la mia notte

236 36 16
                                    

mi manchi, jisung

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

mi manchi, jisung.
è solo un sogno, minho.

cerco un punto di contatto: la tua pelle.
dove sei? dove sei? mi giro da tutte le parti, il cuscino umido, la mia guancia vi si appiccica, i capelli incollati alle tempie, le lenzuola ridotte a stracci freddi di solitudine.
non sei qui. cosa significa, che non ci sei? non è possibile che tu non sia qui. dove sei?
cerco la tua ombra, rallento il respiro per provare a sentire il tuo, flebile e addormentato, annullo il mio fiato per tentare di udire ol tuo. ma non trovo niente, le mie orecchie percepiscono solo il più vacuo del vuoto, la stanza è silente e le tenebre mi inghiottono.
la mia mente vaga, i pensieri vanno, vengono e si affollano, oh traditori, il mio corpo non può comprendere. il mio corpo ti cerca, ti vorrebbe, il mio corpo ribalta casa e a poco a poco si arrende all'idea che tu non sei qua, l'idea che di te, non è rimasto più nemmeno un debole sospiro. sei tra la vecchia e triste carta da parati che quasi si stacca dal muro, sei pure fra quelli, fra i muri rotti di questa casa. sei fra gli angoli impolverati, e fra il parquet rialzato a causa di tutti i bicchieri d'acqua che ci abbiamo rovesciato sopra, distratti, e sei fra le mensole coi libri. sei ovunque, in questa casa, maledetta prigione di vetro, e nella mia mente abiti e governi sopra a tutto il chaos.
il mio corpo vorrebbe per un attimo dimenticarsi, annullarsi nel tuo calore, il mio corpo reclama qualche istante di serenità. il mio corpo si vuole rassegnare alla tua assenza. eppure si gira, gira e rigira fra quelle rotte lenzuola sudice e biancastre, sperando di trovare la tua piccola mano calda a stringere le mie ancora sudate a causa dell'incubo, incubo in cui tu eri andato via da me, incubo che la mia realtà è diventata senza di te. ma mi sveglio, e tu non ci sei. non sei al mio fianco ad accarezzarmi la schiena e a dirmi che era solo un brutto sogno, con la tua voce di miele, con le tue parole ancor più dolci di quel nettare. non ci sei, a fare da scudo ai miei demoni, oh jisung, mio dolce e fragile jisung. no? dovrei togliere quel mio? non lo sei più, vero? forse mai lo sei stato. forse te l'ho sempre solo imposto. oh, han jisung. dolce, fragile creatura divina. mi hai aperto le porte del paradiso e mi hai accolto, a pezzi, fra le tue mani di seta.

è notte, le quattro di mattina dipingono il cielo di nero, il buio, cattivo e spregevole, avvolge il mio corpo freddo e sudato e ti cerco ancora fra le piaghe del silenzio.
cerco le tue labbra. labbra piccole e sottili, avevano la capacità di farmi sciogliere e rabbrividire con le parole che uscivano da esse, sempre colanti di miele e zucchero squagliato. leggere, cerco ancora il sapore di esse sulla mia pelle, così morbide, e dolci, e quasi di nuovo mi disciolgo fra i ricordi. quasi, mi sembri reale. ma non ci sei. mi viene da piangere, le lacrime fanno a pugni con gli occhi ancora mezzi addormentati, ma non ho intenzione di farle vincere. non se tu non sei qua ad accarezzarmi le guance fradice, non se devo lottare contro l'amarezza dell'asciugarsi le lacrime da soli.
cerco le tue mani, sottili, appena ruvide a causa di tutte quelle ore passate a scrivere testi e pizzicare le corde della tua amata chitarra acustica. stringo le lenzuola fra le dita, ma tu dove sei? questo letto è troppo grande, è vuoto, mi sembra di precipitare ad ogni respiro, cazzo, io ci sono ancora? non percepisco niente, questo materasso mi pare duro come il marmo freddo. sembro un pazzo, da fuori, a cercare qualcosa che mai mi sarà ridato in dietro.
cerco il tuo profumo, invano. ma riesco a sentire solo l'odore acre del sudore, della mia maglietta appiccicata al busto ed il cuscino bollente. sento l'odore della notte, fuori dalla finestra aperta. che stupido, sono. fuori ci saranno al massimo dieci grati, ma io sento troppo, troppo caldo e questo maledetto letto non aiuta. dove sei, dove sei, jisung?
non è rimasta più nemmeno una goccia della tua fragranza vanigliata, e la maglietta che avevi dimenticato sul pavimento prima di andartene, l'ho stretta così tanto nei miei incubi che oramai pure quella sa solo di sudore e lacrime e sangue. oh jisung, ho ridotto prima te a brandelli, ho fatto della tua anima uno straccio, e adesso non ho più niente.
mi manchi, mi manchi, mi manchi dannatamente tanto e non ho il diritto di sentire la tua lacerante mancanza.
non ho il diritto, di ricordare la tua pelle bollente al contatto con la mia gelida, e i sorrisi che mi hai inciso sotto ad essa per riscaldarla dai brividi.

adesso sono le quattro e quaranta due, ho passato quasi un'ora a cercare frammenti di te fra lenzuola che da giorni conoscono solo urla e cuori infranti. non voglio addormentarmi. voglio rivivere il ricordo di te sulla mia pelle, e stringere i momenti passati insieme fra le braccia dei miei pensieri.
la notte, questa notte, mi sembra infinitamente lunga ed infinitamente triste, da quando non posso più stringere il tuo piccolo corpo per annullare i miei pensieri. oh, jisung, hai fatto bene ad andartene. sono un mostro. ma torna qui! non lo vedi, jisungie, amore mio, che ho bisogno di te? guardami! dove sei?

oh jisung, mi hai spezzato il cuore, ed io ho frantumato il tuo. ma lo sai, no? non c'è un minuto da perdere, quando un cuore si spezza, e se anche si è spezzato da tanto tempo, ogni volta è nuova, se si è spezzato davvero. il dolore quasi s'indigna, contro l'amore, perché è tanto infiammato! perché vanno di pari passo, il dolore, l'amore e se vogliamo esagerare anche l'odio. ed io ti amo, jisung, ti amo, ti amo, ti amo ed il mio cuore è ridotto a stracci. ma se sei tu, allora va bene, se sei tu a spaccarmi le vertebre e le arterie, allora ti prego, fallo, purché i tuoi baci siano sempre cerotti sulle mie ferite. questa notte è la più dolorosa di tutte, e tu dove sei? maledetto, come posso biasimarti? dio, mi odio!

ti odio, lee minho, guardati! un fantasma divorato dai propri demoni. mi fai pena!

la mia notte è lunga, lunga, lunga.
la mia notte ha paura che il giorno non appaia più, eppure allo stesso tempo teme la sua apparizione, perché il giorno è un momento artificiale in cui ogni ora vale il doppio e senza di te nessun momento è veramente vissuto.
la mia notte mi osserva, il suo sguardo è malizioso e si insinua in ogni cosa.
la mia notte vorrebbe che tu fossi qui, al mio fianco, per insinuarsi anche dentro di te con gentilezza.
la mia notte ti aspetta, il mio corpo ti attende, la mente ti desidera.
la mia notte vorrebbe che tu riposassi nell'incavo della mia spalla e che io riposassi nell'incavo della tua, jisung.
la mia notte vorrebbe vedere i nostri corpi uniti, sprofondati l'uno nell'altro, vorrebbe vedermi mentre ti bacio le spalle e ti tratto con gentilezza, vorrebbe vedere il tuo viso in pace.
la mia notte vorrebbe tenere fra le mani ogni spasmo, ogni brivido.
la mia notte, egoista, diventerebbe dolce e piano ci cullerebbe.

la mia notte si lamenta in solitudine al dolce ricordo di te, della tua voce, delle tue dita a pizzicare quelle corde.

la mia notte è lunga, lunga, lunga, e non ha mai fine.

perdo la testa, la notte con me, non posso allontanare la tua immagine dai miei desideri, lei non può dissipare il tuo ricordo da me.
sta morendo, perché non sei qui e mi uccide. oh jisung.
ti cerco, continuamente. non posso sopportare l'idea di strade o di qualsiasi geografia a dividerci, non posso, non posso, non posso.
il mio corpo diventa pazzo di dolore, a non poter distinguere la tua sagoma o la tua ombra fra le braccia del buio.
il mio corpo vorrebbe stringerti nel sonno, il mio corpo vorrebbe vivere un sogno sereno e stringere la tua piccola figura al mio petto, lo sentivi il mio cuore, jisung? io non lo sento più.
la mia notte urla e si strappa il viso, si incontra col proprio silenzio, ed il tuo corpo resta introvabile.

mi manchi, tanto, le tue parole, il tuo colore.

tra poco si leverà il sole.

io 🤝 scrivere cose depresse che non piacciono a nessuno

ho scritto questa cosa sta notte ee niente, spero vi sia piaciuta.
ily☁️

insomnia ; minsungWhere stories live. Discover now