Fairy Tail ||Sempre al tuo fianco || EpicGirl1720

Capitolo V

Durante il soggiorno all'hotel ci mettono in camere separate, per tutti e cinque.

Un signore ci ha richiamati dicendoci che ci era stato offerto un soggiorno alle terme.

Così, senza rimuginarci troppo sopra, tutti siamo scesi a usufruire del servizio.

«Che acqua splendida! Vero, Juvia?» Erza abbraccia la ragazza che la guarda male.

«Io ho occhi solo per il mio Gray-sama.» ha l'espressione da "rivale in amore".

«Oh, beh, io ti voglio bene come ad una sorella.»

Continuano a discorrere mentre mi isolo mentalmente.

Il sindaco gentile e gli abitanti che ci mandano via...

Il mago del suono più potente che tradisce la patria...

Ho un brutto presentimento.

Sono sicura al 90% che c'è qualcosa che non va.

«Lucy!» mi richiama Erza.

«Eh? Hai detto qualcosa?» le chiedo, intontita.

«Ti ho chiesto cosa ne pensi!»

Ma di che parla?

«Di che?»

«Dell'atteggiamento di Juvia nei confronti di Gray, ma ci sei?» mi sventola una mano davanti alla faccia.

«Oh... beh...» mi riprendo. Da quando parlavano di questo? «Penso che abbia un tale coraggio da far paura ad un leone. Credo che io non sarei capace di esprimere i miei sentimenti così apertamente come fa lei. È per questo che l'ammiro tanto e non vedo l'ora che il suo sogno si avveri.» sorrido.

È davvero questo che penso.

Juvia è il tipo di persona che ti dice tutto, la sincerità in persona.

Se riuscissi ad esternare i miei sentimenti per Natsu così facilmente mi leverei un peso dal cuore.

Lei lo fa ogni giorno. Io mi sentirei pronta forse fra 67 anni.

«Lucy-san, grazie!» mi abbraccia la blu.

Finalmente non pensa più che io sia una rivale in amore.

«Allora perché non ti dichiari?» sussurra Erza.

Mi blocco guardandola.

«Di chi parli?»

«Di Natsu, ovvio!» alza la voce.

«Eh?!»

«Mi avete chiamato?» la voce maschile del rosato arriva dall'altra parte delle terme.

«No! Allora, perché?» urla al ragazzo prima di sussurrare a me, totalmente seria.

Arrossisco fino alle orecchie. «Io non devo mica dichiararmi a Natsu!»

«Lucy, non prendermi in giro. Tutti l'hanno capito, tranne te e lui!» si avvicina.

«Puoi dirlo a noi, okay?» mi appoggia una mano sulla spalla.

Sospiro. Inutile nasconderlo. Tanto lo sapranno comunque, un giorno. O oggi o fra 67 anni, la cosa non cambierà.

«Perché mi manca il coraggio di Juvia.» abbasso lo sguardo.

«Mi manca perché ho paura di perderlo completamente. Ho paura di dover lasciare la gilda, o nel peggiore dei casi, che la lasci lui. Ho paura che mi possa rifiutare... e ho paura che possa pensarlo come un atto di pietà.» incomincio a piangere, sfogandomi.

Non pensavo l'avrei mai fatto, ma la vita è così: imprevedibile.

«Lucy... Perché mai dovrebbe pensare alla pietà?» mi abbracciano le due.

«Lucy-san, non ti proccupare! Natsu-san non è così crudele, né penserebbe di farti andare via o andarsene!»

«Pietà per la Lucy del futuro... io lo so che lui ci soffre. Lo sento! E so che si da la colpa di tutto. E se pensa che mi sia dichiarata solo per fargli un piacere?» singhiozzo.

«Pensi davvero che Natsu possa essere così intelligente?» guardo male la rossa, che sbuffa. «Andiamo, raccontiamoci la verità! Natsu non può essere così intelligente!» ridacchia.

Scoppio a ridere anch'io fra le lacrime.

Dovevo pensarci prima a sfogarmi.

Perché ora so, che posso contare sulle mie amiche.

////

Sono le tre del mattino e non riesco a dormire.

Sono piena di pensieri.

Natsu, Juvia e il suo coraggio, questa missione, il sindaco, suo fratello, gli abitanti...

Non riesco proprio a spegnere il cervello.

Ad un certo punto sento la porta aprirsi.

Mi giro di scatto afferrando la chiave di Loki, ma realizzo che l'intruso era solo Natsu.

«Natsu, che diavolo fai?!» tiro un sospiro di sollievo, che si tramuta in terrore appena vedo le sue lacrime.

No. Perché piange?

«Natsu!» mi alzo abbracciandolo di scatto.

Di istinto le sue braccia mi cingono la schiena, stringendomi come se avesse patito le pene dell'inferno e che ora non vuole lasciarmi andare più.

«Natsu, che è successo?» cerco di guardarlo negli occhi, ma evita il contatto visivo mentre le lacrime continuano a sgorgare da quegli occhi smeraldo.

«Ti prego, Lucy... possiamo dormire insieme?» chiede, un po timido.

Annuisco guardandolo con tristezza.

Che diavolo lo rende così debole?