40. Declarations of love

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Archer's pov

Vorrei poter dire che in questo mese sono stato bene, che ho conosciuto una nuova ragazza e sono uscito con lei, che ho veramente ripreso la vita che vivevo prima di Mission Cupid, che non ho sentito in alcun modo la mancanza di Babi.

In realtà, starei solamente mentendo.

È stato un mese difficile, in cui ho tentato in tutti i modi di non pensare a Babi, ma, puntualmente, finivo per dirigere i miei pensieri verso di lei. È stato difficile non starle accanto, cercare di non guardarla, di non andare da lei anche per dire la cosa più stupida, tornare ad essere quello che ero prima di conoscerla.

Ho sperato che lei sentisse la mia mancanza, che venisse da me, che, per quanto sia brutto pensarlo, soffrisse nello stesso modo in cui lo stavo facendo io e tornasse.

Ma, evidentemente, ho semplicemente sbagliato tutto.

Dopo Mission Cupid non è venuta a scuola per due giorni, tornando direttamente il lunedì dopo. Dentro di me ho sperato fino all'ultimo secondo della giornata scolastica che venisse a parlarmi, ma non è successo niente. È rimasta completamente impassibile, non si è mai voltata nella mia direzione, non mi ha mai degnato della sua attenzione. Non ha reagito nemmeno quando io e Kim ci siamo baciati nel corridoio, seppur dovessi fare un favore a quest'ultima.

Kim è stata veramente la migliore amica che potessi desiderare. Ammetto che all'inizio ho provato attrazione nei suoi confronti, credevo che ci potesse essere qualcosa tra noi, poi però ho capito chi realmente voglio.

È divertente come all'inizio considerassi Babi la mia amica più stretta, colei con cui avrei potuto parlare di qualsiasi cosa, che con il suo modo sboccato e schietto di dire le cose sarebbe potuta passare tranquillamente come un maschio mancato. Adesso l'unica cosa che vorrei è stare con lei, sicuramente non da amici. Con Kim, invece è avvenuto il contrario: prima attrazione, poi semplice amicizia.

Lei mi è stata accanto durante tutto questo mese, ha sopportato i miei lamenti continui e mi ha sostenuto. Più volte si è offerta volontaria per andare a parlare con Babi, ma io ho sempre detto di no per il semplice motivo che Babi odierebbe qualcuno che è stato delegato per parlare con lei e convincerla a fare qualcosa che non vuole.

E, sinceramente, anche perché vorrei evitare uno scontro tra le due. Perché Kim può sembrare una ragazza che non si accorge di nulla, che ha un carattere buono e che si fa abbindolare facilmente, ma non è niente di tutto questo. Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, sa il fatto suo e il suo modo di fare si potrebbe scontrare facilmente con il carattere di Babi.

Sospiro, riscuotendomi dai miei stessi pensieri, tornando a prestare attenzione alla lezione di matematica. Non posso dire di essere totalmente negato, all'inizio non capisco nulla dalla spiegazione, è solo quando mi metto con calma a casa e seguo ogni passaggio che riesco a capire un minimo dell'argomento. Guardo accanto a me il quaderno di Kim, pieno di appunti e attenta ad ogni cosa che sta dicendo il professore, per poi rivolgere il mio sguardo oltre, dall'altra parte della classe. La sua testa è china, la sua mano si muove frenetica e sono sicuro che ha le sopracciglia aggrottate per la concentrazione. Johnny cerca di guardare con la coda dell'occhio cosa sta combinando su quel foglio, ma lei sembra non accorgersene. Lui, però, nota il mio sguardo su di lei e sorride piano. Le tira una gomitata e Babi alza subito la testa, voltandosi verso il suo amico. Io giro lo sguardo, non volendo essere beccato da lei stessa a guardarla.

Quel poco tempo che ho passato ad osservarla, ho notato i capelli di un colore diverso: castani. So che ha cambiato diverse volte il colore e ammetto che l'ultimo che aveva le stava veramente bene, ma vederla con quello naturale... è come se vedessi la vera Babi, com'è sempre stata.

Mission CupidWhere stories live. Discover now