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Harry aprì gli occhi piano piano, sospirando appena. Sentiva caldo. Ma un caldo piacevole, e un profumo particolare.

Chiuse di nuovo gli occhi. Girò la testa verso destra e si leccò leggermente le labbra.

Dopo, aprì gli occhi trovandosi a pochissima distanza dal viso chi?

Louis Tomlinson, mezzo nudo e addormentato a pancia in giù, quasi completamente sdraiato su di sé.
Il cuore incominciò a galoppare nel petto e la salivazione diventò insuffiente. Harry guardò di scatto il proprio corpo.

Il braccio del licantropo lo stava tenendo stretto al suo corpo. Le sue gambe erano intrecciate alle sue e il suo fiato era troppo vicino al collo, provocandogli un lungo brivido lungo il corpo.

Harry appoggiò piano la testa sul cuscino e chiuse gli occhi qualche secondo, trattenendo per un pò il respiro.

Era troppo tempo che un uomo non lo teneva in quel modo. Era troppo che non dormiva con un uomo. No. Era tutto troppo. Doveva liberarsi immediatamente. Ne andava della sua sanitá mentale.

Si morse il labbro inferiore quasi a sangue, quando l'ennesimo sospiro caldo di Louis si infranse sulla sua pelle. La pelle d'oca ricoprì il suo corpo e richiude gli occhi.

Poi si guardò intorno. La sveglia segnava le nove e trenta del mattino, la luce entrava quasi delicatamente, filtrata dalle tende della finestra.

Aveva l'aereo appena all'una del pomeriggio. Aveva tempo. Ma doveva ancora chiudere le valigie e preparare tutto.

Doveva muoversi. Ma almeno aveva dormito.

E ne era contento, dopo giorni passati senza chiudere occhio. Ritornò a guardare Louis.

Che sia stato merito suo?

Scosse piano la testa.

Cercò di togliersi il braccio di Louis da dosso. Ma la stretta era forte. Ci mise un pò più di pressione e Louis si lamentò, ringhiando appena.

Harry venne scosso da un altro brivido.

"Basta, Harry!" pensò.

« Louis» mormorò Harry.

Louis girò il viso dall'altra parte, tenendo stretto il riccio. Harry lo guardò perlesso.

« Louis. Fammi alzare» gli disse con tono più alto, rispetto a prima.

Lui sbuffando rumorosamente, tolse il braccio dal suo corpo. Harry sospirò.

« Grazie» borbottò alzandosi.

Si chiuse in bagno e si appoggiò alla porta chiusa, chiudendo gli occhi. Poi guardò in basso, al cavallo del suo pigiama.

« Perfetto» borbottò alzando gli occhi al cielo.

***

Harry sospirò guardando la clinica davanti a sè.
Era atterrato a New York verso le sette e mezza di sera, dopo sei ore di volo. Era ansioso, agitato. Non riusciva a calmarsi. Ma doveva licenziarsi, lasciare la sua vita a New York, il suo sogno da quando ne aveva memoria, per tornare al più presto a Idlewild.

Era arrivato il momento di mettere fine alla sua carriera. Almeno in quel posto.

A Idlewild sarebbe stato un semplice veterinario. Ma cosa più importante, sarebbe diventato un druido. Quella era la parte che più lo spaventava. Ma, nonostante la paura, si sentiva pronto per cambiare la sua vita. Stranamente si sentiva più agitato per il licenziamento che per quel nuovo passo.

Entrò dentro la clinica ed ignorò ogni distrazione, salutando velocemente i colleghi e andando direttamente nell'ufficio del capo.

Bussò ed aspettò di avere il permesso, che ricevette poco dopo.

Into The Wood {Larry Stylinson}Donde viven las historias. Descúbrelo ahora