19 Stella

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Mentre ricontrollo i bagagli per l'ennesima volta il telefono inizia a squillare.

"Kevin , tesoro, puoi rispondere tu per favore? Il mio cellulare è in salotto!"

Avverto i suoi passi frettolosi sul pavimento, quel puf, puf tipico dei piedini scalzi di un bimbo , prima di vederlo comparire sulla porta con un enorme sorriso sul volto ed il cellulare in mano.

" Si, te la passo subito! Grazie" , allunga il braccio e mi porge l'apparecchio senza proferir parola, come se io fossi un mago e potessi immaginare chi c'è all'altro capo dell'etere!

" Pronto" scandisco titubante in attea di comprendere con chi sto parlando.

" Tesoro!" esordisce con voce squillante Laura " non vorrai partire senza salutare vero? " chiede schietta e diretta come sempre.

" Ti avrei chiamata in serata " rispondo perplessa.

"Coosa? " quasi mi sfonda un timpano. " Vai a passare Natale e Capodanno a Rimini dai tuoi e mi saluti solo con due parole al cellulare? Scherzi? Allora per punizione preparati , alle 20.00 passa Michele a prendervi, poi venite qui da me, dove Luca e Kevin potranno giocare tranquillamente con la supervisione di Andrea, e noi andiamo all'incontro preparatorio per la fiera e poi a prendere pizza per tutti!" Caspita, me ne ero completamente dimenticata! Fingo indifferenza, anche se sono una frana in queste cose, con finta sicurezza le confermo che il programma della serata per me va bene e riaggancio.

Mi avvio verso il salotto per avvisare Kevin e passo davanti al grande specchio nel corridoio. Mi soffermo un attimo ad osservarmi, solitamente non presto caso al mio aspetto ma da qualche tempo avverto il desiderio di apparire più bella, curo di più l'abbigliamento e quando devo uscire metto anche un filo di trucco. Prima di uscire dovrei darmi una sistemata. Magari raccogliere i capelli che mi danno un'aria un po' disordinata ... Inizio a simulare vari tipi di raccolto creando effetti davanti allo specchio quando mi accorgo che Kevin è appoggiato allo stipite della porta e mi osserva sorridendo. " Mamma, cosa fai? Devi incontrare un fidanzato? " Avverto una vampata calda che sale dal collo fino all'attaccatura dei capelli con cui stavo armeggiando fino ad un minuto fa . " No tesoro" mi affretto a rassicurarlo raggiungendolo e cingendolo in un forte abbraccio " Tu sei l'unico uomo della mia vita!". Non risponde ma assume un'aria un po' delusa che mi destabilizza, forse è il caso che indaghi un po' su cosa sta frullando in quella testolina ma non ho il tempo di fare alcunché perché il suono del citofono ci interrompe.

" Buonasera !" sento pronunciare da una voce familiare e amica. " Paolo che sorpresa!" mi sento pronunciare in tono allegro.

Ultimamente abbiamo passato molto tempo insieme anche a scuola, è decisamente un ragazzo simpatico, gentile e premuroso, se non fosse un collega e l'allenatore di pio figlio potrei valutare la possibilità di accettare uno dei suoi numerosi inviti per un'uscita a due ma al momento preferirei evitare. Sono inesperta e ingenua ma non posso evitare gli sguardi ammaliatori e il suo atteggiamento da fascinoso conquistatore. Noto solo in quell' istante che stringe tra le braccia un grosso mazzo di rose rosse.

" Che meraviglia!" esclamo con tono distante, adoro le rose ma non voglio alimentare false speranze, non posso più permettermi di sbagliare, devo pensare solo a mio figlio. Paolo non risponde subito, si volta leggermente rivolgendomi uno splendido sorriso, pare in imbarazzo, il che è decisamente anomalo per un tipo deciso come lui!

"Vorrei prendermene il merito " inizia con titubanza " ma non sono da parte mia. Li ho trovati fuori dal tuo cancello!" così dicendo mi porge i fiori per poi rivolgersi a mio figlio " Campione!" Kevin raddrizza la schiena e cerca di atteggiarsi a ragazzino serio e impettito "Ciao Mister" lo saluta con calore. " Pensavi che ti lasciassi partire senza farti gli auguri e senza darti il mio regalo di Natale?" , gli porge un pacchetto rosso e lucido ed il piccolo entusiasta e saltellando si dirige verso la sua stanza urlando "Grazie! Lo metto in valigia e lo apro a Natale!"

Rimasti soli ci scambiamo uno sguardo imbarazzato, io immobile con ancora il mazzo di rose tra le mani che fisso con sguardo vuoto il semplice bigliettino, stampato a PC " A colei che diventerà presto la mia Stella, Buon Natale!" non vi è nessuna firma e questo mi intriga e mi spaventa allo stesso tempo.

Paolo si accorge del mio stato d'animo e mi tiene compagnia fino all' arrivo di Michele, cerca di sdrammatizzare con battute simpatiche e mi aiuta a posizionare i fiori in un bel vaso di cristallo. Prima di salutarmi mi regala un bacio a fior di labbra e ci siamo appuntamento a Gennaio al rientro dalle vacanze. Sfioro con le dita il punto in cui le nostre bocche si sono incrociate per un istante, sono confusa e avverto i brividi lungo la schiena, non capisco per quale motivo la troppa vicinanza con il bel collega mi faccia spesso quest'effetto.

Decido di accantonare dubbi, emozioni e sensazioni per un po', la riunione per l'organizzazione di S.Patrizio mi attende e non vedo l'ora di conoscere le persone di cui mi hanno parlato Michele e Laura.

ConquisteWhere stories live. Discover now