"4 years" ~ Kim Seokjin

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Si ricordava tutto di quei meravigliosi quattro anni passati insieme. Ogni momento era impresso nella mente di Seokjin come un tatuaggio sulla pelle, come le parole di un libro stampate nero su bianco.

Aveva ben a mente le sensazioni provate la prima volta che si sono incontrati: quegli occhi profondi non se li sarebbe dimenticati di certo, gli stessi occhi che gli permettevano di capire il suo stato d'animo in un baleno senza bisogno di parole.

Era dolce, d'animo sensibile e non si faceva di certo problemi a parlare di argomenti seri, anche piuttosto delicati, dimostrando di saperne molto di più rispetto ai suoi coetanei.

Difficilmente litigavano ed era in quei momenti che Seokjin provava una strana sensazione al petto, quasi avesse paura di perdere tutto.

Non capì subito i suoi amici che gli facevano notare che quando i loro sguardi si incrociavano, lui staccava la spina e si concentrava solo sulle sue labbra, ammirandole nella speranza di appropiarsene. Pensava lo stessero prendendo in giro, come fanno tutti gli amici dopotutto.

Non passò tanto tempo quando si accorse che quelle parole fossero effettivamente vere. Iniziò ad esserne geloso quando la vedeva insieme ad altri ragazzi, immaginandosi di essere al loro posto, per poter avere l'onore di poterla guardare da vicino.

In un impeto di coraggio le chiese di uscire, organizzando tutto nei minimi dettagli, e rimase piacevolmente stupito quando accettò di buon grado l'invito.

Cenarono in un piccolo ristorante e passarono la serata chiacchierando del più e del meno, fino a quando la ragazza non ricevette un messaggio e scappò dal locale in lacrime. Il ragazzo si alzò in fretta, pagò il tutto e la seguì fuori, ma di lei non c'era più traccia.
Provò a chiamarla innumerevoli volte e le inviò altrettanti, ma non ricevette risposta.

Passò un giorno, due giorni, tre giorni e di lei neanche l'ombra. Nemmeno le sue amiche sapevano molto, oppure facevano finta di ignorare le risposte alle sue domande. Per quei giorni non aveva fatto altro che tormentarsi se fosse successo qualcosa di grave oppure se avesse fatto qualcosa che l'avesse ferita.

Una settimana era ormai passata quando Seokjin la vide rientrare dal portone della scuola, venendo immediatamente accerchiata dalle compagne di classe pronte a spettacolare sulla sua assenza.
Per non interromperla, decise di inviarle un messaggio chiedendole di incontrarsi, dopo le lezioni, al parco poco distante dall'istituto, ottenendo una risposta positiva.

Non era molto che aspettava quando vide la sua figura in lontananza. Si sedette vicino a lui e rimasero in silenzio. Nessuno dei due fiatava, godendosi l'uno la presenza dell'altra.

«Mia sorella è morta a causa di un tumore e i medici mi hanno detto che sono un soggetto ad altissimo rischio. Mi hanno dato quattro anni prima che mi ammali e faccia la sua stessa fine. È per quello che sono scappata l'altra sera, avevo appena ricevuto la notizia» si fermò a prendere fiato. «Sono anni che mi fanno esami su esami in attesa di vedere qualche peggioramento e sono tremendamente stanca. Aiutami a vivere, ti prego»

Da quel giorno non si separarono più e furono l'uno la roccia dell'altra: c'erano sempre per sostenersi nei momenti bui e rallegrarsi in tanti altri, iniziarono a conoscersi meglio di chiunque altro, rendendo sufficiente uno sguardo per capirsi.

La fine della scuola arrivò velocemente ed entrambi diplomati iniziarono finalmente a vivere.

Con i loro risparmi riuscirono a comprare un piccolo appartamento fuori città e con il passare del tempo diventarono l'uno la prima volta dell'altra: la prima gita fatta in autonomia, la prima multa per l'eccesso di velocità a causa di una canzone passata in radio, la prima volta sotto le coperte, cercandosi e tastandosi con mani ancora inesperte ma piene di amore e affetto reciproco.

Poi accadde l'inevitabile.

Stavano cucinando e canticchiando allegramente, quando un tonfo distrasse Seokjin, rischiando di bruciarsi con il fornello a causa della vista del corpo privo di sensi della ragazza che amava e che ora ama più di se stesso.

Cercava di concentrarsi sulla strada scacciando le lacrime mentre teneva le dita strette al volante in direzione dell'ospedale, voltandosi di tanto in tanto per percepire segni di vita, ma il suo volto rimaneva sempre pallido come un cadavere.

Venne portata via su una barella e per quelli che parvero giorni, il ragazzo moro con il volto distrutto dal pianto rimase a fissare il muro del corridoio del pronto soccorso fino a quando un infermiera gli si avvicinò per portargli sue notizie.

«Abbiamo visitato la sua ragazza e congratulazioni, tra cinque mesi sarete genitori di una bellissima femminuccia»

In quel momento si fece tutto ovattato e gli unici rumori che riusciva a sentire erano quelli dei suoi passi che lo stavano portando alla sua stanza. Appena la vide ricominciò a piangere, con la differenza che questa volta erano lacrime di gioia a riempirgli gli occhi e solcargli le guance.

Come previsto dai medici, cinque mesi dopo, alla fine di un lungo travaglio, nacque una meravigliosa bambina che decisero di chiamare Yoora.

Poco dopo organizzarono un matrimonio lampo, per non perdere tempo e iniziare a vivere subito come una vera e propria famiglia.

Yoora cresceva ed era l'orgoglio più grande di entrambi i genitori, vedere il frutto del loro amore li riempiva di gioia immensa, nonostante fossero entrambi molto giovani.

Certo, le critiche non mancavano, tante persone li giudicavano male per aver avuto una figlia a poco più di vent'anni, ma a loro non importava, se ne fregavano e continuavano ad essere una splendida famiglia, Seokjin, y/n e Yoora.

Seokjin stava tenendo la piccola che aveva da poco compiuto due anni, ammirando il volto giovane e splendende di sua moglie, le bació la fronte e posò la fotografia di fianco al nuovo mazzo di fiori, allontanandosi dal cimitero a passo lento.





«Io, Kim Seokjin, prendo te y/n come mia legittima sposa e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia per tutti i giorni della mia vita»






~~~~~
Ciao a tutti/e!
Questa è la prima one shot di questa nuova raccolta con protagonista Kim Seokjin.

Come vi è sembrata? (Ammetto che quando l'ho scritta ero parecchio triste e per sfogarmi ho scritto qualcosa di altrettanto triste. Non sono malata, non ho tumori, ma il mio stato d'animo in quel momento non era dei migliori quindi ho buttato giù quello che mi sentivo. Ultima cosa, si ho pianto scrivendola)

La vostra sola ed unica,
June♡

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⏰ Last updated: Sep 25, 2019 ⏰

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