-Prefazione-

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Non sono nata come scrittrice, ma come giornalista. Ciò che mi ha spinta a diventare tale era la costante ricerca della verità. Non mi soffermerò a parlare della mia carriera, anche perché credo di non essere a molti nota. Spero, però, che il mio nome correrà di bocca in bocca dopo la pubblicazione di questo mio libro, che considero il mio miglior articolo, nonché l'ultimo.

Quel giorno ero annoiata alla mia scrivania e aspettavo un nuovo incarico. Un mio collega aveva da poco pubblicato il suo di cronaca nera. Si trattava di un ragazzo che, in preda alla depressione, aveva scelto la strada del suicidio. La famiglia aveva concesso venisse letto il diario che il ragazzo era solito aggiornare quotidianamente. Da lì emerse la causa di quel gesto. Molte pagine mancavano, forse in un tentativo di nascondere ciò che celavano. Le poche erano scritte con una calligrafia appena comprensibile. Il mio collega aveva le fotocopie delle superstiti e le fece leggere anche a me.
Riporto poche e semplici frasi:

"Perché non ci riesco? Mi sento come se avessi qualcosa in meno rispetto agli altri. Perché sono così? Vorrei essere come loro."

"Ormai non riesco più a dormire. La mia testa è piena di pensieri brutti. Ho sognato più volte il mio funerale. Non c'era nessuno."

"Vorrei riuscire a vivere la mia vita come un adolescente normale. Perché mi faccio tanti problemi quando sto in mezzo agli altri?"

"Odio essere diverso. Odio me stesso."

Confesso che queste parole alimentarono le mie notti insonni. Nella mia mente galleggiava un unico pensiero: fai qualcosa.
E arrivò quindi il giorno citato inizialmente. La mia attesa giunse al termine.

"Dobbiamo lanciare un messaggio positivo dopo la morte di quel ragazzo. Puoi occupartene tu?"

Era questo che l'Universo aveva deciso che facessi. Ed è questo che ho fatto.

Mi sono recata negli archivi ed ho raccolto storie di ordinaria follia. Storie diverse, storie che celebrano la diversità in tutte le sue sfumature. Storie vere, storie romanzate e interviste che avevo raccolto nel corso della mia carriera.
Ogni giorno aggiornavo questo dattiloscritto prima di andare a dormire. Da qui il titolo: "Pillole per dormire".
Sono storie piccole come pillole, da leggere prima di coricarsi. Bada, lettore, che alcune pillole sono amare, altre sono dolci più del miele. Esistono centinaia e centinaia di pillole dai sapori diversi. Io ho cercato di regalare quei sapori che ho sentito prima di addormentarmi. Sono favole della buonanotte o (ascolta bene questo monito) favole che non faranno dormire affatto.

Lettore, a me non resta che augurarti una buona lettura e spero che, se mai tu ti sia sentito solo per il tuo "essere diverso", conoscerai fratelli e sorelle, che ti saranno, nella buia notte, vicino.

È con immenso orgoglio che ti presento: una ragazza che ha tentato il suicidio per noia, un uomo che voleva diventare uno scrittore senza aver mai amato scrivere, un giovane che ha perduto il suo amore, un bambino dalla pelle blu cobalto... e altre storie di ordinaria follia.

Si consiglia la lettura accompagnati da thè ai frutti di bosco e Marlboro rosse.

Si consiglia la lettura accompagnati da thè ai frutti di bosco e Marlboro rosse

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Pillole per dormireWhere stories live. Discover now