A beautiful disaster

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"John abbiamo un caso!" Urlò Sherlock euforico aprendo di scatto la porta della camera di John senza bussare, come sempre

"Mi dispiace ma stavolta dovrai cavartela da solo" Rispose il biondo alzando le spalle

Sherlock a quel punto lo fulminò con lo sguardo, odiava essere piantato in asso, e soprattutto odiava quella particolare causa per cui il suo Dottore lo stava liquidando. Ormai conosceva quello sguardo

"Appuntamento con chi stavolta?" Domandò con un punto di disgusto nella voce

"Grazie per essere così felice per me!" Ribattè John irritato "Comunque si chiama Mary, andiamo a cena stasera"

Il moro alzò gli occhi al cielo mordendosi la lingua "Meraviglioso! Divertiti!" borbottò per poi chiudere con un tonfo la porta della stanza di John e dirigersi verso il salotto per prendere cappotto e sciarpa.

Uscì senza nemmeno salutare, era furioso. 

Non accettava di essere piantato in asso per una donna, non accettava che John uscisse con loro invece che stare con lui

-Geloso?- domandò quella vocetta irritante dentro la sua testa

Sherlock scosse la testa per scacciare quel pensiero. Geloso? Lui? Non era di certo il tipo per quel genere di stupidi sentimenti

"Sentimenti" Sussurrò quasi senza neanche accorgersene prima di salire sul taxi che lo avrebbe portato sul luogo del delitto.

Diede un ultima occhiata al 221b di Baker Street e partì...

John nel frattempo rimase nella sua stanza fino a un ora prima dell'appuntamento. Poi si vestì con gli abiti più eleganti che aveva e uscì anche lui di casa per andare a prendere Mary.

Era una donna dai capelli corti, biondi e dallo sguardo misterioso. Non appena si incontrarono si scambiarono un bacio sulla guancia per poi dirigersi verso il ristorante.

Una volta ordinato Mary iniziò a parlare di se e della sua vita. John ascoltò fino ad un certo punto, poi estrasse senza farsi vedere il cellulare dalla tasca e controllò i messaggi: nulla.

Perché Sherlock non gli aveva scritto nulla sul caso? Perché lo stava ignorando completamente? Ma la domanda che più lo tormentava era 'Perché questa cosa gli dava così fastidio?'

Si sentì una morsa allo stomaco, strinse i pugni e tenne lo sguardo basso

"John? Mi stai ascoltando?" Chiese ad un certo punto Mary riportandolo alla realtà

"Oh... Perdonami" Balbettò il biondo imbarazzato

"Se hai qualche problema e vuoi parlarne io sono qui" Disse Mary sorridendo

John la guardò teneramente. La osservò per qualche secondo e solo in quel momento si rese conto di non provare assolutamente nulla. Mary era una donna fantastica, senza ombra di dubbio, ma gli mancava qualcosa. Qualcosa che inizialmente non capiva cosa fosse, ma che ora piano piano gli stava venendo in mente.

Stando li con lei in quel momento si sentì in colpa, sentiva che la stava prendendo in giro. Eppure nel pomeriggio era così felice di incontrarla...

"Sherlock" Sussurrò John sorridendo e abbassando di nuovo lo sguardo

"Cosa?" Chiese Mary inclinando la testa

A quel punto John si alzò di scatto e prese la giacca "Mi dispiace, ho sbagliato... tutto"

"Che significa? Dove vai?"

Sherlock and Jhonlock in pillsWhere stories live. Discover now