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JungKook Pov.
Ancora nel mondo dei sogni abbraccio il cuscino di TaeHyung, affondando il viso nel suo profumo.
È passato un anno da quando ci siamo detti le due paroline magiche, perciò oggi è il nostro anniversario.
Apro gli occhi pronto a vedere il mio bellissimo e possente fidanzato davanti a me, trovandoci però solo il letto vuoto, come ieri, il giorno prima ancora e le ultime settimane.
Non mi ha detto che cos'ha da fare a mattina così presto ma non mi sono mai lamentato visto che la sera tornava e mi faceva le coccole.
Mi tiro su a sedere cercando di sistemarmi in qualche modo il gatto morto che ho in testa ma non c'è nulla da fare, mi alzo rimettendo a posto la camicia della mia metà e scendo giù in sala ancora mezzo addormentato.
Per fortuna, o sfortuna, sento delle voci, mi avvicino lentamente e vedo Tae che parla con una ragazza, ma non stanno solo parlando, si stanno guardando e stanno sorridendo, si stanno sfiorando le mani e vedo che lei sta facendo il piedino a Tae.
Diamine, no! Posso sopportare tutto ma il piedino posso farlo solo io!
Entro in sala e mi siedo accanto a Tae ma ne lui ne la sua amica mi degnano di uno sguardo, una cameriera mi porta una tazza di latte caldo e dei biscotti ma io non sono dell'umore giusto per questo.
Con il mio piede nudo mi avvicino a quello della ragazza, che è alla destra di Tae dato che lui è a capotavola.
Do un calcetto al suo piede e lei subito mi guarda male.
«TaeHyung, chi è lui?» la sua voce particolarmente stridula mi uccide i timpani.
«oh, lui è solo un mio amico» sorride lo Hyung facendo l'occhiolino alla ragazza.
Arresto i miei movimenti per tentare di spostare il piede della ragazza e lo guardo ferito anche se lui non ci fa caso.
«meno male, sarebbe stato un guaio se fosse stato il tuo ragazzo, insomma, saresti stato lo zimbello della famiglia cuginetto» la smorfiosetta si lecca sensualmente le labbra.
Non riesco più a sentire questi discorsi così mi alzo, quasi completamente privato delle mie forze e me ne ritorno in camera nostra, o meglio, sua, tanto io non valgo nulla.
Sospiro e mi siedo sul letto, tirando su con il naso, mi alzo e velocemente mi infilo in doccia dove posso piangere tranquillamente, mi lascio cadere sul pavimento abbracciando le mie gambe.
È questo che ha fatto tutte le mattine? È andato da altre donne? È perché non posso dargli un figlio?
Mi lascio andare finché i miei occhi non resistono più, così mi alzo e mi lavo, uscendo e sistemandomi.
Torno in camera di Tae e mi metto un paio di mutande, una delle sue maglie leggere e mi vado a sedere nella sua parte della cabina armadio, così da stare immerso nel suo profumo.
Mi distendo in quel punto, insieme alle sue giacche eleganti e chiudo gli occhi accompagnato dal suono delle loro risate.
Non so che ore sono quando mi sveglio ma non sento più due voci, ma solo una, Tae, che mi chiama.
Non rispondo, non voglio parlargli, mi stringo tra le giacche per nascondermi quando lui apre l'armadio.
«piccolo, vedo i tuoi piedi» sussurra mentre si avvicina a me, per poi accucciarsi.
«si può sapere dov'eri? Non sei venuto né a pranzo né a cena. Mi hai fatto preoccupare...» mi guarda sorridendo ma non gli rispondo facendogli assumere un espressione confusa.
«ho fatto qualcosa di male? È perché ti ho chiamato "amico" difronte a maya? Sappi che lei è una mia amica, odia gli umani perciò ho detto così, non permetterebbe mai una nostra relazione»
Alzo le spalle, ancora non lo guardo.
«ti fai fare il piedino dalla tua amica però.» la mia voce è graffiante visto il mio recente pianto.
«lei è fatta così, non te la prendere, staremo insieme domani» cerca di nuovo di farmi sorridere con nessun risultato.
«io non volevo stare con te domani! Ma oggi! Almeno sai che giorno è?!»
Lo guardo, finalmente, con le lacrime agli occhi.
«le 20 del 2 maggio?» mi risponde titubante.
«allora non ti ricordi...» sussurro sempre più triste.
«è il tuo compleanno? No quello no... Il mio ? Neanche... Non è nessuna festività... Non è l'anniversario della morte di tua madre... Anniversario... Cazzo, è il nostro anniversario?» mi guarda e capisce senza che io apra bocca.
«mi dispiace tanto piccolo, me ne sono dimenticato, per noi vampiri un anno non è nulla.» mi prende in collo e mi mette sul letto.
Mi bacia le guance per far sparire le lacrime e poi mi bacia la fronte.
Ad ogni bacetto mi chiede scusa e mi stringe al suo petto facendomi dimenticare la brutta giornata.

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2 maggio 2019, ore 20
Un inferno, non solo per kook, sapete? Anche per me. Soprattutto per me.
Quel momento in cui ti cade il mondo addosso. Conosco la sensazione.
Pinkilluminata_J ne sai qualcosa? Mi sa che non ricordi ma va bene così.
Scusate se ci ho messo tanto a pubblicare ma non è un buon momento per me, farò la parte 2, forse smut.
I capitoli speciali non sono ancora finiti~

Can vampires love? || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora