-Paradiso!--Nah, inferno. Sicuramente inferno-
-Ma perché? Sembra un signore così per bene-
-Non vedi? Ha due cellulari, uno per la moglie e l'altro per le amanti- gli spiegò il demone Crowley, convinto -Cellulare doppio, vita doppia, funziona così con questi umani tecnologici-
Aziraphale si voltò verso l'amico, confuso. Ci pensò su e poi alzò le spalle, osservando il passante che ormai si era allontanato. Si guardò ancora un po' intorno e...
-Quella signora! Quella signora con la camicia di chiffon!- esclamò speranzoso, indicando con discrezione una donna sulla quarantina con gli auricolari -Lei andrà sicuramente in Paradiso!-
-No, è patologicamente invidiosa- lo contraddisse Crowley -Tira più accidenti lei che i demoni del terzo girone-
Aziraphale ci rimase male, ma non demorse -E il tipo a ore dodici che sta facendo jogging? Ha l'aria simpatica, sembra proprio...-
-Goloso- lo disilluse Crowley, senza lasciarlo finire.
-E quel vecchietto col cane? Quel vecchietto sicuramente andrà...-
-All'inferno. Lussurioso-
Il sorriso imperituro dell'angelo sfumò -Un altro lussurioso?-
-Ci scommetto la mia Bentley- gli assicurò Crowley, lappando il proprio ghiacciolo rosso fragola.
-Possibile che per te sono tutti lussuriosi?- si lamentò Aziraphale, sfiduciato -Dove siamo? A Sodoma o a Londra?-
-Guarda che non sono mica io a tentarli, fanno tutto da soli. Là per esempio c'è un avaro- gli indicò un tipo pallido e macilento, con un logoro marsupio legato in vita -Mentre il tizio con la valigetta è un iracondo- continuò il demone, riferendosi a un uomo in giacca e cravatta che camminava a passo svelto e stizzito.
-Oh, basta, questo gioco non mi piace- decise l'angelo, finendo rapidamente la propria coppetta di gelato -Torno dai miei libri-
-Non ti piace perché non trovi nessuno che sia adatto alla tua parte. Te l'ho già detto, angioletto, di questo passo il Paradiso diventerà un luogo deserto-
Aziraphale lo guardò male, infastidito.
-Beh, in effetti siamo molto selettivi- replicò, piccato -Non c'è niente di male nell'esserlo. E non chiamarmi angioletto, non sono un cherubino-
Crowley gli sorrise, con le labbra sporche di rosso -Noi invece non facciamo alcuna selezione. Accogliamo tutti a braccia aperte, senza discriminare e senza neanche guardare i curricula!-
-E infatti si vede! Siete un branco di... Di...- Aziraphale si morse forte il labbro, in difficoltà -Di animali... Puzzolenti!-
-Angelo!- Crowley gli puntò il dito contro, divertito -Hai appena detto una cattiveria o sbaglio?-
-Tu mi fai dire la cattiverie- sibilò Aziraphale, isterico ma già pentito -Faresti perdere la pazienza anche a un santo!-
-Così mi fai arrossire...-
-Ma che sbruffone-
-Dai, guarda quella ragazza- lo invitò Crowley, trattenendolo a sedere nella loro panchina preferita -Sorriso gentile, animalista, fede al dito... Potrebbe anche essere ammessa ai Piani Alti, che ne dici?-
L'angelo accennò un sorriso, osservando quella passante col cane che sembrava proprio il perfetto ritratto dell'integrità.
-Sì, direi che può andare-
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Londra is the New Sodoma
FanfictionSeduti nella loro panchina preferita, Aziraphale e Crowley osservano la variegata e pittoresca fauna umana, cercando di indovinare quale sorte divina toccherà ad ogni passante. Quand'ecco che sopraggiunge un'affiata coppia di fidanzati...(maschi).