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Pov Jessica
Sono appena tornata da una ulteriore seduta di tortura ma fortunatamente sono riuscita a rimanere in silenzio anche questa volta nonostante il dolore allucinante. Mi sento stordita e la mia vista è offuscata a causa anche della luce del sole che mi impedisce di aprire bene gli occhi. Mio padre è seduto al mio fianco senza forze con gli occhi socchiusi e il respiro lento e regolare. Sposto le mie mani, libere dalle catene, sul suo viso per tracciare con le dita tutte le sue cicatrici "Cosa ti hanno fatto per tutto questo tempo?" gli sussurro guardandolo aprire gli occhi lentamente "Mi hanno torturato, ogni singolo giorno, sono stato l'oggetto del loro divertimento poi quando ho sentito Richard parlare di te e di Kyle ho capito che le cose stavano peggiorando e che ti dovevo aiutare in qualche modo" lo sento parlare sottovoce "Una notte sono riuscito a scappare e ho raggiunto la casa di Kyle sapendo di trovarti li e ti ho lasciato il nostro carillon" "Eri tu, per tutto questo tempo che mi mandavi dei segnali... quell'uomo che ho visto quella notte nella villa del bosco-" mi precede "Ero io, volevo assicurarmi che riuscissi a recuperare la chiave della collana prima di Richard" "Perché non sei venuto da noi?Potevamo salvarti" "Sarebbe stato inutile, avevo Richard alle calcagne... vi avrei messo in pericolo" "Ma avrei impedito che-" mi blocca accarezzandomi un guancia "È tutto passato, quello che importa adesso è che tu stia bene" mi sorride e non posso fare a meno di ricambiare "Sei così cresciuta piccola... quando ti ho lasciato eri ancora una bambina con quei lunghi capelli bruni e i tuoi occhioni profondi" lo sento passare le dita fra i miei capelli "Mi maledico ogni giorno per aver commesso quell'errore che mi ha costretto a lasciarvi da sole, non sai quanto è stato difficile per me sopportare tutto questo senza sapere se tu e tua madre steste bene" vedo una lacrima rigargli il viso "Non so neanche se riuscirò a salvarti questa volta, mi sento così impotente... m-mi dispiace" "Shh, va tutto bene papà, usciremo insieme da qui... io non ti lascio di nuovo" dico abbracciandolo cercando di calmare i suoi continui singhiozzi. Mi distrugge vederlo ridotto così. Per tutto questo tempo non ho fatto altro che sentire la sua mancanza pensando che fosse morto e invece ha sofferto e ha cercato di proteggermi fino ad adesso. Non sono riuscita ad impedire che venisse torturato, maltrattato e mi sento davvero in colpa. La situazione in cui siamo adesso non aiuta affatto e sto iniziando ad avere paura. Ho paura per la nostra incolumità ma soprattutto per il resto della nostra famiglia fuori di qui.

"È soltanto un brutto sogno papà, soltanto un incubo"

Le ore passano e non c'è traccia di nessuno. Siamo soli, circondati da un silenzio inquietante interrotto a tratti dallo sgocciolare dell'acqua proveniente dalla finestra presente sul soffitto. Si sta facendo buio e fra poco non avremo neanche più luce dentro questa maledetta stanza. Da quello che sono riuscita ad origliare stamattina, questa notte verremo sottoposti sia io che mio padre ad un altra seduta di tortura e se non daremo neanche questa volta delle risposte potrebbe finire davvero male. Non riusciranno mai a trovare la chiave della collana, l'ho nascosta in modo tale che nessuno possa trovarla. È mio compito tenerla al sicuro e lo porterò a termine. I miei pensieri vengono interrotti da alcuni gemiti di dolore da parte di mio padre. Mi avvicino vedendolo strizzare gli occhi e stringere i suoi capelli tra le dita "Papà, che hai?" lo vedo muovere la testa intimorito mentre cerca di soffocare urla di dolore "Papà!" prendo il suo viso tra le mani appoggiando la mia fronte sulla sua e dopo qualche secondo una fitta lancinante mi fa serrare gli occhi per poi aprirli di scatto trovandomi di fronte mio padre e tutti gli altri che stanno combattendo tra di loro. Mi alzo in piedi indietreggiando fino a toccare il muro freddo dietro di me "Jessica dobbiamo andare!" vedo Kyle corrermi incontro stendendo una mano nella mia direzione. La afferro iniziando a correre trasportata da lui "Ragazzi ritirata! Andiamo via!" mi guardo intorno vedendo tutti feriti cercare di fuggire da casa di Richard "Ah!" un urlo straziante di dolore ci blocca sul posto e vedo Kyle voltarsi con lo sguardo preoccupato e il fiato pesante "No..." lo sento sussurrare vedendo un corpo in fin di vita giacere a terra. Sposto lo sguardo nella sua direzione ma una fitta mi fa svegliare dalla visione. Cado all'indietro soffocando un gemito mentre sento mio padre afferrarmi le braccia "Jessica!" sento una sua mano accarezzarmi il viso "È tutto ok... era soltanto una visione" apro gli occhi venendo a contatto con i suoi "P-Papà... hai v-visto anche tu quello c-che ho visto io?" lo vedo annuire triste "Non devono venire a salvarci... se verrano lei m-morirà" dico cercando di trattenere le lacrime "Non è sicuro piccola, il nostro potere potrebbe mentirci ma in caso contrario possiamo evitare che succeda" mi accarezza i capelli "Nessuno morirà ok? Nessuno" abbasso lo sguardo lasciandomi abbracciare. Verrano davvero a salvarci da questo inferno?

𝐍𝐨𝐧 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐞𝐫𝐨́ 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐢 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐥𝐞.Where stories live. Discover now