II Capitolo

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" Mamma.." sussurrò la ragazza, i suoi occhi nocciola divennero lucidi. "Mamma...sei davvero... tu?" Alzò la voce e la figura, come in risposta le sorrise. Aveva lunghi capelli biondi ricadenti in due ciocche sulle spalle, gli occhi castani, sembrava la copia della ragazza... anzi era il contrario.

" MAMMA! " la ragazza corse verso la figura, la quale mise una mano davanti, la ragazza si fermò e inclinò la testa.

" ...Lucy... non puoi venire qui... Almeno non ora. " disse solo. Abbasso lo sguardo, sospiro e ritornò a guardare la figlia, il tesoro più prezioso avuto dalla vita.

" Ma... io non c'e la faccio più... non sai cosa lui mi stia facendo! " disse portandosi le mani agli occhi e asciugandosi le lacrime.

" Oh... Lucy, lo vedo. Ogni giorno prego che la smetta di farti quelle ferite profonde... Lucy, ora non è ancora il tuo momento... Io... quando sarà la tua ora ti accoglierò a braccia aperte. " disse guardando la figlia con un enorme sorriso e con gli occhi lucidi.

" ... Mamma... " Lucy non voleva lasciarla eppure... qualcosa la bloccava dal muoversi verso la figura materna che le stava chiedendo di tornare dietro e continuare quel incubo. " ... D'accordo. " diede uno sguardo al pavimento bianco per poi riportare gli occhi e piantarli in quelli della madre. Ricambio il sorriso, con un sorriso forzato.

Mosse la mano in segno di saluto, si girò e comincio a camminare verso il buio.

Sentí un sussurro ma per quando si volto la figura era sparita,  chiuse gli occhi e in una frazione di secondi tutto scompare, anche quel calore che sentiva allo stomaco.

Riaprì gli occhi ed era sdraiata a terra, non aveva le catene ne ai polsi e ne alle gambe, e per qualche strano caso la porta della cella era aperta. " Coincidenza? " Si guardò attorno e senza perdere un secondo in più, alzandosi e ignorando il lancinante dolore alla schiena, si fiondó fuori dalla porta, percorrendo il lungo corridoio, tenendo la mano contro il muro. Alla fine del corridoio c'era un incrocio, Lucy a detta del suo istinto svoltò a sinistra, salì le scale. E alla mente le ritornarono i momenti passati con sua madre. Si bloccò un attimo, per poi riprendere lungo il corridoio. Stranamente non c'erano guardie, una cosa abbastanza sospetta. Se non un punto a suo favore. Si ritrovò davanti alla sua camera. Entrò, prese uno zaino dall'armadio, e infilò alcuni abiti, e la maggior parte dei gioielli che possedeva. Si mise degli stivali e uscì dalla sua camera. Senti dei passi, si guardò attorno e l'unica via di salvezza era uscire dalla finestra e così fece. Si schiacciò contro la parete cercando di non fiatare. Cominciò a correre attraverso il giardino rifugiandosi nella foresta.

L'inizio di qualcosa...Where stories live. Discover now