Five;

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Georgia

"Nash????" sentii una voce stridula rompermi entrambi i timpani.

Mi sembrava che stesse andando tutto troppo bene per i miei gusti. Chi era ora?

"Nash non mi rispondi? Chi è questa zoccola che è con te??" chiese la ragazza dietro di noi.

"Senti, intanto ti calmi che non stava succedendo nulla, poi zoccola lo dici a quella cosa che vedi nello specchio quando ti guardi!" risposi io di rimando. Potevo anche essere una stronza, ma una zoccola proprio no.

"Senti primo ho un nome, Ashley. Secondo io vedo una stupenda ragazza quando mi guardo lo specchio..." iniziò lei ma la troncai subito.

"Io avrei giurato che tu vedessi il riflesso di una zoccola, ma scusa mi sono confusa, siete totalmente uguali" sbuffai io incrociando le braccia al petto.

"Non è vero che non stava succedendo niente, vi stavate per baciare. Perciò voglio una spiegazione da Nash, visto che è il mio ragazzo!" affermò lei spostando lo sguardo da me al ragazzo accanto a me.

"Aspetta, cosa?" Mi voltai verso di Nash con gli occhi spalancati. Aveva una faccia sconvolta, sicuramente perché era stato appena scoperto. "E' vero? Sei fidanzato?" Chiesi io, incredula.

"Bhe, sì,però posso spiegare" tentò di dire lui.

"Sentiamo!" esclamammo entrambe in sua attesa. "Bhe, ecco, io..." iniziò a balbettare lui.

"Lasciamo stare, devi spiegazioni alla tua ragazza non a me" Continuai alo posto suo per poi girarmk verso Ashley. "Scusa, no. sapevo fosse fidanzato" Corsi verso il bosco, fregandomene che fosse notte e che per giunta fossi da sola.

Non mi venne da piangere, ma ero piuttosto arrabbiata e non potevi farci nulla, però prima di spegnere il cellulare per risultare irraggiungibile da nessuno, chiamai Michael.

"Ehi, com'è andata la serata eh?" rispose lui.

"Michael." tentai di dire rimanendo impassibile.

"COSA È SUCCESSO??" esclamò lui dall'altra parte. Aveva sicuramente capito che stavo male.

"Non preoccuparti per me, sono andata via, ma ti volevo dire che sto per spegnere il telefono" tagliai corto io, non volevo rischiare di scoppiare per poi dire cose di cui mi sarei pentita.

"Aspetta picc.." tentò di dire lui ma era troppo tardi, attaccai e spensi il cellulare.

In quel momento volevo solo stare sola per conto mio, non mi importava dove, bastava che non ci fosse nessuno intorno a me.

Nicole

Luke era sul punto di baciarmi quando improvvisamente il suo telefono squillò. Era Michael.

"Dopo lo ammazzo quell'idiota di mio fratello" borbottai dando un calcio ad un sassolino. Luke decise di mettere in vivavoce per far sentire anche me.

"Sei in vivavoce Mike!" lo avvertì.

"Ragazzi, Georgia non vi ha chiamato??" chiese lui con tono preoccupato.

"No perché?" rispondemmo insieme.

"Perché a me sí e ha detto che era scappata, era piuttosto arrabbiata. Adesso è chissà dove da sola e per giunta arrabbiata" disse lui nervoso, si poteva sentire benissimo anche attraverso il telefono.

"Tranquillo Michael, adesso dove sei?" chiesi io

"In macchina con Ash e Cal, stiamo arrivando, vi vediamo tra 10 minuti davanti al bar" disse lui frettolosamente per poi attaccare.

Our Little Infinity [Nash Grier]Where stories live. Discover now