Fuochi d'artificio

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E' un giorno speciale, le persone più importanti di tutti i regni vicini vanno verso il grande castello. Tra gli scarti dei vestiti non scelti dalle mie sorellastre c'è un fantastico vestito rosso. La maschera, obbligatoria se si voleva andare a quella festa, l'avevo tenuta nascosta per molto tempo. Una volpe. Quella maschera, pur essendo semplice aveva grande significato. Mi era stata da mia madre. La mia padrona, perché quella donna non si può definire madre, mi ha detto di non andarci a quel ballo, ma perché devo obbedirti? Perché devo farti da schiava? Non trovo mai risposta. Mi vesto e, con l'aiuto di Luna, cerco di sgattaiolare fuori da quella gabbia. Disobbedire a quella strega è per me un sollievo. Per fortuna, non viviamo molto lontano dal palazzo. Cammino per non molto e, appena arrivata vicino all'entrata, mi metto la maschera. Un solo nome. Un solo nome per entrare in quella festa. Cosa posso dire? Volpe. Volpe come astuta, volpe come timida, volpe come un incanto. Mi dirigo dentro e una guardia mi chiede:'' Nome prego?''. Ci siamo. Prendo un respiro profondo e dico:''Volpe''. La guardia, anche se un po' titubante, mi fa entrare. Finalmente entro a quella fantastica e fuori dal comune sala. Tutte e ripeto, tutte, le persone mi guardavano. Avevo qualcosa che non andava? Ero forse sembrata una sguattera? Non lo so, sapevo solamente di sentirmi a disagio. Ad un certo punto, vedo un ragazzo molto più alto di me avvicinarsi e, con nonchalance viene a chiedermi di andare in giardino. Non conoscendolo e, soprattutto, con indosso una maschera, mi inchinai, come se sapessi che avevo qualcuno di molto importante davanti ai miei occhi. Pur avendo la maschera, si potevano notare i suoi eleganti lineamenti, ma non riuscivo ancora a capire il motivo del perché mi avesse invitato ad andare fuori da quell'elegante salone. In quel momento mi parve giusto dirgli di no, perché nessuno doveva sapere che una serva fosse andata in un fantastico posto come quello, ma la tentazione vinse e, timidamente, gli dissi di sì. Nei miei pensieri, però, pensavo a come potesse essere il principe, forse impossibile anche per parlarci. Il ragazzo mi prese la mano e mi portò fuori. Era raro che qualcuno mi trattasse con così tanta gentilezza e delicatezza. Come potevo urlare o scappare con i gesti che stava facendo esso? Appena arrivati nel suo posto, a quanto pare, vidi un fantastico paradiso di rose rosse. Non riuscivo a parlare. Come potevo con tutta quella bellezza? Mi disse di seguirlo ed io lo feci ingenuamente. Mi portò in una piccola capanna e iniziò a suonare una dolce melodia con quello strumento un po' strano, probabilmente appena inventato. ''Le rose, la calma, nessuno sa chi è, niente pregiudizi. Solo io e voi in una capannetta''. Annuisco e rispondo:''Si sta davvero bene, e voi siete davvero bravo a suonare. Vi faccio i miei complimenti...'' Dopo aver detto tutto ciò, ammiro la semplicità del posto in cui mi aveva portato. Mi svegliai dai miei pensieri quando lui mi disse sorridendo:'' Oh mia cara, le assicuro che è il posto migliore di tutto il palazzo'' poi, indicando gentilmente il tetto con un gesto di mano mi riparlò:'' Volete salirci? Si vedono molto bene i fuochi d'artificio -pensierosamente poi- Vi va di andarci dopo l'incoronazione del principe?''. Cosa potevo rispondere? Quello che prima mi ero ripromessa non è servito a niente? A quanto pare sì. Gli dico:'' Mi piacerebbe tanto...'' Pensando all'incoronazione, senza volerlo mi rivolsi a lui con sguardo sognante pensando al principe:'' Non siete curioso anche voi di vedere il nostro futuro sovrano? Sono convinta che per lui sia un grosso peso, ma che saprà governare con lealtà ed astuzia. Non riuscivo a fermarmi e per concludere il mio fantastico discorso dissi:'' Deve essere bello abitare in un così bel palazzo...'' Non ero stata scema? Qua ci sono tutti i sovrani dei regni vicini ed io, comune ragazza, intrufolata ad una festa ho rovinato tutto con quella affermazione dicendolo persino ad uno sconosciuto. Pregai il Signore che non avesse capito il senso di quella affermazione. Lo guardai negli occhi e vidi che non era per niente scosso. Stava pensando a qualcos'altro? Anche se ero un po' offesa, ringraziai la sua piccola distrazione per il mio discorso. Risvegliandosi da quella trance, il fanciullo mi disse:'' Miss, non ha mai visto il principe? Non crede a quello che dicono di lui? Fanciulla, mi creda, stare qua dentro non è la cosa migliore del mondo. Sarebbe bello evadere invece da codesto posto. L'edificio più invidiato da tutti -sbuffò- che persone superficiali! Non è più affascinante andare verso nuovi confini? Aiutare la gente al di fuori del proprio popolo? Soprattutto, dare la possibilità a tutti i cittadini di essere principi e principesse? Dovremmo essere uguali. Se potessi, me ne andrei da questa incoronazione''. Non riuscivo a capire l'asprezza in quelle parole, dopotutto, cosa c'entrava lui con il principe? Non volevo stare zitta, allora inizio a rispondergli:''No, non l'ho mai visto, non so nemmeno che faccia abbia... Non credo a ciò che si dice di lui, finché non lo vedrò agire con i miei occhi. Secondo me sono tutti pregiudizi -sospiro- sarà così solo, in un castello -lo guardo- nel mio piccolo, sento di aver aiutato gli altri... -rimango un attimo in silenzio- se non l'aggrada, possiamo anche non assistere all'incoronazione e andare direttamente sul tetto...'' Mi sento fiera di me stessa e credo, e spero, che le mie parole siano state trasmesse al destinatario. Lo vedo abbastanza sicuro di sé, ma non so il motivo. Ho detto qualcosa di sbagliato? ''Magari poter scappare mia signora, ma vedete, io non posso -leva la sua elegante maschera- scusate per avervi mentito, ma volevo essere normale per un momento... Chi siete in realtà misteriosa ragazza che si nasconde sotto una semplice volpe? Posso sapere il nome della persona che non mi giudica? Manca poco tempo per l'incoronazione e la mia libertà sta per scadere...'' Non riesco a capire. Devo riprendermi, ma nel farlo, vedo l'orologio della torre. Quasi mezzanotte. Devo scappare, sennò la matrigna potrebbe farmi... Sto per dire il mio nome, almeno quello, ma mi fermo. No. Non devo rivelare a nessuno la mia identità. ''Non posso...'' dico semplicemente e scappo via. Quella festa tanto emozionante sarebbe stato solo uno dei miei più cari ricordi, dove un principe, oramai quasi re, voleva vedere insieme a me i fuochi d'artificio.

Prince [Baekhyun X Reader] {COMPLETATA}Where stories live. Discover now