Lydia si era improvvisamente bloccata per un cane. Il mio cane. Si era avvicinata a me, come mai prima, e continuava a stringere il mio braccio. Mi piaceva il suo tocco ed era adorabile così spaventata e concentrata nel pensare ad una via di fuga, tanto che non volli dirle che in realtà il padrone ero io e non ci avrebbe sfiorati. Bad, a dispetto del nome, era un pastore tedesco docile ed affettuoso. L'unica volta in cui mi ha ringhiato contro è stato perché gli avevo pestato la zampa, appositamente.

Così decisi di sfruttare la situazione per averla più vicino.

'Hai ragione. Probabilmente sta pensando da chi iniziare o come attaccarci. Dici che andrà alle gambe o prima alla giugulare?'

'Harry! Non sei d'aiuto! Pensa a qualcosa, si sta avvicinando!' la sua presa aumentava e potevo sentire il sangue scorrere più veloce sotto le sue dita.

'Okay, avvicinati lentamente a me e stai ferma. Se ci crederà un unico elemento immobile non ci attaccherà. Hai mai visto un cane attaccare un albero?' posai una mano alla base della sua schiena, avvicinandola a me senza mai interrompere il contatto visivo.

Era più bassa, per cui la mia figura sovrastava la sua, facendola sembrare ancora più piccola ed indifesa. Senza pensarci le accarezzai i morbidi capelli. Non so se arrossì per quel gesto o per la stretta vicinanza dei nostri corpi, ma divenne ancora più bella. Avrei voluto accarezzarle il viso, passare le dita sulle lentiggini e gli zigomi per poi toccare le labbra soffici, ma se lo avessi fatto sarebbe scappata indipendentemente dal cane. Per cui raccolsi tutte le mie forze per stare fermo.

'Har-ry, ha funzionato?' aveva persino balbettato. Era l'effetto che le facevo?

'Uhm..' a malincuore mi spostai un poco per controllare dove fosse Bad. Potevo dirle che era ancora davanti a noi, solo per tenerla ancorata a me ancora un po'?

Questione di sguardi // Louis Tomlinson.Where stories live. Discover now