Capitolo 11

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"Blair"
Sento mia madre chiamarmi da dietro la porta.
"Nate nasconditi!"
"Cosa? Dove mi nascondo?"
"Sbrigati!"
Si butta sotto il letto. Sistemo i capelli e apro la porta.
"Si?"
Mia madre mi fissa in modo strano.
"Volevo solo dirti che passerà a prendermi Cyrus e che probabilmente pranzerò con lui oggi."
"Oh ma è fantastico." Cerco di essere il più serena possibile.
"Si, allora vado, ci vediamo stasera." S
Fa per andare ma si blocca e si gira di nuovo verso la mia camera.
"Ciao Nate."
Abbasso lo sguardo e sorrido.
"Ehm.. salve signora Waldorf." Nate sbuca da sotto il letto.
Chiudo la porta e scoppiamo a ridere.
"Che imbarazzo ahaha"
Ridiamo.
"Perché non rimani qui a pranzo? Così mi fai compagnia."
"Mi piacerebbe ma devo tornare a casa e mettermi a studiare. Tra pochi giorni le vacanze saranno finite e questo è il mio ultimo anno e devo dare il massimo se voglio trovare un buon lavoro."
"Uhm e va bene."
Mi bacia e poi va via.

"E poi mia madre prima di andare ha salutato anche Nate."
"Ahahah immagino l'imbarazzo! Anche se non le hai detto che siete tornata insieme sicuramente lo sa. Ultimamente è sempre in camera tua."
Rido.
Serena è venuta a mangiare da me e adesso siamo sul divano a parlare.
"Ma voi due per caso.. si cioè fate.."
"No S. Non mi sento ancora pronta e lo sa. Non ha mai insistito."
Serena mi stringe la mano.
"Stai davvero bene con lui? Sei felice? Voglio solo il meglio per te. Anche se Nate non mi sta molto simpatico se ti rende felice sono felice anch'io."
Le sorrido.
"Sì, sto davvero benissimo con lui. Ho passato un mese meraviglioso, non mi sentivo così bene da un bel po'. È molto comprensivo e dolce. È tutto perfetto."
"Sono felice per te. Si vede, hai un'altra luce negli occhi e se decisamente più tranquilla."
"Nate mi fa stare bene."
"E Chuck? L'hai più sentito."
Sentire solo il suo nome mi fa stare male e improvvisamente tutta la felicità che sentivo svanisce.
"No, sinceramente non mi interessa più niente di lui. È stato un capitolo della mia vita che ho chiuso per sempre. Voglio godermi questa felicità."
Mi abbraccia.
"Stasera Vanessa darà una festa a casa sua, ovviamente ci andiamo!"
"Si mi aveva mandato un messaggio."
"Ha detto di invitare anche Dan e Nate ci divertiremo un sacco."
Dopo essere state a parlare a lungo Serena è tornata a casa.

Pov's Chuck

New York mi era mancata davvero tanto ma ammetto che non sono più tanto sicuro di voler tornare. Se sono qui è solo per Blair.
Il mio autista mi aiuta a scendere la valigia per poi entrare in hotel.
"Chuck sei tornato allora." Mio padre mi abbraccia dandomi una pacca sulla schiena.
Sono un po' arrabbiato con lui per il fatto di mia madre ma cerco di mantenere la calma.
"Papà sono stanco vado a stendermi un po' in camera."
Sorrido e salgo al piano della mia suite.
Uscito dall'ascensore sento una donna chiamarmi.
"Chuck!"
Mi volto. È mia madre ed è molto diversa dall'ultima volta che l'ho vista. È ben vestita e il suo aspetto è molto curato.
Rimango quasi pietrificato.
"Chuck ti prego.. possiamo parlare?"
Sul mio viso scende una lacrima.
"Perché sei tornata? Cosa vuoi da me?"
"Voglio solo che mi ascolti... Non ti chiederò altro. Fammi spiegare e poi se non vorrai vedermi più scomparirò per sempre. Ma tu prego di ascoltarmi.."
La fisso negli occhi. Sta piangendo. Abbasso lo sguardo e dopo aver aperto la porta la faccio entrare.
"Grazie..."
Prendo una bottiglia di whisky e ne verso un po' nel bicchiere.
"Whisky?"
"No grazie, non bevo." Prendo il bicchiere bevendone un po' per poi sederci sul divano.
"Cosa devi dirmi?" Le chiedo in modo freddo e distaccato anche se l'unica cosa che vorrei fare è cacciarla via.
"Io e tuo padre eravamo sempre in conflitto per quanto riguarda l'affido esclusivo. Bart Bass aveva molte conoscenze ed è riuscito a vincere la causa strappandomi dalle mani ciò che mi era più caro. Mio figlio." Fa una pausa asciugando qualche lacrima per poi riprendere.
"Volevo vederti... Volevo stringerti ancora tra le mie braccia... Dovevo vedere mio figlio! Ma lui me l'ha sempre impedito. Mi ha minacciato di farti del male se solo mi fossi avvicinata a te.." piange.
Cosa? Mio padre non farebbe mai una cosa del genere.
"Stai mentendo!" Alzo la voce.
"No Chuck... È la verità.. "
"Perché avrebbe dovuto farlo?! Perché avrebbe dovuto mentirmi?!"
"Lui mi odiava... Lo avevo tradito e voleva togliermi tutto partendo da mio figlio."
"No..no.." ho il cuore a pezzi.
"Non potevo avvicinarmi a te... Mi ha obbligata a lasciare la città..."
"Perché sei tornata proprio ora.. perché se mio padre ti odia così tanto ti ha lasciata stare qui?"
Abbassa lo sguardo cercando di trattenere le lacrime ma in vano.
"Sto morendo Chuck..." Dice con un sussurro.
Rimango pietrificato a quelle parole. Il mio cuore è completamente distrutto e la mia mente è totalmente assente. Le lacrime si fanno strada sul mio viso.
"Ho un tumore al cervello... Mi resta qualche mese... Ho chiesto di poter vivermi mio figlio prima di morire..."
Non so cosa dire. Non ero preparato a tutto questo...
"Non voglio che provi pena per me, volevo solo che lo sapessi. Se non vorrai avere a che fare con me capirò... Adesso che sai la verità decidi tu cosa fare.."
Si alza con le lacrime agli occhi e prima di andare asciuga le mie baciandomi sulla guancia.
Non ricevevo un bacio da mia madre da anni.
Prima di uscire dalla suite la blocco.
"Mamma.." si volta guardandomi dritto negli occhi.
Le sorrido dolcemente e lei ricambia per poi andare via.
Non appena la porta si chiude scoppio in lacrime.
Cado per terra senza forze incredulo a quello che ho appena sentito.
In tutti questi anni ho sempre pensato che mia madre non volesse vedermi, che si fosse dimenticato di me... Era mio padre che le impediva di vederci.. è tutta colpa sua.. tutti questi anni buttati al vento e adesso potrei non rivederla mai più.
Questa me la paghi.
Apro la porta correndo di sotto.
Dalle scale intravedo mio padre parlare con un dipendente.
"Sei un bastardo!!" Gli tiro un pugno e lo sbatto contro la parete.
"Mi hai mentito!! Adesso è troppo tardi!! Ti odio!!" Urlo disperato con le lacrime agli occhi.
"Calmati!" Alcuni dipendenti mi tengono fermi mentre mio padre cerca di alzarsi.
"L'ho fatto per il tuo bene. Non potevo lasciarti con lei in mezzo alla strada!"
"Potevi permetterle di venirmi a trovare ogni tanto! Sei solo un mostro!!"
"Mi dispiace Chuck... Ti prego."
Cerca di avvicinarsi ma lo spingo di nuovo.
"Non toccarmi bastardo!"
Si avvicina ancora dopo l'ennesima spinta.
Non ho più forze.
Mio padre si avvicina abbracciandomi.
"Perdonami... Perdonami ti prego..." Lo sento piangere. Lui non l'ha mai fatto.
Mi abbandono tra le sue braccia piangendo come non mai.

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Solo io ho pianto mentre scrivevo questo capitolo? ..💔
Cosa ne pensate?

Ti ho aspettata 2Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt