4 - SEGRETO

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Mi sveglio molto oltre mezzogiorno, saltando anche il pranzo e continuo a poltrire nella mia stanza per il resto della giornata.

Esco solo per cena perché il mio stomaco reclama del cibo. Il resto del mio corpo avrebbe preferito restare a letto.

Sfortunatamente c'è anche mia sorella che mi guarda come sempre schifata, come se mi avesse beccato in chiesa completamente nudo intento a farmi sodomizzare sull'altare.

Avrei voglia di dirle della mia serata con Kam, di come il suo ragazzo mi ha scopato nella sua auto, ma mi trattengo, non ho ancora parlato con lui di quello che è successo, forse è meglio aspettare.

Per il momento mi accontento della mia segreta vittoria e pregusto il momento in cui gliela sbatterò in faccia.

Ho anche una foto ricordo, niente di hard questa volta, ho imparato la lezione: io con la testa appoggiata sul petto nudo di Kam, nudo come tutto il resto del suo corpo. Lui ha gli occhi chiusi nella beatitudine post orgasmo e si intravedono i sedili posteriori della sua auto. Si capisce fin troppo bene cosa abbiamo fatto. Io sono ancora truccato e ho anche la parrucca, ma Rebecca mi riconoscerà sicuramente.

Tutto fila liscio finché mia madre, visto che mia sorella e mio padre mi ignorano, decide di includermi nella famiglia chiedermi dove sono stato ieri sera, dopo che Rebecca ha raccontato per filo e per segno la sua magnifica serata.

Bechi però mi anticipa "Sarà andato in giro a fare la puttanella come sempre" poi si rivolge a me "Hai applicato lo sconto comitiva?"

"No, ieri sera uno solo, ma con un cazzo enorme che mi ha scopato sui sedili..."

Fortunatamente mio padre mi interrompe battendo i pugni sul tavolo, altrimenti gli avrei detto anche targa e modello.

"Adesso basta! Non tollero un simile linguaggio! Fila nella tua camera se non vuoi che ti sbatta fuori dalla porta!"

Mi alzo senza dire niente, sarebbe solo fiato sprecato fargli notare che ha iniziato Rebecca, sono io quello sbagliato, quello che non meriterebbe nemmeno di vivere, ma appena sono vicino a mia sorella non resisto e le sussurrò "Aveva la ragazza, ma mi è saltato addosso ugualmente ..."

Lei non si volta nemmeno, sibila solo "Solo un malato verrebbe con te"

"Se lo dici tu ..."

Mentre varco l'ingresso della scuola mi dico di non illudermi, niente sarà diverso dal solito, il fatto che mi abbia scopato non vuol dire che smetterà di ignorami.

Infatti lo vedo come al solito fermo ai piedi della scalinata principale con il suo branco di amici idioti, i nostri sguardi si incrociano mentre mi dirigo al mio armadietto, ma lui resta impassibile come sempre.

Non vorrei, ma la cosa mi fa alquanto incazzare e sto per chiedergli se ha goduto l'altra sera, quando vengo raggiunto da Valerie che mi afferra per un braccio e mi trascina con sé a prendere i suoi libri.

Val è la mia unica vera amica, l'unica che mi sia rimasta vicino dopo la diffusione delle foto.

Io e lei avevamo avuto una storia in passato e la rottura ci aveva fatto allontanare, poi però, quando ha capito che l'avevo lasciata perché fisicamente non aveva ciò che io cercavo, se n'è fatta una ragione e siamo ritornati amici.

"Perché non sei venuto alla festa della scuola?"

"Avevo un impegno"

"Immagino un impegno con un gran bel lato B"

Istintivamente mi giro verso Kam "Ha anche un gran bel lato A e sa come usarlo"

"Come sempre guardi prima gli occhi"

Guardami ... GUARDAMI!Where stories live. Discover now