⚠️Seven⚠️

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Taeyong's pov

Quando tornai a casa dopo aver incontrato Jaehyun a lavoro mi sdraiai sul divano.
Avevo sbagliato a sgridarlo in quel modo, mi sentivo immensamente in colpa per quello che avevo fatto e detto.
Lui aveva solamente cercato di difendermi ed io l'ho ringraziato urlandogli contro.

"Ben fatto Lee Taeyong! Sgridare Satana era il mio sogno più grande fin da quando ero bambino!"

Pensai mentre cercavo la posizione più comoda possibile da assumere sul mio divano.
Avevo fatto lo stupido con Jaehyun e probabilmente non mi avrebbe perdonato molto presto, ero anche sicuro che non sarebbe venuto la sera a casa mia, però comunque ci speravo.

Come avevo previsto non ci fu alcuna traccia di Jaehyun in casa mia, nemmeno la sua ombra entrò nel mio appartamento quella sera.
Mi chiedevo cosa stesse facendo in quel momento.
Mancava una mezz'oretta a mezzanotte così decisi di andare a dormire.
Mi cambiai rimanendo con una maglietta di una taglia più grande e gli slip.
Quando mi infilai nel letto mi aggrovigliai nelle mie coperte e mi misi un cuscino tra le gambe.
Sentivo io bisogno di vedere Jaehyun, come se mi mancasse qualcosa in quel momento, avevo bisogno di lui e non ne capivo il motivo.
Il ricordo delle sue mani addosso al mio corpo mi fecero quasi sentire male, nel senso positivo.
Mi attaccai di più al cuscino che tenevo in mezzo alle gambe e dalla mia bocca uscì dopo poco un respiro pesante.
-Jaehyun, mi dispiace per oggi- dissi sperando che potesse sentirmi. Mi mancava, mi mancava da morire, ma me l'ero cercata, gli avevo risposto veramente molto male, mi ero fatto prendere dalle forti emozioni a causa della sua presenza e anche la rabbia si era amplificata, anche troppo.
Una lacrima amara mi rigò la guancia quando già avevo chiuso gli occhi.
-Perché mi manchi così tanto?- domandai al nulla, sapendo che il diretto interessato non mi avrebbe risposto.
L'avevo fatto arrabbiare, era più che ovvio, però lo volevo vicino a me, non ero spaventato da quello che mi avrebbe potuto fare, mi fidavo di lui, sapevo che non mi avrebbe mai fatto nulla volontariamente, come la scottatura che mi ero preso alla mano nel fermarlo, la sua faccia mentre mi medicava era così triste e preoccupato che per un attimo fui sicuro di aver smesso di respirare.
Che mi fossi innamorato di Satana? Non ne ero certo, dovevo capirlo meglio ed avevo bisogno di un po' di tempo per pensarci, però la necessità dell'averlo accanto e di gradire la sua presenza ed il suo atteggiamento nei miei confronti mi faceva capire che provassi qualcosa per lui, anche perché non mi ero mai sentito in quel modo con altre persone.
-Buonanotte Jaehyun, perdonami, ti prego- pronunciai e poco dopo Morfeo mi accolse nelle sue calde braccia, mi cullò dolcemente facendomi passare una notte abbastanza particolare.
La mattina dopo mi svegliai completamente sudato e con la maglietta quasi del tutto alzata, addosso non avevo nemmeno più le coperte. Avevo un ricordo del sogno che avevo fatto, un'immagine molto chiara quanto strana.
Sognai Jaehyun, l'immagine che vidi mi affascinò molto, sembrava essere in un'arena di battaglia.
Era ricoperto di sangue, le ali nere erano aperte verso il cielo, i canini erano come quelli dei grandi felini, il petto era scoperto con alcuni graffi qui e là su di esso ed uno sul volto sotto un occhio, due corna gli spuntavano dalla testa, il suo corpo sembrava più possente, quest'ultimo era ricoperto di macchie nere, i suoi occhi sembravano stessero emanando fiamme ardenti e sulle braccia c'erano delle piccole fiamme, come se gli stessero a simboleggiare dove fossero le vene mentre le mani erano completamente nere come il resto degli arti superiori.
Era dannatamente affascinante, con quel suo sorriso in volto, questa volta un po' più sadico, ma sempre bello.

ꜱᴀᴛᴀɴ'ꜱ ᴘʀᴏᴘᴇʀᴛʏ ɪ | ᴊᴀᴇʏᴏɴɢWhere stories live. Discover now