Capitolo 20

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Non riesco a muovermi. Sono seduta a terra e fisso il vuoto. Vorrei alzarmi, ma non ci riesco. Le mie gambe sono diventate di pietra. L'unica cosa a cui riesco a pensare è la paura. Ma perchè avere paura? Per ora so di non avere niente. Ma non riesco comunque ad alzarmi. Il cuore batte forte, anche se non mi sto muovendo per niente. Ad un certo punto sento qualcosa sulla mia spalla. Alzo la mano per toglierla, ma quando alzo lo sguardo una figura invade il mio campo visivo. E' Peeta. "Cos'è successo? Stai bene?" chiede preoccupato. "Si si ho avuto un'indigestione. Ora ripulisco tutto" dico. "Sicura di stare bene?" chiede facendomi alzare. "Certo non preoccuparti" dico. Cerco di andare a prendere degli stracci ma la testa mi gira così tanto che cado a terra. Così Peeta mi prende in braccio e mi porta sul divano. "Pulisco io, okay?" chiede. Io annuisco. La testa mi gira ancora. Non può essere un'indigestione. "Peeta" chiamo. Lui arriva dopo due secondi. "Puoi sentire se ho la febbre?" chiedo. Lui si avvicina e mi mette una mano sulla fronte. "No, sei fredda" dice. "Peeta mi gira la testa" dico. "Okay, calmati. Ora torniamo a casa" dice. "Ma non riesco ad alzarmi" dico. Lui mi prende in braccio ed esce dalla panetteria. Appoggio la testa sulla sua spalla e piano piano mi addormento. Mi sveglio nella mia camera da letto. Ho una pezza bagnata in testa e sto un pò meglio. "Ehi, come va?" chiede Peeta che si trova sulla poltrona. "Meglio" rispondo. Lui sorride. "Grazie per avermi trasportata fin qui" dico. "E' stato un onore" dice. Solo lui può farmi ridere anche se non mi sento bene. "Forse domani dovrei andare dal dottore" dico. "Daccordo. Verrò con te" dice. "No non preoccuparti. Tu vai in panetteria" dico. "Sicura?" dice. "Si stai tranquillo" dico. "Okay" dice ed esce dalla stanza. Dopo poco torna con un piatto pieno di minestra. "Oh grazie" dico facendo un sorriso a trentadue denti. "Di niente" dice. Cerco di prendere il piatto ma lui me lo toglie dalle mani. "Faccio io" dice ed inizia ad imboccarmi. "Era ottima" dico ingoiando l'ultimo boccone. "Be, sono un ottimo cuoco" dice. "Sei poco modesto" dico. "Mmm...già" dice e mi abbraccia. Io lo stringo forte. Rimaniamo così per qualche minuto, poi Peeta si stende accanto a me nel letto e dopo poco tuttie due ci addormentiamo. I miei sogni sono tormentati dai soliti incubi, ma c Peeta è sempre accanto a me, e le sue braccia mi tranquillizzano. La mattina seguente, come previsto, lui va in panetteria ed io dal dottore. Quando arrivo allo studio parlo un pò con il medico dell'intervento (mi ero totalmente dimenticata di farlo) e poi gli racconto ciò che mi è successo ieri sera. "Dobbiamo fare alcuni controlli" dice. Dopo un'ora di interminabili controlli, il dottore mi dice di aspettare nella sala d'attesa. Resto li per quasi mezz'ora, poi il medico mi chiama. Ho la tensione alle stelle. "Signorina Everdeen ci sono buone notizie" dice. "Oh meno male" dico. "Sta molto bene e la sua infezione e sparita completamente" dice. Ora sono molto più serena. "Però le consiglio di non fare sforzi" dice. "Come mai?" chiedo. Lui mi fa un sorriso enorme. "Signorina, lei è incinta".

Il dente di leone che fiorisce a primaveraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora