#25 The Maze

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Avete presente i film dell'orrore?
Quelli ambientati al crepuscolo, quando il cielo è color sangue e l'aria fredda ti soffia sul collo, facendoti rabbrividire.
Ma per cosa davvero rabbrividisci? Per il freddo? Certamente.
Ma cos'altro? La sensazione che qualcuno ti guarda, ti segue. Studia ogni tuo movimento, attendendo il momento giusto per aggredirti. Saltarti alle spalle, strapparti pelle e carne.
Quelle cose aspettano solo di divorarti gli organi, la carne. Ma non tutti.
Alcuni vogliono semplicemente vedere che tu, con le tue stesse mani, ti distruggi da solo, sacrificando per qualcuno che non ti darà mai niente.

Le strade erano sgombre, ovviamente
Disseminate da detriti e carcasse di auto.
Qua e là, però, si potevano scorgere delle macchie piuttosto sinistre. Sul terreno, ma anche sulle mura degli edifici. Un liquido ormai secco, color bordeaux. Sangue.
Una lieve nebbia argentea, aleggiava all'altezza delle loro caviglie.
Lloyd guidava la testa del gruppo, mentre Ronin, chiudeva la coda. Stringeva in mano la katana, accarezzandone l'elsa con il pollice.
"Sai dove andare, Lloyd?" Domandò Jay, terrorizzato, tremando. Il prescelto verde deglutì e si fermò. "No.- Ammise, voltandosi verso di loro. -So che si trovano in quella Torre. Ma non so come fare. Non ho un piano e non ho idea di come procedere."
Ronin gli si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla. "Non devi fare tutto da solo.- Disse serio - Siamo venuti con te per fare un lavoro di squadra. Dobbiamo lavorare assieme!"
Prese un profondo respiro e riprese: "Quando...quando ero...lì dentro. Quando Nadakhan, faceva...quello che faceva, li ho sentiti parlare di...un passaggio, un condotto credo, che porta al labirinto di cui parlava Acronix."

"Hanno parlato di cosa si trova lì dentro?"
"Sì, sì certo che ne hanno parlato...e lo hanno testato."
"Testato? Cosa..."
"Su di me...volevano assicurarsi che funzionasse."

Il respiro del ladro si era fatto veloce, irregolare, continuava a deglutire a vuoto. "Ronin, lo so che...è stato pesante, traumatico per te e mi rendo conto che...non dovrei chiederti una cosa simile. Ma sapresti...sapresti riportarci lì? In quel Labirinto?"
Il ladro dai capelli castani, annuì. "Sì, certo che vi posso portare. Ma...si entra solo dall'interno. E la porta è...è difesa da non so quante guardie. Nindroidi, Guerrieri di pietra, fantasmi...tutto. Non possiamo andare tutti."
"Non ci sono problemi, su questo.- Esordì Yoru, giocherellando con una sfera viola -Una parte di noi si fa inseguire come dei poveri cani in giro per la città, gli altri prendono quel cazzo di libro!"
Ci fu un attimo di pausa. Lo sguardo di tutti era puntato su di lei. "Avete un'idea migliore!?" Tutti scossero il capo. "Perfetto.- Esordì Jay -Mi offro per farmi inseguire."
"Anche io!" Annunciò Kai.
Ronin, Cole, Yoru e Lloyd, decisero di entrare nel labirinto, per recuperare il libro. Kai, Jay e Zane, si sarebbero fatti inseguire, da tutte le guardie agli ordini di Clouse e Valery.
Iniziarono ad urlare, lanciare sassi e, nel caso di Jay, scariche di fulmini contro la struttura, mentre il resto del gruppo, li osservava nascosti dentro ad una struttura, sbirciando dalle finestre rotte.
Passarono forse sette secondi, prima che in strada, so riversassero decine, anzi, centinaia di Nindroidi, Fantasmi, Guerrieri di Pietra, Scheletri, Serpentine e chi più ne ha più ne metta.
I tre ninja non si scambiarono nemmeno uno sguardo. Iniziarono a correre lontani dalla torre e dai loro compagni. "Andiamo!" Sibilò Ronin, scivolando verso il portone che solitamente, avevano lasciato socchiuso.
Percorsero rapidamente i corridoi, seguendo Ronin. Il ladro era scosso dai brividi. "Ronin!- L'uomo guardò Lloyd -Cosa...cosa c'è nel labirinto."

"Fisicamente parlando? Assolutamente nulla."
"Cosa vuol dire?"
"Non lo puoi toccare con mano. Devi sperare di avere una resistenza mentale tale, da non farti mandare al manicomio!" Si voltò verso gli altri tre e si guardò attorno, per assicurarsi che non arrivasse nessuno. "Ci sono sette corridoi principali, lì dentro. Ognuno ne segua uno e...buona fortuna."

"Que porta al centro?"
"N...non lo so. Io...sono andato fuori di testa dopo venti metri. E...è un incubo."
"Cosa ti succede, lì dentro."
"Spiegarlo a parole, non rende l'idea."
"A te cosa è successo!?"

Ronin abbassò la testa e si rassegnò a raccontare.

Flashback

Tre guerrieri di pietra lo trascinarono di forza, mentre Nadakhan guidava quel gruppetto macabro.
Ronin grondava sangue, dalla testa ai piedi, ma a nessuno lì dentro fregava.
"Raggiungi il centro, e ti lascerò andare.- Tuonò Nadakhan -Fermati prima, e ne pagherai il prezzo. Chiaro?"
Il ladro mormorò qualcosa, molto simile a "Non sono così scemo da fidarmi."
I guerrieri di pietra lo spintonarono verso i corridoi e attesero che prendesse una decisione. "E se mi rifiutassi?- Domandò, quasi sfidandoli -Non puoi uccidermi, le tue torture non mi smuovono e a sentire i vostri discorsi, è un incubo. Cosa mi spinge a farlo?"
Fu in quel momento che si pentì di aver parlato. Il momento esatto in cui il sibilo della sciabola del Capitano del Vascello della Sventura, fendè l'aria, scivolando lenta verso la sua gola e posandosi su una vena pulsante in rilievo. "Vuoi davvero sfidarmi, Ronin?- Domandò il Djinn, con un sorriso disgustosamente malizioso -Ti sembro persona, o meglio, Djinn che rispetta i patti? Io non penso proprio. Non sono passato alla storia per essere un benefattore o un misericordioso, ti pare?"
Il Capitano gli alzò il viso, con la lama.
"Sei davvero tutto fumo e niente arrosto, Ronin.- Sibilò molto vicino al suo orecchio -Ma in parte ha ragione. Non ti posso uccidere, quindi, parlando, stai semplicemente ritardando le tue sofferenze. Sono autorizzato a torturarti e potrei persino cavarti il solo occhio buono che ti rimane...o renderti il tuo. Devi solo desiderarlo!"

"Non lo faccio! So cosa vuoi in cambio!"
"Stammi a sentire, io non sono re dei Djinn, non posso esaudire i miei desideri, ma posso costringere qualcuno a farlo, anche se non posso desiderare la morte, posso ordinare che qualcuno desideri infiniti modi, per farti soffrire le pene dell'inferno."

Ma per tutta risposta, il ladro gli rise in faccia. "Sono già passato, per l'inferno.- Sibilò - E ci sono anche ora."
Il Djinn digrignò i denti. "Vai lì dentro, o giuro su Dio che ti strapperò ogni centimetro di pelle. Ti è chiaro il concetto?" Nadakhan esercitò maggiore pressione sulla sua gola e una piccola sbavatura rossa, colò lungo il collo del castano. "Vai.- Ordinò -Immediatamente!"
Il ladro si rassegnò e scelse il corridoio sull'estrema destra. Lo percorse per qualche centinaio di metri.

Present Time

Ronin smise di parlare. Stava iniziando a tremare, di nuovo. "N...non voglio parlarne, Lloyd.- Disse a bassa voce -Lo devi provare di persona."
Il ninja annuì. "Bene.- Annunciò -Dividiamoci e troviamo quel libro."
Lloyd prese il corridoio sinistro, Cole quello di destra, Ronin quello in parte al suo e Yoru quello centrale.
Non sapevano cosa avrebbero trovato. Ma se uno come Ronin era spaventato, allora era davvero qualcosa di grosso.

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