A beautiful Alpha.

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[capitolo: II.]

Jungkook's pov.

Scoccai la mia freccia. Lasciai la presa che avevo nella mia mano sinistra, e colpii l'ennesimo ragazzo; riuscivo a sentire da qui il suo odore, un alpha stanco, sudato. Ma quando la mia arma lo colpí alla spalla destra, sentii odore di paura. Alpha, Beta, o Omega che sia, tutti hanno paura. Vidi la sua figura sgretolarsi, per poi scomparire completamente. Mi rilassai, e lasciai cadere le braccia lungo i miei fianchi, rilassandomi. Eravamo rimasti in otto in una squadra di cinquantadue ragazzi, le statistiche del gioco potevano essere guardate in qualsiasi momento tramite un apposito dispositivo, il quale proiettava morti, quanti ne erano rimasti, le armi usate, ed il tempo rimasto.
Sentii una voce, la quale segnava la fine del gioco.

Ritornammo tutti quanti alla normalità, ed ognuno andò a cambiarsi. Io mi fermai nello spogliatoio, levandomi la cintura di proiettili e poggiandolo nell'armadietto. Scritto in Stampatello maiuscolo, ecco la mia categoria, "Omega". Un graffito da parte di chi di tempo ne aveva tanto da perdere. Sospirai, spogliandomi del mio arco e delle frecce, poggiandole nel mio borsone. Mi rimisi la divisa scolastica, che per quanto potesse starmi bene, fasciava perfettamente il mio corpo piccolo, le mie spalle per niente larghe e una vita troppo stretta, e dei fianchi leggermente larghi. Più mi guardavo allo specchio, più guardavo il mio corpo, più mi sentivo... inferiore. E poi, ricordai che queste cose non dovevo pensarle, che... che non ero inferiore, che ero solamente diverso. Mi misi la camicia dentro il pantalone, e mi allacciai le scarpe. Una volta finito, andai nella sala dove si faceva un riepilogo di tutto quello che era successo durante il gioco.

"Il gioco" era un nome che generizzava una dimensione virtuale nella quale l'unico obiettivo é sopravvivere; per farlo, devi eliminare le altre persone che si nascondono oppure che vanno "a caccia." In ogni partita il gioco cambia o ripete il bioma, il luogo in cui tutto inizia, lo stesso in cui tutto finisce. Ogni partita dura 60 minuti, e vi é un conto alla rovescia negli ultimi 5 secondi. Ovviamente, nel momento in cui tutti i giocatori vengono eliminati, e ne rimane solamente uno in piedi, la partita finisce. Nel nostro caso, la partita rimane in sospeso. Le armi che dovranno essere usate durante la partita le scegli tu, ma una volta scelte, non potranno essere più cambiate. Si possono avere più armi solamente se durante la partita trovi più armi, nelle chest. Nel mio caso, in una chest ho trovato una pistola e dei proiettili,ma la mia arma originaria erano le frecce e l'arco. Altre armi disponibili sono pistole, machete, coltelli, fucili, corde... Le armi nel corso della tua esperienza possono essere potenziate in base al livello che hai raggiunto, alle kills fatte e agli obiettivi completati. A fine partita, vengono comunicati dal professore o da chi ha dato inizio la partita, a quante kills sono state fatte, e a che livello si é adesso, sempre se si superi.
Tornando alla realtà, eccolo il professore che, con schiena diritta, ci sguarda. Noi, in linea di base, in ordine dal più alto al più basso, guardiamo di fronte a noi, senza abbassare minimamente la guardia. Quasi mi fa paura tutta questa rigiditá.

«A Mark: 6 kills.»

«Iseul Yongho: 0 kills.»

«Yie Sehun: 0 kills.»

«Chung Hyonsu: 1 kill.»

«Cheong Junseo: 8 kills.»

«Bahk Minjun: 2 kills.»

«Gim Hajoon: 0 kills.»

«Ghim Minjun: 1 kill.»
E ancora, fin quando non sentii la conversazione.

«Park Jimin; entrato di nascosto nella mappa, osservando di nascosto le mosse di ognuno o tenendo delle imboscate a chi volesse, alpha di livello cinquantanove. Cosa ci fai qui?»
Di tutta risposta, il ragazzo fece un mezzo sorriso strafottente. Era un ragazzo alto, forse il più alto di tutti, dalla mia posizione non riuscivo a guardarlo bene. Era incredilmente bello, come un alpha doveva essere; aveva una postura perfettamente dritta e due spalle larghe. Del viso non riuscii a scrutare molti particolari, se non un lungo ciuffo nero.
«Ero venuto a controllare questi mocciosi che sanno fare. Andiamo, un po' meno della metá ha fatto zero kills. Quando c'ero io qui, li avreste eliminati seduta stante con le vostre stesse mani
«Rimettiti in riga, ragazzo. Le regole sono cambiate.»
Jimin fece un passo in avanti, sorpassando il professore e mettendosi di fronte ai ragazzi. Ma puntò il suo sguardo verso di me, mentre con tutta tranquillitá, si metteva una mano nella tasca. Mi guardava sfidandomi con lo sguardo, ma non avevo bisogno di dimostrare un bel nulla, ad un alpha che credeva di essere chissà chi. «Ho notato.»

❛❛ελευτερία.❜❜Where stories live. Discover now