Il lupo e il peccato [Meliodas X Reader]

Capitolo 7: piccoli legami nascono

[Revisionato il 29/01/2022]

(T/n) Pov's

"Hmm, non che io mi fidi tanto di te..." indietreggiai un po' scettica.
"Oh suvvia tranquilla. Forse è la terza volta che te lo ripeto. Non è nulla che non abbia già visto, e toccato." sussurrò l'ultima parte, quasi a volerlo nascondere, tuttavia io sentì forte e chiaro. "TU CO-?!" Gli urlai contro ma neanche riuscì a finire la frase, che mi tappò la bocca con una mano facendo segno con l'altra di far silenzio.
Dopo tutto non mi ero accorta che anche questa giornata era finita, infatti il sole stava ormai calando lasciando spazio ad un'altra notte piena di buio e misteri, ma anche di fantastiche stelle e silenzi.
Io annuì facendogli capite che non avrei urlato, al che lui tolse la mano.
"Bene! Ora che è tutto risolto, passiamo a cambiare i bendaggi!" Annunciò entusiasta Meliodas.

"Prima di tutto non hai risolto e chiarito un bel niente. Io pretendo delle risposte dopo, e secondo, per quanto ancora durerà questa storia dei bendaggi?" Domandai al nano di fronte a me.
"Beh, non ho ancora effettivamente controllato la ferita, ma tecnicamente se sta reagendo bene, questo bendaggio con qualche piccolo unguento, dovrebbero bastare a far cominciare il processo di cicatrizzazione." Rifletté lui con un tono stranamente troppo calmo.
"Hmm capisco. Bene, dove mi sistemo ed in quale posizione per far sì che, sfortunatamente, tu mi medichi?" Domandai con tono scherzoso al nanetto.
"Hey! Non è affatto carino-" sbuffò fingendosi offeso e, dirigendosi verso il bagno per prendere l'occorrente, aggiunse "-e comunque siediti o stenditi sul letto, come ti è più comodo." E sparì definitivamente dentro il bagno.

Credo proprio che mi siederò, sia perché poi fasciarmi da sdraiata sarebbe un bel problema, sia perché semplicemente non voglio infastidirlo più di quanto non l'abbia già fatto. Pensai dirigendomi verso il letto sedendomici poi sopra.
"Bene, vedo che ti sei già sistemata." mi disse Meliodas rientrando nella stanza.
"No sai com'è se vuoi posso anche stare anche in piedi. Anzi no, ora mi stendo proprio così da impedirti di agire con facilità!" Lo canzonai io con finta ironia.
"Beh, tecnicamente se stai in piedi mi permetteresti di vedere di più oltre che sotto la maglia, invece se ti metti sdraiata... beh non ti do la certezza che starò fermo o con le mani in mano" continuò lui avvicinandosi. "Quindi scegli tu." Concluse davanti alla mia faccia.

"Crazie, ma anche no crazie. Preferisco starmene seduta. E se non vuoi ritrovarti uno spuntone di ghiaccio in mezzo alla fronte, tieni le mani a posto." Risposi io sorridendo sadicamente, spostandomi poi leggermente per fagli spazio, dove lui in seguito poggiò i medicinali.

"Wow, quanto siamo aggressivi!" mi sfotté lui, avvicinandosi per alzarmi la maglia.
"Non giocare col fuoco, perché ti potresti bruciare." Ribattei leggermente irritata.
"Ah davvero? Non eri per caso una mezzo sangue di lupo delle nevi, nonché anche probabilmente l'ultima erede dei 'Cacciatori dei Ghiacci'?
Non dirmi che sai anche controllare il fuoco ora!" ridacchiò, fermandosi aspettando una mia reazione alla battuta appena fatta.
"Oh mamma... Istas! Ghiaccio tempesta!*" ordinai, e poco dopo vidi formarsi tanti piccoli frammenti ghiacciati attorno a Meliodas. Ma come essi scattarono verso l'obbiettivo, prontamente lui li distrusse velocemente con la sua 'spada'.
"Molto bello, davvero molto brava! Non pensavo potessi usare questi poteri anche senza trasformarti. Però ci vorrà molto di più per far male ad uno come me!" Si pavoneggiò, mentre metteva la spada a posto e finalmente mi tolse la maglia, per cominciare a medicarmi.
"Beh si, posso farlo, in quantità e potenza minore, però posso. E soprattutto, cerca di far piano con la ferita ok?" Chiesi stringendo leggermente i denti per il dolore.
"Si sì, sta tranquilla." mi rispose, togliendomi delicatamente le bende ormai inutilizzabili iniziando poi a medicarmi con discreta cura e attenzione, sotto il mio sguardo vigile ma con le guance che andavano a fuoco.