Rientrammo a casa ridendo come due sceme. Ci eravamo divertite un mondo con la corsa e commentavamo le nostre performance.
-Prima o poi ti straccero'!-
-Certo. Continua a sognare!-
Claus ci aspettò in cima alle scale, sfoggiando il suo sguardo austero e dorato -finalmente siete a casa-
Sia io che Alina sospirammo quando lo vedemmo col suo solito cipiglio severo. Molto probabilmente ci sarebbe toccata l'ennesima ramanzina.
- Alina, quante volte devo ripeterti di essere più formale con la signorina? - la rimproverò Claus - comunque vai a cambiarti, il lavoro ti sta aspettando -
Alina sospirò -si, padre- e mi aggiunse sottovoce - la pacchia è finita - sbuffando mentre sali' su per le scale.
-Claus - feci alzando gli occhi al cielo - per favore, Alina è la mia migliore amica. Non voglio che sia formale con me! Mi metterebbe a disagio-
Claus mi lanciò un'occhiata severa -mi dispiace signorina Luna, ma il nostro rango ci impone un certo atteggiamento -
Sospirai di nuovo, con Claus non si puteva ragionare. Nemmeno Drake ci riusciva.
Salii su per le scale mentre le varie cameriere iniziarono a chiudere le tende alle finestre, una precauzione necessaria per la mia momentanea situazione. Fuori stava iniziando l'alba e il sole per me era estremamente dannoso.
Sbuffai alla vista di quelle tende chiuse, non mi piaceva vivere come un pipistrello anche se era un fastidio necessario.
Quando aprii la porta in camera mia, un dolce e familiare profumo mi accolse dolcemente. Era un odore molto buono e particolare di cui non ero in grado di associargli un nome, con un delicato retrogusto di rose. Appena lo sentii mi aprii in un sorriso, annunciandomi la sua presenza ancora prima di vederlo.
Drake mi stava aspettando in camera mia, beatamente sdraiato sul letto. Indossava i suoi soliti pantaloni eleganti bianchi e una camicia nera che tenne totalmente sbottonata, mettendo in risalto il suo torace perfetto e muscoloso.
Sembrava l'incarnazione del relax.
Sentii il corpo percorso da piccole scosse elettriche mentre il calore mi attanaglio' le parti basse; se non fosse per il fatto che il mio cuore non batteva più, a quest'ora sarei andata in tachicardia.
Con un rapido movimento, mi ritrovai il suo viso vicino al mio.
-Come è andato il tour? - mi chiese dolcemente lui.
Lo abbracciai, godendomi il tepore delle sue braccia su di me -non è andata male, è che non posso fare a meno di pensare a mia madre. Chissà che fine ha fatto... -
- Se vuoi posso sguinzagliare le mie creature per cercarla - mi propose lui all'orecchio.
- Non serve... - sussurai cercando di mantenere il controllo. Il suo respiro mi stava solleticando la pelle e mi creo' una specie di formicolio piacevole. In quel momento pensavo solo alle sue mani su di me, al suo corpo sopra il mio, ai suoi baci e alle sue spinte sul mio bacino...
- Ti vedo distratta - sussurrò lui compiaciuto mentre mi dava dei leggeri baci lungo il collo - a cosa stai pensando? -
- A... a niente... - ansimai.
- Sicura? - mi domandò guardandomi con i suoi splendidi occhi di ghiaccio, sicuro che gli stessi mentendo. Sapeva bene l'effetto che aveva su di me e ne era orgoglioso.
Il cervello si scollego' del tutto, dando sfogo agli impulsi che avevo in quel momento. Mi fiondai su di lui, baciandolo con passione.
Sentii Drake ridacchiare - non pensavi a niente eh?-
Lo zittii premendo ermeticamente le mie labbra sulle sue, beandomi del suo respiro. Drake mi strinse forte a sé, rispondendo al bacio con ugual trasporto, mentre io iniziai a spogliarlo. Finimmo a letto nel giro di pochi secondi.
Fare l'amore con lui era un'emozione estatica, la più bella in assoluta. Ogni sensazione era più amplificata: i baci, il tocco delle sue carezze, tutto. Non ne avevo mai abbastanza di lui, così come Drake. Anche per lui era lo stesso. Lo vedevo dal modo in cui mi stringeva, da come mi faceva sua o come pronunciava il mio nome mentre mi prendeva.
Restammo abbracciati per un po' a letto, godendoci le coccole. Passai un dito lungo il petto roccioso di Drake, provocandogli dei piccoli gemiti. Il suo corpo era assurdamente perfetto, dai pettorali e gli addominali scolpiti sulla sua pelle chiara. Ancora non riuscivo a capacitarmi che una simile meraviglia fosse mia.
Lo osservai per un po', se ne stava tranquillo a occhi chiusi giocherellando con i miei capelli.
Chissà a cosa stava pensando... a volte, quando il pessimismo prendeva il sopravvento, temevo che ripensasse a Lucy, a ciò che è stato costretto a fare.
Una volta ucciso Vadislao, mentre ero priva di sensi, Drake l'ha uccisa con le sue mani poiché era diventata una marionetta di Tsunade, facendo in modo tale che la nekomata non potesse più riportarla in vita e disturbare il suo sonno eterno. Ha bruciato il suo corpo e messo le ceneri in un'urna d'argento situata in salone.
Chissà quanto ci stava soffrendo, non doveva essere facile uccidere la donna che una volta amavi con tutto te stesso. In compenso si era aperto molto di più con me e si era fatto estremamente coccoloso. Una conseguenza della mia fuga e della mia breve permanenza da Vadislao. Quell'esperienza gli era stata utile per far finalmente chiarezza sui suoi sentimenti, avvicinandolo a me. Una cosa che non mi dispiaceva affatto.
- A cosa stai pensando? - mi domandò tenendo gli occhi chiusi, riportandomi alla realtà.
- Niente di particolare - mentii con un sorriso - solo che ormai sono totalmente schiava dei miei impulsi sessuali -
Drake ridacchio' - è assolutamente normale i primi tempi, soprattutto se stai con la persona che ami. Io ci sono già passato a suo tempo e ancora adesso fatico a controllarmi, soprattutto ora che non devo più fare attenzione-
- Ci sei passato con lei, vero? - domandai senza pronunciare il suo nome.
- Eh si... - mi spiegò lui mentre un leggero velo di tristezza velo' il suo sguardo - con lei mi sono dovuto trattenere parecchio, proprio come ho fatto con te quando lo abbiamo fatto la prima volta, e per quanto fosse bellissimo mi sembrava di impazzire non poter usare tutta la mia foga. Durante la prestazione tendiamo a "distrarci" e a non dosare la propria forza, per cui fai presto a rompere delle ossa per sbaglio o a uccidere. Te lo dico per esperienza -
- Sembra molto dura - commentai impressionata.
- Abbastanza - confermo' Drake ricominciando a baciarmi -ma adesso non devo più trattenermi con la paura di farti del male, posso scatenarmi come voglio e questo mi rende ancora più dipendente da te-
Ridacchiai, ricambiando il bacio. Poi mi bloccai.
- Come "per esperienza"? - ripetei con voce stridula -ti...ti sei portato a letto alte ragazze prima di Lucy?-
- Nei miei primi secoli di vita - mi raccontò lui quasi divertito - io e Vadislao ci divertivamo ad andare a letto con le ragazze umane. Erano delle sconosciute e non ci facevamo problemi. Non sai quante ne sono morte... ormai ho perso il conto. Non che da umano fossi un verginello, anche all'epoca mi ero dato da fare. Nel mio castello e nei dintorni ero molto noto per la mia bellezza e la mia passione per le belle donne. Non mi stupirebbe se avessi lasciato a giro dei discendenti prima di diventare un vampiro- aggiunse con una risata, chiaramente divertito a quel pensiero.
Io invece non mi divertivo. Non mi piaceva l'idea che lui in passato fosse andato con altre donne. A quel pensiero mi innervosii.
Drake ridacchio' - sei gelosa? -
- no - risposi imbronciata.
Drake mi strinse a sé - sei troppo carina quando fai così -
- Va' al diavolo - sboffonchiai cercando di scostarmi da lui, ma Drake mi fece rotolare sotto il suo corpo, guardandomi dritta negli occhi.
-Solo se verrai con me- mormorò sulla mia bocca, riprendendo a baciarmi mentre le sue mani ricominciarono a percorrermi lungo il corpo, irradiandomi con quel calore così fastidioso e carico di desiderio per lui.
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Il requiem del vampiro
VampireDopo un mese dalla sua trasformazione, Luna cerca di adattarsi alla sua nuova vita. Ogni sensazione e percezione è più amplificata e Drake l'aiuta a familiarizzare con le sue nuove capacità. Mentre Kaguya e Tsunade meditano vendetta, un nuovo peric...