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Michael
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Nessuno sa il perché Michael ha iniziato ad odiare la Corea.

È successo tanto tempo fa.
Quando la famiglia Jean si trasferì in America per trovare lavoro.

Il signore Jean voleva realizzare il sogno di diventare un attore ed è venuto in America per tentare la fortuna. Il suo viaggio viene affrontato dalla sua famiglia: la sua amata moglie e il suo adorato figlio.

Michael era felice di cambiare casa e andare a vivere in un altro paese lo emozionava.

La Corea non gli è mai piaciuta, ma di più non gli piacevano i Coreani. I suoi amici di classe lo prendevano in giro per la voglia che aveva sulla guancia sinistra. Lui era un bambino pauroso, timido e non aveva la forza di affrontare i suoi coetanei.

Per molto tempo si nascondeva dietro un sorriso falso, mentre i suoi amici ridevano della sua voglia.

Quando sentì i suoi genitori discutere di un possibile trasferimento, il piccolo Michael iniziò a saltare sul suo letto, era talmente eccitato che il letto si ruppe, ma nessuno lo seppe.

Da quella sera passarono alcuni mesi e più la data del trasferimento si avvicinava, più Michael era felice.

Una volta arrivato in America, iniziò subito a fare amicizia con i suoi coetanei, raccontava di lui, della sua famiglia e del suo paese d'origine ma nessuno sapeva realmente che Michael fosse coreano.
Imparò subito a non pronunciare l'accento coreano e i suoi coetanei credevano ai suoi racconti.

Passò un altro anno e la mamma di Michael era di nuovo incinta, di un altro maschietto.

Michael era felicissimo, iniziò a sistemare la sua piccola camera. Fece montare la culla nella sua stanza, voleva a tutti i costi che il suo fratellino stesse vicino a lui.

Il 21 marzo, Michael divenne il fratello maggiore ed era felicissimo, finalmente non era più solo in casa: si era scocciato di fare i biscotti con la mamma ogni fine settimana, voleva un amico in casa e la mamma se ne accorse.

Passarono cosi quattro anni dopo quel 21 marzo. Quel giorno Michael decise di passare la giornata in bici con i suoi amici ma non disse niente al suo fratellino Josh.

Josh lo vide andar via e, pensando che se ne fosse solo dimenticato di chiamarlo, lo iniziò a seguire con la sua bicicletta rossa e nuova di zecca.
Pedalava e lo chiamava, ma lui non rispondeva.

Fin quando, all'improvviso si fermó in mezzo alla strada, lasciò la sua bici nel fango. La bici si ruppe, ma in quel momento a Michael non importava granché della bici.

-Hyung - lo chiamò Josh.

Solo quando Michael avanzò verso di lui con uno sguardo pieno di rabbia e i pugni stretti, tanto che le sue nocche diventarono bianche, capì che non doveva chiamarlo così.

-Ma come ti ha chiamato? - gli chiese un suo amico, ma lui non ne fece caso.
Si avvicinò un altro po' a suo fratello, tanto da farlo intimorire, lo guardò negli occhi e con un gesto veloce lo spinse a terra dalla bici rossa.

Michael continuó a pedalare lungo la via, non si girò a guardare suo fratello.

Il piccolo Josh rimase a guardarlo scomparire nel viale alberato, poi si alzó e ritornò a casa trascinando la bici di suo fratello maggiore.
Una volta arrivato a casa si prese la responsabilità di aver rotto la bici.

Da quel giorno Michael odiò Josh.


Hyung è un soprannome che usano i fratelli minori per chiamare i fratelli maggiori in Corea.

Un solo giornoΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα