-a la Luz de la Luna- Marauders AU [Completa]

<Capitolo 1>

Alternative Universe

02/07/18, UK

Le persone non sempre sono come appaiono.
Anzi, nella stragrande maggioranza sono false e prive di quel carattere che rende umani.
Tranelli, stupide faide, cattiveria e crudeltà convivono con loro, con noi e anche se ci provassimo, non riusciremmo mai a renderle un qualcosa di inutile, che non  influisca negativamente su di noi.
Peccato che non ci sia rimedio.
Il mondo in cui si vive è decisamente monotono, così imperfetto e così banalmente mortale.
E non sono neanche stati i veri problemi, guardate un po'.
Così esistono ancora queste emozioni, quest'odio irrazionale e tremendo e tutto ciò che ne deriva.

Questo Remus Lupin lo sapeva bene.
Aveva cercato di andare avanti e non farsi scalfire dai continui insulti e attacchi che la gente gli continuava a lanciare contro.
Inizialmente aveva pensato che fosse veramente lui il problema, quando poi aveva compreso che lui non lo era affatto.
Alla fine tutti giudicavano tutti, per qualunque cosa.
Non avrebbe dovuto buttarsi giù e arrendersi a quei tipi che di buono non avevano assolutamente niente.
Ragion per cui aveva fatto le valigie e se ne era andato di punto in bianco.
A Dublino aveva nessun amico,essendo stato continuamente preso di mira dai suoi compagni che avevano strappato in mille pezzi la possibilità di dargli una speranza o perlomeno di salvare la sua reputazione.
Tutto inutile e lo sapeva. Probabilmente lo aveva sempre saputo, un pensiero fisso nella mente brillante di un ragazzino silenzioso e pacato mai compreso e sempre fuori posto.
Dopo aver perso l'ultima quantità a livelli industriali di pazienza -una dote che era di gran lunga superiore rispetto a quelle che effettivamente servivano- si era stufato completamente del mondo,della gente e di quei quattro idioti decisi a mettergli i bastoni fra le ruote anche dopo tutto quel tempo.

All'età di diciassette anni, con la valigia di un grigio lievemente scolorito dai troppi lavaggi, aveva preso la sua decisione ed era salito su quell'aereo così grande, sperando di non perdersi nell'infinito che sarebbe susseguito.
I genitori lo avevano sempre sostenuto, consapevoli del reale valore del figlio, potenziale ancora nascosto all'interno della sua anima generosa e sensibile che si sarebbe aperta, un giorno.
In attesa di quel momento,  i due parenti gli avevano dato i soldi e un sacco di ricordi belli che avevano con sé.
La sola nota positiva nella vita del ragazzo erano stati i genitori, così simili ma così diversi da lui.
Remus non poté che ringraziarli, perché avevano capito a che cosa stava per andare incontro e in cuor suo sorrise. Quei due sapevano il fatto loro, poco ma sicuro.

Così l'aereo era partito.
Remus non aveva mai avuto paura dell'altezza o delle cose che avevano caratterizzato l'infanzia strenua di molti bambini. Piuttosto ne era affascinato.
La sensazione di volare era pazzesca e un po' spaventosa; eppure non la temeva perché era bello guardare il mondo da un'altra prospettiva.

Atterró a Londra poco tempo dopo. Non aveva scelto una località lontanissima, proprio perché non aveva alcuna intenzione di fare come molti si aspettavano da lui. No, così era più facile e una realtà meno complessa da affrontare essendo in un ambiente estraneo ma allo stesso tempo non tanto.
E poi erano anni che desiderava vedere Londra.
In realtà aveva altre tappe nella testa, come l'Italia, la Francia o l'Olanda.
Ma l'Inghilterra era un ottimo inizio.
Aveva cercato una casa famiglia dove poter iniziare i propri studi per il tempo che aveva deciso di trascorrere là, possibilmente non meno di un anno né di più.
L'indirizzo lo avrebbe condotto in una strada che ovviamente non conosceva, quindi decise di prendere un taxi.

Prima di procedere,  pensò a come tutto ciò sembrava strano. Lui, un ragazzo timido e solo da quando aveva memoria, si era ritrovato ad essere indipendente in un paese straniero.
Quella era un'altra possibilità che il destino aveva in serbo per lui e nel momento esatto di quando lo pensò, rialzó la testa e si disse che tutto sarebbe dipeso da lui e che non si sarebbe mai arreso,nonostante le difficoltà.