UN PASSATO BURRASCOSO

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Erano appena passate le 22 e lei si stava preparando per uscire. In quel dopocena di fine estate era in programma una serata fra amiche, una classica riunione dove ci si aggiornava sui nuovi gossip, sulle nuove relazioni finite ed appena iniziate e sull'estate appena trascorsa. 

Laila, una ragazza di 18 anni, era nata e cresciuta nella periferia di Toledo da mamma spagnola e papà italiano. Aveva un fisico slanciato, dei capelli color antracite e gli occhi di un azzurro cristallino. Non amava apparire, anche se con il colore dei suoi capelli lasciava pensare il contrario. Se ne stava sempre in disparte, a scuola era l'ultima della classe ad essere integrata per il suo carattere schivo e diffidente, ma in una cosa eccelleva sopra ogni altra persona, l'intelligenza. Aveva vinto tantissimi premi grazie al suo QI estremamente elevato, dal primo anno di scuola ha portato avanti una passione per lo studio che in rarissimi casi si trova negli studenti.

Il suo sogno era quello di diventare maestra d'asilo, amava stare con i bambini e proprio per questo motivo si era iscritta alla famosissima Madrid Università portandola così a trasferirsi dalla sua città, Toledo, alla grande Madrid.

Non ha mai avuto un gran legame con i genitori, soprattutto dall'età di 10 anni in su, quando nella loro vita sono arrivati i due fratelli gemelli, Richard e Michael. E chi lo avrebbe mai detto che Laila fin dai primi anni di vita ha subito violenza fisica dal padre. Innumerevoli sono stati i ricoveri in ospedale per presunte " cadute".

Negli anni tutta questa situazione famigliare ha portato Laila a chiudersi, a non comunicare, a far finta che vada sempre tutto bene anche se al suo interno si sentiva particolarmente inadatta a questa vita, si sentiva totalmente sbagliata, pensava di avere tutto il mondo contro di lei, si sentiva incompresa da tutto e da tutti. Era la "ragazza strana" del gruppo di amici, la secchiona a scuola ma anche la sua cultura disarmante sembrava nulla in confronto al grande vuoto che aveva dentro. Ma nonostante questo era cresciuta con i suoi due fratellini che gli hanno portato quella felicità che ha sempre desiderato.

Oltre a loro, però, c'era qualcos'altro che l'aiutava a distrarsi, ovvero le serate con le sue tre amiche del cuore: Marixel, Iolanda e Veronique. Quattro amiche, quattro nazionalità diverse. Forse erano queste differenze che le portavano ad essere amiche del cuore da più di 12 anni. Marixel era una splendida ragazza frizzante sudamericana dalla pelle un po' scura, mora e con degli enormi occhi verdi; Iolanda era la classica italiana mora con gli occhi scuri; mentre Veronique la bella francese con la "r" moscia che faceva tanto ridere tutte quante.

Tutte e 4 però portavano un segreto in comune: gli abusi in famiglia. Infatti, Marixel subiva violenza dalla madre, Iolanda dalla matrigna, mentre Veronique dal fratello maggiore. Ed è grazie a questo che negli anni hanno superato tantissime cose insieme, ognuna era la spalla dell'altra, cadeva una e cadevano tutte, si rialzava una e si rialzavano tutte. La cosa che differenziava Laila invece era un passato di bulimia. All'età di 13 anni infatti cominciò questo "Periodo oscuro". Non si accettava per quella che era e per questo la sua mente l'ha portata all'autolesionismo. Mangiava poco e quel poco vomitava tutto, faceva attività fisica estrema pur di dimagrire e alcune volte, arrivava pure a farsi del male fisico. Si sentiva intrappolata nel suo stesso corpo e per questo non è mai riuscita del tutto ad uscire allo scoperto.

Laila ancora oggi porta le ferite dentro di se, molte volte la sua mente riporta alla luce il suo stato d'animo durante le botte ricevute dal padre, ricorda ancora il dolore per ogni singola frustata, sberla, bastonata anche se alla fine il male fisico era minore rispetto a quello psicologico, proprio per questo, quando ebbe la consapevolezza di dover essere aiutata da qualcuno di più competente rispetto alle sue amiche, decise di recarsi al consultorio dove teneva 3 consulenze settimanali per riuscire a svoltare pagina. 

La decisione di trasferirsi a Madrid per lo studio le è balzata in testa quando capì che pure sua madre era succube di quell'orribile mostro di suo padre e questa sua "fuga" non era un abbandono verso lei ed i fratellini, ma proprio un chiaro segnale, come se volesse dire "MAMMA, SEGUI ME" . Gli unici indenni a tutto questo sono stati i fratellini, a cui la vita a loro ha regalato solo tantissimo amore.

Quella sera però, Laila, non era dell'umore giusto, stava per annunciare alle sue amiche la sua decisione di trasferirsi..

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⏰ Last updated: Jul 13, 2019 ⏰

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La storia di un sogno diventato realtàWhere stories live. Discover now