Capitolo 18

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La Casa Abbandonata

Arrivo nella piazza centrale di Shirving Hills e vedo Theo seduto su una panchina a guardare l'acqua della fontana salire e scendere all'infinito. Non si accorge neanche del mio arrivo nonostante tutti i suoi sensi amplificati. Deve essere davvero impegnato a pensare ad altro ...

«Ehi, vedo che hai trovato qualcosa di davvero molto interessante in questa fontana» lo prendo in giro.

Sussulta quando gli do una pacca sulla spalla «Cosa?».

«A cosa stavi pensando di così interessante da isolarti dal resto del mondo?» gli chiedo sedendomi accanto a lui.

Sospira e si appoggia allo schienale della panchina, i suoi occhi sono persi nel vuoto. Accidenti se è preoccupato!

«Stavo pensando a quelli della Congrega» mi risponde «non ci sono stati attacchi nell'ultimo mese, tutto tranquillo, non li abbiamo incontrati più nel bosco durante i nostri allenamenti. È stato tutto fin troppo tranquillo. Ho paura che stiano architettando qualcosa ... Ma non ho idea di che cosa possa essere».

Rifletto per un attimo su ciò che mi ha appena detto, ha ragione. Non ci sono stati attacchi, una calma surreale, tutto è filato liscio come l'olio. «Ma forse siamo noi che pensiamo sempre al peggio, forse ...».

«Lo pensi davvero, Hayley?» mi interrompe e mi fulmina con lo sguardo.

«Beh ... Non so proprio cosa pensare. Ma non credi che forse il capo della Congrega abbia voluto prendersi un po' di tempo per piangere la morte della figlia? Sembra che tutti qui si siano dimenticati della morte di Liv, eppure è passato solo un mese!» lo guardo in cerca di approvazione.

«Oh ... Tu non lo sai ...» sospira alzandosi dalla panchina.

Lo guardo perplessa «Cosa non so?».

«Rifletti un attimo. Hai mai visto Colin piangere? Lui è suo fratello, no? Hai notato che non ha mai pianto? Neanche una volta? Neanche una lacrima? Se non ti sei accorta di questo particolare allora non avrai neanche notato che Finn Jones, capo della Congrega e padre di Liv, non ha versato una sola lacrima alla commemorazione ... E ti ricordi della freddezza con cui il preside ha annunciato la notizia quel giorno a scuola? Ti ricordi dello sceriffo a scuola? Venne quel giorno per prendere il corpo e poi non è più tornato, non sono state svolte indagini. Tutto questo cosa ti fa pensare, Hay?» mi guarda con quei suoi occhi blu.

«Mi stai dicendo che Liv ... Liv non è morta?» mi si strozza la voce in gola. «Ma io ho trovato il corpo ... E c'eri anche tu quella mattina! Abbiamo visto il corpo senza vita, l'ho vista morta, fatta a brandelli da ... da Steffy».

Cerco di elaborare meglio, riportare alla luce tutti quei ricordi fa' più male di quanto potessi immaginare.

«Ci sono state delle persone che hanno pianto la sua morte, proprio come me» non so nemmeno cosa sto cercando di ottenere dicendogli questo. Sono sicura di averla vista morta, il suo cuore non batteva più, l'anima aveva abbandonato il suo corpo, ci potrei giurare.

«Hay, credi nel soprannaturale?» mi chiede, alzo lo sguardo per incontrare il suo. «Lo sono, come potrei non crederci dopo tutto ciò che mi è successo?» ribatto.

«Bene, perché Liv, ora, è una creatura soprannaturale, proprio come noi».

«Cosa?» non può essere vero ciò che ho sentito. «E tu come lo sai? Sei stato tu la prima persona a dirmi che era stata uccisa da Steffy! Hai cambiato idea su come mentirmi adesso? Come posso fidarmi di ciò che mi dici se tutto ciò che fai è contraddirti?» la mia bocca parla, ma il mio cervello non è più in grado elaborare. Non posso sopportare oltre. Tutti continuano a mentirmi e io ne ho abbastanza.

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